25. Sotto i riflettori

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Si trattava di un articolo uscito sul giornale locale nell'estate di due anni fa.
«La gang del Cobra si espande : reclutamento di nuovi gangster e traffico di droga nella zona Bronx»

Lessi attentamente il titolo dell'articolo e quest'ultimo più spesso, lo stampai velocemente e cerchiai la parola 'Cobra' , mi ricordai di ciò che mi fece dire Justin a telefono in chiamata con Roger, 'codice cobra hurt' .

Aggiunsi questo prezioso indizio nella mia agenda e annotai altre domande : chi è il mittente di questa mail? Mi conosce?
Probabilmente mi starà spiando e potrebbe essere nei paraggi, perché inviarmi questa mail ora? Proprio qui?

Presa dal panico, raccolsi i miei libri, l'agenda, il Mac e il telefono e me ne tornai in camera chiudendo la porta a chiave.

Il mio respiro era affannato a causa della corsa e ciò mi ricordò quanto fossi fuori allenamento.

Erano intorno alle 5 del mattino, sistemai lo zaino per seguire le lezioni del giorno e il mio lato della stanza.

I vestiti di Justin erano già quasi asciutti, li presi ed ebbi la premura di stirargli la camicia, i boxer, i pantaloni e i calzini. Li riposi sulla mia sedia accanto allo zaino, e mi stesi sul letto cercando di riposare un po'.

Non mi era nemmeno sfiorata l'idea di uscire dalla stanza per andare a posare i vestiti di Jay nella sua.
Sentivo che qualcuno fosse lì fuori.

Probabilmente mi addormentai per neanche mezz'ora e facevo solo incubi. Gli stessi fatti quando mi addormentai il pomeriggio.

Accusai una fitta al cuore, a causa della tachicardia dovuta agli incubi e decisi di prendere qualche antinfiammatorio.
Magari avevo preso un po' di freddo.

Visto che dormire era impossibile, mi alzai e mi avvicinai all'armadio per vedere cosa indossare.

Scelsi una pantalone di tuta nero dell'Adidas con la maglietta abbinata, le Super Star e l'intimo.

Sapendo dell'allenamento di oggi con le cheerleader, decisi di non lavare i capelli e sistemarli in due trecce alla francese.

Ci misi un po' in più a farle, ma alla fine avevo tutto il tempo del mondo.

Mi feci la doccia e dopo essermi vestita, decisi di coprire le mie occhiaie con il correttore, settai con la cipria anche le zone che tendevano a diventare lucide durante il corso della giornata e dopo aver messo un po' di blush e l'illuminante, d...

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Mi feci la doccia e dopo essermi vestita, decisi di coprire le mie occhiaie con il correttore, settai con la cipria anche le zone che tendevano a diventare lucide durante il corso della giornata e dopo aver messo un po' di blush e l'illuminante, decisi di mettere delle ciglia finte abbastanza naturali per non mettere il mascara. Presi una tinta labbra su un rosa tendente al malva e completai il make-up soft.

In tutto ciò, dovevo nascondere la mia agenda, presi una vecchia edizione di 'Orgoglio e pregiudizio' alla quale avevo apportato una piccola modifica : avevo incollato tutte le pagine e avevo ricavato un quadrato dove di solito ci tenevo una busta con un po' di contanti che i miei mi spedivano ogni settimana, tolsi la busta e vi riposi l'agenda, rimettendo il libro allo stesso identico posto di sempre. I contanti li misi in un cassetto della scrivania che potevo chiudere con la chiave.

The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora