"tra di noi c'era l'amore,
e amavamo profondamente.
tra di noi c'era lui,
e lo amavamo intensamente.
tra di noi c'erano le bugie,
e ne siamo usciti feriti.
tra di noi ci siamo salvati,
e abbiamo trasformato il nostro dolore
in qualcosa di dolce"
Dov...
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°.○¤ I lost my mind, the moment i saw you °.○¤
--- Amo quando, appena entrato in casa di Jimin, il suo gatto inizi a strusciarsi sulla mia gamba. Non mi sono mai piaciuti altri animali al di fuori di Min Holly, ma il gatto di Jimin mi ricorda proprio lui: il continuo volere attenzioni e coccole, il continuo rompere i coglioni miagolando, o lamentandosi nel caso di Jimin, quando hanno fame.
Mi abbasso quanto basta per accarezzare il musetto dell'animale mentre vedo Jimin uscire di corsa da camera sua.
<Sei in ritardo> dico in modo serio, per poi sorridere appena il solito dolce sorriso da bambino incornicia il viso di Jimin. <Non dovresti esserne sorpreso> dice lui mettendosi il giubbotto mentre non smette di sorridere per un attimo. <Perché stai sorridendo così tanto?> gli chiedo mentre incrocio le nostre mani, adoro le sue mani, sono così piccole e paffute, come quelle di un bambino. <E' la prima volta che mi offri da mangiare> mi risponde <Ma se ti compro sempre la pizza!> esclamo io. <Sì, ma lo fai solo quando vuoi qualcosa> <Non è vero!> dico facendolo voltare verso di me <lo faccio perché ti amo> finisco per poi sorridere appena noto le sue guance diventare rosse e la comparsa del suo solito tenero broncio. <Aish Yoongi!> mi dice dandomi una sberla leggera sul braccio. <Ti amo anche io> sussurra poi con la testa bassa.
Usciamo dall'appartamento e ci dirigiamo verso la mia macchina. <Allora, dove andiamo?> mi chiede Jimin appena si allaccia la cintura <nel nuovo ristorante che hanno aperto?> <Io pensavo ad altro> dico mettendo in moto la macchina e uscendo successivamente dal parcheggio. <Ti prego, non dirmi il Mc> mi dice lui.
Seguono un paio di secondi di silenzio prima che io sorridendo dica un leggero <nemmeno al Burger?> <Io ti odio> mi dice Jimin per poi scoppiare a ridere.
Odio l'effetto che mi fa: mi rende la persona più indifesa e vulnerabile del mondo, mi rende una persona che non voglio essere, una persona che non sono, perché io non sono così, ma con lui questo me si sente bene, si sente perfetto, giusto.
<Ti amo Jimin> dico senza pensarci. <Me lo dici sempre> dice lui smettendo di ridere e diventando serio. <Beh, perché è la verità> <Sei diverso dal Min Yoongi con cui ho parlato per la prima volta> <E ti dispiace?> dico fermandomi al semaforo rosso. <Per niente> dice porgendosi verso di me per poi baciarmi.
Non passa poco tempo che poggio la mia mano dietro al suo collo per avvicinarlo a me. Non penso ci sia mai stato un bacio dolce e tenero tra di noi, forse all'inizio, ma bastavano un paio di secondi e si trasformava in un bacio disperato, come se avessimo bisogno l'uno dell'altro.
<Forse... forse potremmo tornare a casa mia e mangiare del Ramen istantaneo> propone Jimin staccandosi. <No, c'è tempo per quello> dico passandogli la mano tra i suoi capelli rosa. Gli sta bene questo colore, in realtà gli stanno bene tutti i colori, anche se devo ammettere che i capelli biondi erano i miei preferiti, gli davano un che di innocenza.
