"tra di noi c'era l'amore,
e amavamo profondamente.
tra di noi c'era lui,
e lo amavamo intensamente.
tra di noi c'erano le bugie,
e ne siamo usciti feriti.
tra di noi ci siamo salvati,
e abbiamo trasformato il nostro dolore
in qualcosa di dolce"
Dov...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
°.○¤ so badly, you make me want you °.○¤
--- La mia testa è leggera. Non sono stato così bene e rilassato da non so quanto ormai. Questo bacio è stato come una medicina.
Guardo negli occhi Hoseok e lo stomaco è come se mi si attorcigliasse. È bellissimo.
Ho bisogno di stargli vicino. Ho bisogno di guardarlo. Ho bisogno... di lui.
Mi avvicino di nuovo a lui facendo scontrare di nuovo le nostre labbra. Subito il rosso mi segue con i movimenti ed io non faccio altro che avvicinarmi di più a lui.
Faccio scorrere le mie mani sul suo corpo fino a farle arrivare ai suoi fianchi che poi avvolgo con tutte le braccia con l'unico obbiettivo di tenermelo stretto.
Solo che... Fare tutto questo, seduti sul cornicione di un palazzo, forse non è molto sicuro. Infatti, non appena Hoseok cerca di avvicinarsi, entrambi perdiamo leggermente l'equilibrio, costringendoci a staccarci l'un l'altro.
Appena mi risistemo sul cornicione, sicuro di non rischiare più di cadere, mi giro a guardare Hobi. Ci guardiamo negli occhi e senza dire altro scoppiamo a ridere come due idioti. Effettivamente la situazione è stata abbastanza comica.
Però non volevo assolutamente interrompere quello che stavamo avendo prima. O almeno, tutto il mio corpo non lo voleva. Ma proprio tutto.
Abbasso involontariamente lo sguardo verso la cintura del minore e, nel vederlo nelle mie stesse condizioni le mie guance prendono subito fuoco.
Non appena Hobi nota il mio rossore e, soprattutto, il motivo del mio rossore, anche le sue guance si velano di rosso, ma sul suo viso spicca principalmente un sorriso imbarazzato.
Quel sorriso. Quel sorriso sarà la mia rovina.
Non ho più alcun dubbio. Preso da un inspiegabile coraggio mi alzo in piedi, tornando al sicuro sul tetto, prendo la mano del rosso obbligandolo a fare lo stesso e a seguirmi.
<Yoon, ma cosa...> mi dice ridendo e seguendomi senza opporre resistenza.
Non gli rispondo e non gli do spiegazioni. Sono inutili al momento. Ridendo come due cretini scendiamo le scale per tornare dentro la sala da ballo. Inciampiamo e ridiamo ancora. Ci fermiamo su un pianerottolo e ci diamo un bacio fugace ma passionale, per poi riscendere un'altra rampa.
Non potrei chiedere momento più bello e perfetto di questo.
Quando finalmente arriviamo dentro la stanza non aspetto oltre. Faccio sedere il rosso sulla poltrona, unica seduta comoda presente in quella stanza, per poi sedermi a cavalcioni su di lui e tornare a baciarlo.
