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Ero seduta sul tetto della mia nuova casa.

Dopo che mi avevano portato via dall'interrogatorio dei Cacciatori, io e mia zia eravamo state portate lontano, ed ora ci trovavamo in una piccola cittadina sul mare, qualche stato più a nord di New York.

Ormai sono passate quasi due settimane, ed ancora sto aspettando che mi vengano a spiegare i termini di questa nuova sistemazione.

Una delle persone che mi ha salvato, un ragazzo poco più grande di me, ha detto che presto si sarebbero fatti sentire, ma che per ora dovevo pensare solo a riposarmi.

La casa era veramente bella: era di legno bianco, tipico di quei luoghi, ed era circondata da un'immenso giardino da fiori coloratissimi e da alberi immensi, sui quali vivono scoiattoli che, di tanto in tanto, corrono come dei pazzi.

Ora capisco perchè tutti vorrebbero la casa estiva lì, del resto è un bellissimo posto in cui vivere.

La mia camera dà direttamente sul tetto, una qualità necessaria nel mio caso, anche se devo ammettere che in questo posto, così calmo e sereno, lontano dal caos cittadino, la mia attrazione verso i furti è diminuita, del resto ho quasi fatto morire mia zia di paura quando sono andata a prenderla con l'elicottero e le ho raccontato tutto, forse dovrei prendermi una pausa...

Forse dovrei finire gli studi e diventare una persona normale...

Ma poi ci rifletto, e capisco perchè io non potrò mai essere una persona normale: a me piace il rischio, sentire l'adrenalina che brucia nelle vene, il cuore che batte tanto veloce che sembra sull'orlo di esplodere.

Mi fa sentire viva.

Come se fossi invincibile.

So che molti non possono capire ciò che provo, o semplicemente mi prendono per malata mentale.

Del resto, come dargli torto?

Una persona a cui piace rubare non può avere tutte le rotelle a posto...!

Black Thief (I diari della gazza ladra)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora