24. Informatori anonimi

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Ciò che è successo in quelle ore, tutt'ora mi sembra di essermi persa qualche pezzo.
Di chi posso fidarmi? Chi è realmente dalla mia parte?
Quando Justin mi ha accennato a quelle 'persone' che lo hanno aiutato, stava parlando di persone come Roger ? Quale prezzo sta ancora pagando?
Qualcosa mi dice che anche i suoi amici sono coinvolti e non me lo spiego.
Chaz ad esempio, il padre è un eccellente avvocato di New York, la mamma gestisce un importante centro benessere ad Hollywood, cosa lo ha spinto ad immischiarsi in tutto ciò?
È stata una sua scelta? Se anche Chaz è dentro a tutto questo, Lilia? È la migliore amica di mio fratello nonché ex/attuale fidanzata di Chaz già da almeno 3 anni... è possibile che sia all'oscuro di tutto? È ovvio che no, spesso mi sembra che lei sappia molto più di me.
E nelle ultime ore mi sembra che anche Chris è stato coinvolto, magari parzialmente.. devo assolutamente parlargli. Lo segnerò nella mia lista di cose da fare questa settimana, devo tenere la mia mente occupata se non voglio un crollo emotivo.
Ma ciò che è successo a casa di Derek, va oltre la scommessa che aveva fatto su di me e qualsiasi cosa ci sia sotto l'hanno ottenuta ma a spese di Lilia. Devo farla parlare.
Da Justin non otterrò nulla, figuriamoci dai suoi amici fedeli.. e poi ora che sta così sarà ancora più difficile che mi dia qualche risposta alle mie domande, deve incanalare tutte le sue forze per rimettersi e tornare ad essere più forte di prima e qualsiasi faccenda di cui si deve occupare è più importante che i nostri genitori non sappiano nulla dell'accaduto.

Merda è tutto un gran casino.

Mi sembra che sia passato già un po' di tempo da quando io e Chaz siamo in auto, stranamente c'è un po' di traffico, forse dovuto ad un incidente.

"Cosa c'era in quel sacco nero?" mi chiese il ragazzo alla mia sinistra.
"Spazzatura." risposi secca.
"Perché non l'hai fatta buttare a me?" continuò con le domande.
"Volevo fare una camminata a piedi, c'è qualcosa di strano?" chiesi sarcastica e mi tirai un po' le punte dei capelli nervosamente.
"No" rispose a monosillabo non rivolgendomi altre domande.

Una volta che è successo è stata più che sufficiente. Non mi farò manipolare. Se Justin non vuole parlare e non vuole dirmi cosa nasconde, lo scoprirò da sola.

Arrivammo alla clinica, scesi dall'auto lasciando il borsone a Chaz e io portai la cena a Justin.

I ragazzi lo stavano ancora facendo compagnia, ma ora mi sembravano più adolescenti che scherzano tra loro.

"Bene ragazzi, ora che è arrivata mia sorella, potete congedarvi" disse Justin facendo un occhiolino ai ragazzi.

Li salutai e feci posare a Chaz il borsone sul divano.

"Ti ho portato ciò che mi avevi chiesto" dissi provando a comportarmi normalmente non volendo far notare la confusione che avevo in testa.

"Non avevo dubbi, sei precisa e ordinata come la mamma" mi rispose prendendomi per mano.

"Come stai?" tagliai corto, un po' a disagio perché Chaz ci osservava.

"Meglio, gli antibiotici e antidolorifici stanno facendo il loro effetto, con l'aiuto delle stampelle riesco ad andare in bagno da solo" disse fiero e mi fece sorridere.

"Mi fa piacere! Vuoi che porti al Campus i tuoi vestiti? Posso lavarli e saranno come nuovi!" dissi entusiasta ripensando al lavoro che avevo fatto al  suo letto.

"Okay sorellina, sono in quella busta appesa al letto" disse indicandomela.

"Non farla vedere a nessuno però" continuò con fare serio.

"È ovvio, a chi dovrei farla vedere?" domandai retorica.

"Io vi lascio un po' soli, ne approfitto per andare a mangiare un boccone con i ragazzi." annunciò Chaz uscendo dalla stanza.

The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora