☀ 스무세

216 21 4
                                    

Capitolo 23🐷

Capitolo 23🐷

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

°.○¤ I have nothing to say, go away, what more can be said?
Even if I get mad, that only hurts my lips °.○¤

--
Mi succede spesso di svegliarmi e non capire nulla, di non ricordare gli ultimi avvenimenti della mia vita, o addirittura chi sono, ma il tutto dura solo qualche minuto. Alla fine realizzo tutto e finalmente mi alzo veramente dal letto, tornando alla realtà. É una sensazione strana quando avviene, ma ormai ci ho fatto l'abitudine.

Però questa volta è stato diverso.

Mi sono svegliato sulla poltrona del salotto di casa mia, dalla finestra entrava la luce della tarda mattinata, la testa mi faceva male e in più ero tutto indolenzito a causa della posizione scomoda che avevo. Non mi ricordo come mi sono addormentato ne da quanto lo fossi, mi ricordavo solo che io e Jimin abbiamo bevuto, il resto è al quanto confuso, forse sta notte ci saremo alzati un paio di volte per vomitare, tutto qui.

Jimin.

Alzai la testa in cerca del mio ragazzo e appena posai lo sguardo sul divano davanti a me, mi ritrovai la scena più carina di sempre.
Il rosa era ancora addormentato, le coperte erano tutte attorcigliate intorno al suo corpo tutto stravaccato, segno che si era mosso tanto durante il sonno, i capelli erano un cespuglio colorato e il maglione che si intravede tra le coperte era completamente tirato su lasciandolo a petto nudo, uno mano era abbandonato fuori dal divano mentre l'altra era sparita dietro la sua schiena, ma la cosa decisamente più bella di tutto questo ammasso di dolcezza era il suo viso, una guancia era spiaccicata sul cuscino ed era bagnata leggermente da un rivolo di bava che scivola dalla sua bocca che era aperta.
Sembrava proprio un bambino.

Mi alzai a fatica e quando ero finalmente in piedi la testa inizò a pulsarmi dolorosamente, come se dovesse scoppiarmi da un momento all'altro. Guardai un'ultima volta Jimin prima di andare in bagno alla ricerca di un aspirina per entrambi -anche lui ne avrà avuto sicuramente bisogno quando si sarà svegliato- cercando di non andare a sbattere da nessuna parte.

Promemoria: mai più ubriacarsi in settimana.

Presi il farmaco dall'armadietto del bagno di servizio, ma rimasi imbambolato a guardare il mio riflesso nello specchio. Facevo veramente schifo, ero pallido e due profonde occhiaie solcavano il mio viso facendomi sembrare un vero e proprio morto vivente, l'unica cosa che stona da tutto questo erano i capelli rossi sbiaditi, con una ricrescita esagerata. Uscii dal bagno per evitare di sboccare alla mia vista e per poter prendere il prima possibile la piccola pastiglia, in modo che mi salvasse la vita.

Andai in cucina, dove le tazze e la bottiglia, ormai vuota, di Soju erano abbandonate sul bancone, e dopo aver riempito un bicchiere d'acqua, buttai giù tutto, sperando che il mal di testa mi passasse veramente in cinque minuti come dicono le indicazioni sulla confezione.

Sistemai tutto il casino per poi buttarmi sul bancone esasperato. L'orologio segnava le due passate e un nuovo moto di sconforto mi assalì, l'idea di dover andare in accademia tra un'ora non mi esaltava più di tanto. Non bastava il mal di testa ci si doveva mettere anche la lezione col professor Choi.

Between Us ||sope|| (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora