☀ 서른일곱

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Capitolo 37🐷

Capitolo 37🐷

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°.○¤No matter where you are, no matter what season, if we are together, feel like summer°.○¤

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<sono a casa!> entro dentro casa avvisando il mio coinquilino del mio rientro così da evitargli infarti nel caso gli apparissi magicamente davanti, come è già successo...

<uh, Hobi finalmente, pensavo non tornassi più> Tae sbuca con la testa dalla cucina seguito a ruota dal suo ragazzo
<ciao Hoseok-hyung>
<ciao Jungkook> saluto il minore dandogli una carezza sui capelli per poi sorpassarli e andare verso il frigo <comunque ho fatto tardi perché Jimin si è addormentato sul retro del pickup perciò sono andato piano per non dargli fastidio, in più mi sono dovuto fermare a fare benzina per non lasciare a secco mia nonna per poi riportarle il pickup> gli spiego mentre prendo la mia adorata Sprite.
<oooh, ma che gentile che sei Hope> mi deride il grigio abbracciando da dietro quel coniglio della sua cotta.
<sfotti meno alieno che nell'ultimo periodo sei sempre appiccicato al tuo Cooky> alla mia affermazione subito arrossisce per poi affondare la testa nell'incavo del collo dell'altro, il quale sta guardando la scena divertito, anche se alla mia ultima frase arrossisce pure lui.
<questo è un colpo basso hyung> sussurra Tae con la voce ovattata.
<Ahahah, lo so> ridacchio prendendo un altro sorso della mia bevanda preferita <però, ora che ho bevuto la Sprite ho voglia di un hamburger, vi va?>
<SIIIIII> esclamano entrambi come se fossero due bambini.
<okay, allora apparecchiate mentre mamma Hobi va a ordinare>
<agli ordini eomma!> fanno il saluto militare per poi mettersi subito a preparare.
Sono proprio adorabili.

**************

Ieri sera Jungkook è andato via dopo cena a causa del suo coprifuoco imposto dalla madre, lasciando me e Taehyung sul divano a vederci un drama a caso che passava in tv fino a notte fonda.

È da un po' di tempo che io e il mio migliore amico non passavamo un po' di tempo insieme e sinceramente mi era mancato.

Sta mattina mi sono svegliato abbastanza presto così da poter sistemare un po' la camera per poi iniziare a riprovare le varie coreografie.
Faccio un altro passo del pezzo che io e Jimin dobbiamo portare al saggio, finché non sento una presenza che mi osserva.
Mi giro verso il mio letto notando solo ora che Taehyung è lì steso bellamente a fissarmi.
<Tae, che cavolo, potevi avvisarmi di essere entrato!>
Lo guardo leggermente arrabbiato, ma da lui non ricevo nessuna reazione, continua a sorridere, poi alza una mano e si indica l'orecchio.
In un primo momento non capisco, ma poi mi accorgo che, effettivamente, ho su gli airpods con la musica ad alto volume.
Li tolgo in fretta leggermente imbarazzato ridacchiando.
<scusa, non me ne sono accorto, ma potevi comunque avvisarmi in un altro modo>
<lo so, ma eri così concentrato che non mi andava di interromperti; in più sai che io amo vederti ballare> mi risponde col suo solito tono innocente, mentre io arrossisco ad ogni sua parola.
<ti è sempre piaciuto guardarmi ballare> sussurro andandomi a sedere vicino a lui.
<beh, come potrebbe non piacermi? Sei troppo bravo hyung!>
Gli scompiglio i capelli intenerito dalla sua affermazione. Si gira a pancia all'insù, guardandomi poi con quei suoi occhioni che osservano sempre qualsiasi cosa con curiosità, come se se al mondo non ci fosse nulla di più interessante.
Quegli occhi mi avevano analizzato anche anni fa quando ci incontrammo per la prima volta: avevo sette anni ed una sera uscimmo a cena con un socio in affari di mamma e la sua famiglia. Come ogni bambino di quell'età non avevo nessuna voglia di vestirmi elegante per andare ad una stupida cena di lavoro ed infatti così fu, una noiosa cena in cui i grandi parlarono solo di conti e affari, ma la cosa peggiore fu che il figlio dei Kim, ossia Taehyung, quella sera non fece altro che darmi fastidio con degli stupidi scherzi.
E così fu per tutte le altre cene con la famiglia Kim, Taehyung che mi dava fastidio, i miei fratelli che parlavano per i fatti loro ignorandomi e i grandi che discutevano di affari.
Poi chissà perché, dopo un po', non uscimmo più con loro e non li sentii più nominare, anche se la cosa non mi dispiaceva più di tanto.
Ma un giorno, in seconda media mi accadde una cosa inaspettata mentre andavo in bagno durante la prima ora, ossia quella di matematica; sentii da una cabina dei singhiozzi e dato che io odio sentire le persone piangere mi avvicinai e provai a consolare quel ragazzo; dopo vari tentativi riuscii a farlo uscire da lì, ma quando mi ritrovai davanti la figura di Kim Taehyung rimasi decisamente sorpreso; quel bambino che per anni mi aveva dato fastidio e che non vedevo da almeno due anni era davanti a me con diversi lividi sparsi per il corpo e gli occhi gonfi dal pianto.
In quel momento me ne fregai dei vecchi rancori e rimasi tutta l'ora in quel bagno con lui a consolarlo, mentre lui mi raccontava il motivo delle sue lacrime.
Il padre è da un paio di anni che ha iniziato a tornare tardi la sera e la maggior parte delle volte ubriaco fradicio, quando la madre provava a chiedergli qualcosa, lui iniziava a picchiarla e a volte anche in modo violento. Taehyung spesso provava ad aiutare la madre, ritrovandosi però inevitabilmente anche lui ferito dall'ira del padre, una cosa che ormai era diventata ricorrente e la sera prima fu una di quelle, ecco il motivo per cui il più piccolo era lì in quel bagno in lacrime. Le ferite formatesi la sera prima gli provocavano dei dolori molto forti, ma a farlo stare peggio era il senso di impotenza davanti a suo padre.
Non sapendo cos'altro fare, semplicemente lo abbracciai e lo tenni stretto a me finché un mio compagno di classe non venne a cercarmi, al che lo pregai di dire alla prof che mi sentivo male e che ero andato in infermeria, cosa che effettivamente feci, ma per portare Tae a curarsi le varie ferite.

Dopo quel giorno io e Tae legammo molto e quasi tutti i giorni veniva a casa mia sia per scappare dal padre che per passare del tempo insieme, a volte me lo ritrovavo persino davanti alla finestra di camera mia nel cuore della notte. A volte mi ritrovavo persino a curargli le ferite, imparai persino a portarmi dietro sempre una scatola di cerotti per lui.
Giorno dopo giorno capii quanto in realtà fosse speciale Tae e che quei dispetti che mi faceva all'inizio erano solo per attirare la mia attenzione, in quanto troppo timido per iniziare una conversazione normalmente.

<hey Hobi? Tutto okay?> la voce di Tae mi risveglia dai ricordi.
<sisi, mi era solo venuto in mente come siamo diventati amici>
<ah, il bagno...>
<già>
<lo so ero patetico, è solo grazie a te se sono riuscito a scappare da lì> il grigio dice quelle parole con tono amaro, facendo cadere la testa oltre il bordo del letto e lasciandola lì a penzoloni.
<non eri patetico, chiunque avrebbe reagito in quel modo nella tua situazione e poi io non ho fatto nulla>
<certo come vuoi te... Intanto è stata un'idea tua venire qui a convivere per i miei diciotto anni, se non fosse per te vivrei ancora con quell'ubriacone di mio padre>
<non me la darai vinta, giusto?>
<esatto>
Sbuffo ormai rassegnato dalla testardaggine del mio amico.
<tanto prima o poi ti farò cambiare idea> a questa mia affermazione però non risponde, rimane semplicemente a guardare il soffitto con sguardo assente. Starà sicuramente iniziando a pensare a sua madre... <senti, ma sei andato a trovare tua mamma questa settimana?>
Silenzio.
<Tae, lo sai che non puoi ignorare per sempre la situazione>
<lo so...>
Tirare fuori questo discorso rende Tae sempre serio e troppo giù di morale -cosa che non è normale per lui- perciò evito sempre di tirarlo fuori.
<dai vieni qui dal tuo Hope che ti fa passare quel muso lungo> apro le braccia con l'intento di fargli capire di venire a farsi abbracciare, cosa che fa subito non appena si tira su dalla posizione di prima. Rimaniamo stretti in quell'abbraccio per un tempo interminabile, proprio come quella volta nel bagno della scuola media.
<grazie Hoseok> sussurra stringendomi leggermente più forte.
<woo, se hai usato il mio nome per intero vuol dire che sei serio, va che così mi spaventi!> lo prendo un po' giro.
<sei il solito idiota ahahah>
<lo so, lo so> ci stacchiamo per poi scoppiare a ridere come due deficienti.
<dai, ora ti faccio vedere un pezzo della mia coreografia, dimmi com'è>
<certo hyung!!>
Ed inizio a ballare.

Between Us ||sope|| (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora