Rientrai a casa, salutai mia zia ed andai in camera.
Apriì l'armadio e ci misi le scarpe. All'interno dell'anta c'erano tutte le foto di me e del mio gruppo, alcune con Taylor e la sua band e qualche altra a dei concerti vari. Mi piaceva avere a portata di mano tutti i miei ricordi, soprattutto perchè dall'inizio delle superiori avevo iniziato a svilupparle io, così potevo fare qualche cavolata senza che qualche fotografo mi mettesse i borghesi alle calcagna per qualche birrino di troppo... (che ci volete fare! Sono fatta così! Mi piacciono le feste!).
In quel momento squillò il telefono del ladro (esatto! Ho un telefono prepagato per non essere beccata! Che tecnologia ragazzi!).
“porcospino chiama istrice, mi ricevi?” era Tyler che faceva il cretino, come sempre.
“la smetti con i nomi in codice?”
“ma a me piacciono!”
“che cosa c'è, Tyler?” chiesi con aria scocciata. Non avvo molta voglia di parlarli dopo la scenata che aveva fatto
“il cliente ha saputo che il vecchio di magritte parte domani, così ha chiesto se il corvo può prendere qualcos'altro per lui...?”
“cosa vuole?” ero agitata! Sid sarebbe rimasto chiuso in casa tutti questi giorni! E se mi vede? che cosa faccio? Il lavoro è sempre venuto prima dei sentimenti, ma in questo caso...
perchè, io provo qualcosa per Sid? Mi chiesi mentalmente, mentre sentivo che Tyler mi urlava qualcosa dall'altra parte del telefono.
“ooohhhh! Ma ci sei???”
“si, si...!”
“allora, che faccio gli dico di si?”
“accetto il lavoro!” dissi convinta tutta d'un fiato.
La villa la conoscevo già, quindi metà del lavoro era fatta. Il problema era Sid! Come avrei fatto? dovevo trovare una soluzione, ed il più in fretta possibile! Perchè venerdì dovevo stare tutta la serata allo wild youth, e sabato tornava il vecchio...
Andiamo! Ce la posso fare! È stata una mia scelta questa! Pensai. Forse dovevo semplicemente rilassarmi e tutto sarebbe andato per il meglio.
Così presi la macchina ed andai nell'unico posto in cui mi era permesso rilassarmi: lo wild youth, ovviamente!
Posteggiai sul retro come ogni volta, e notai una strana macchina accanto alla mia: mi ricordava un'auto d'epoca, ma rifatta in chiave moderna...
entrai nel locale, mi guardai un po' intorno e notai che c'era un amico di shawn dietro al bancone
“bella sam, come va?” chiesi
“ciao SoF!” mi rispose lui. Sam era un ragazzo tranquillo, forse troppo per quel locale. Era il migliore amico di Shawn e a volte lo sostituiva, era un tipo molto alto e magro, occhi e capelli castani rasati di lato, con le braccia coperte di tatuaggi.
“dove sono tutti?”
“il martedì non c'è molta vita! Per questo Shawn mi lascia lavorare! Comunque lui è a parlare con un crestone di là!” disse indicando un tavolo vicino alle vetrate.
Lo ringraziai ed andai a vedere: insieme a Shawn c'era Sid.
“guarda chi si vede!” disse Shawn “la mitica lady vampiro! Dove eri, a caccia di vittime?”
“no! Mi basta una birra, grazie!”
“te la porto subito!” disse alzandosi e andando dietro il bancone
“che ci fai qui?” chiesi
“potrei farti la stessa domanda!” mi rispose lui
“sei agitato per Venerdì?”
“agitato è poco! Rischio di fare una colossale figuara di merda!”
“non esagerare! Al massimo non potrai più venire a scuola!” sorrisi.
In quel momento arrivò la mia birra, ed io incominciai a bere.
“comunque non hai risposto alla mia domanda!” dissi io
“nemmeno te!”
“ero venuta per cercare di rilassarmi!”
“anche io! Che cosa c'è che ti dà noia?”
“mah niente... una cosa così... nulla di importante...”
“riguarda Tyler, vero?”
“no! Perchè?”
“si vede che gli piaci!”
“deve imparare ad essere rifiutato!” dissi semplicemente io
“che cosa fai di solito quando sei stressata? Vieni qui e ti fai una birra?”
“Si.. Ormai ho smesso con la droga!” dissi semplicemente.
Successivamente pensai ad una serie di imprecazioni da poter tirare in privato.
Come potevo essere così stupida?!? poi davanti a Sid che a mala pena mi conosceva!
Decisi di andarmene, ma lui mi fermò per il braccio.
“posso venire con te?” mi chiese
in quel momento pensai a Tyler e a tutti i doppi-sensi che lui poteva mettere in una frase, ma lui non era Tyler.
“va bene!”
uscimmo sul retro del bar, io m,i appoggiai con la schiena al muro tirando fuori le sigarette. Avevo smesso per un periodo, ma l'assenza del lavoro per ben due mesi mi avevano fatto riniziare
“fumi?”
“si! Però non ho avuto molta occasione, di questi tempi!”
“guarda che se non fumi non ti faccio provare! Mica voglio esssere responsabile del tuo possibile cancro ai polmoni!” scherzai io, passandoghli la sigaretta, che lui accettò con un sorriso.
“cavolo!”
“che c'è?”
“mi gira la testa! E mi fa schifo!!” disse lui buttandola il più lontano possibile
“che ti avevo detto? Non fingere di essere un fumatore! Guarda che non è una bella cosa! E di certo non sei figo perchè lo fai!”
“lo sai che sembra un po' ipocrita detto da una con una sigaretta in mano?”
“lo so, ma che ci vuoi fare?”
ci fu un po' di silenzio, così mi decisi a fare qualche domanda che avrebbe confermato i miei sospetti: se Sid sapeva che ero il corvo
“ma te non esci mai di notte, che ne so, quando tuo nonno dorme?”
“si! L'ho fatto un paio di volte, ma lui ha il sonno leggero, così rischio spesso!”
“ti è mai capitato di essere beccato, che ne so, dai domestici?”
“no, però c'è stata una volta in cui mi ha beccato...”
“si...?”
“ecco, un cane mi aveva azzannato...”
“oh, quello fa male..” dissi tirando un sospiro di sollievo. Non si ricordava dell'incontro col ladro!
“e poi c'è stata quell'altra volta in cui il ladro che ha rubato a casa mi ha beccato! Ti rendi conto!”
“oh, mio, dio!” dissi letteralmente sorpresa. Avevo la conferma che ricordava qualcosa! Adesso ero ufficialmente nella merda! Sperai solo che non riconoscesse la voce!
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Black Thief (I diari della gazza ladra)
Phiêu lưuSophie Rhime è una ladra: questa è la sua storia.