17.

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La settimana passò veloce ed io organizzai tutto nei minimi dettagli. Il venerdì arrivò presto ed io mi presentai a casa di Sid.

Mi aprì una cameriera con uno sguardo molto perplesso.

“chi sei?” mi chiese semplicemente

“sono Sophie Rhime! Sono un'amica di Sid!”

“di chi?”

“del nipote del propietario!”

“aaahhh! Il signorino Nathan!” disse

(maledetto! Lo sapevo che non era il suo vero nome!)

“si, proprio lui!”

“è in punizione! E comunque non potrebbe nemmeno uscire quando non c'è il padrone!” disse, poi mi chiuse amichevolmente la porta in faccia.

Guardai un po' in giro, poi lanciai l'arpione che avevo sempre con me sul piccolo balcone sopra la mia testa.

Mi arrampicai con non poca fatica ed apriì la porta a vetri con il coltellino svizzero. La stanza in cui mi trovai era grande e luminosa, sembrava una specie di biblioteca! (magari c'era qualcosa di prezioso!) mi leccai immaginariamente i baffi e mi appuntai mentalmente di andarci a fare una visitina dopo!

Usciì dalla porta e mi ritrovai nell'ormai famoso corridoio, e mi diressi verso l'ultima porta sulla sinistra. La apriì e mi trovai davanti uno sconvolto Sid (o avrei dovuto chiamarlo Nathan, ora?).

“che ci fai te qui?”

“sono venuta a prenderti, non si vede?”
“vattene via!”

“non dopo tutta la fatica che ho fatto per eludere la domestica malvagia!”

“che cosa vuoi da me?”

“devi venire alla Tua serata! Puoi dire che ce l'hai con me, anche se non so per quale motivo, ma devi dimostrare di essere meglio di Tyler! Caro il mio Nathan!”

in quel momento lui impallidì, ora io sapevo il suo segreto, pensai facendo la più temibile risata malvagia della storia!

“promettimi che non lo dirai a nessuno!”

“ok! Ma in cambio vieni con me al concerto!”

“come esco da qui?”

“ho un arpione con me!”

“ma come faccio?!?”

“ti aiuto io!” sorrisi io e lo accompagnai fuori dalla camera.

Rientrai nella biblioteca tirandomi dietro Nathan, poi spalancai la porta a vetri, notando che la guardava male, come se sapesse che non viene mai aperta.

“come mai hai un'arpione?” mi chiese

(cavoli! È vero! Non è un normale oggetto da portarsi dietro insieme ai trucchi!)

“mah, era nel magazzino di mia zia... ho pensato che potesse essermi utile in casi di emergenza...” dissi con tono vago

“hai una bella mira per essere una principiante..”

“si, ho fatto tiro con l'arco da piccola, quindi ho una bella mira!”

vidi che voleva continuare ad indagare, ma io cambiai argomento

“senti ci vogliamo andare o no al concerto?”

dissi facendolo scendere con l'arpione.

Appena scesi anche io recuperai l'utilissimo oggetto ed accompagnai Sid alla macchina.

Appena entrati Sid si girò e mi ringraziò.

“per che cosa?”

“per avermi fatto uscire da quella prigione!”

“no c'è di cosa che non farei per aiutare un bel ragazzo, ricordi?” sorrisi facendoli l'occhiolino

“grazie ancora!” mi disse

eravamo a qualche isolato da casa mia, quando lui si tirò uno schiaffo da solo (in quel momento pensai fosse impazzito)

“mi sono scordato la chitarra!” esclamò

in quel momento avrei voluto strozzarlo, e per poco non sbandai, poi trovai una soluzione!

“passiamo a prendere la mia bambina!” dissi inchiodando di colpo per poi fare una manovra a U impossibile.

Black Thief (I diari della gazza ladra)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora