9. Juliet

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Juliet, oh Juliet
The night was magic when we first met
Juliet, oh Juliet
You know you taught me to fly
You take me clear to the sky
And all the people around the world can stand aside.

Ero di cattivo - cattivissimo - umore. Non riuscivo a trovare le mie cuffiette: le avevo cercate nello zaino, in camera, in tutte le tasche delle mie felpe e dei miei pantaloni e le avrei cercate anche nella lavatrice, se solo non fosse stato tardi e non fossi dovuto andare a scuola.

Arrivai di nuovo in ritardo, beccandomi una sgridata dal professor Cho. Di bene in meglio.

///

«Voglio andare a Shibuya e Akihabara e poi voglio assaggiare i Totoro-bignè!» ci disse un Hoseok entusiasta mentre camminavamo per il corridoio.

Dopo essersi calmato, il professor Cho ci aveva comunicato che avremmo fatto un viaggio di tre giorni a Tokyo e il mio amico aveva già iniziato a fantasticare.

«Dovreste visitare i templi: quelli sì che sono mozzafiato!» ci consigliò Namjoon, ma Jin lo corresse:
«Sì, nel senso che ti viene un infarto per la noia. Andate a Rippongi: là ci sono i night club più fighi!»
Sorrisi, divertito da quanto quei due fossero diversi. Eppure, Namjoon si era innamorato di Jin e Jin...in realtà, nessuno capiva cosa avesse in testa.

Smisi di sorridere quando la figura eterea di Kim Taehyung apparve davanti a me.
«Ciao, ragazzino. Tieni» disse, porgendomi le cuffiette che credevo di aver perso.
«Ho pensato che avessi bisogno del tuo scudo, per difenderti»
Mi sorrise, ma tutto ciò che io riuscii a fare fu allungare una mano tremante verso di lui e riprendermi le cuffiette, borbottando un "grazie".

Poi se ne andò e io mi ritrovai con i miei amici che mi guardavano con le sopracciglia alzate, come chiedendo spiegazioni.
«Cosa» chiesi.
«"Scudo", Jungkook?» esordì Hobi.
Io mi grattai la nuca, imbarazzato.
«Ehm...storia lunga»
«E perché Taehyung aveva il tuo "scudo"?» continuò Jin.
«Oh, credo che avessi lasciato le mie cuffiette a casa sua»
«A casa sua?!» chiesero conferma tutti e tre in coro, con un tono di voce un po' troppo alto.
«Shh» li zittii «Sì, a casa sua. Perché?» continuai, abbassando la voce.
«Ti...ha fatto vedere la sua camera?» il maggiore di noi, muoveva le sopracciglia in modo malizioso e con un sorrisetto in volto, mentre mi faceva quella domanda.
«Uhm...sì?» più che un affermazione mi uscì come un'altra domanda perché non capivo a cosa fosse dovuto l'atteggiamento del mio amico mentre mi chiedeva qualcosa di tanto semplice.
«No, amico» Namjoon scosse la testa, posandomi una mano sulla spalla «Jin intendeva dire se avete scopato»

A quelle parole, mi sentii avvampare. Mi allontanai di scatto da Namjoon e «Hyung, ma che dite?!» esclamai, forse urlando un po'.
«A-abbiamo dipinto» gli spiegai.
«Un nudo?» scherzò Jin. Namjoon gli diede uno schiaffetto dietro la testa.

«Io...ho dipinto le sue mani» dissi, abbassando la voce.
Hobi, incuriosito, mi chiese «E lui?»
«Lui ha dipinto me. Dice-dice che sono bellissimo» ammisi.
«Okay. Allora, se non l'avete già fatto, scoperete a breve» replicò il biondo.
«Jin!» lo ripresero gli altri due.

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Al suono della campanella dell'ultima ora, ripresi le mie cose pigramente e mi incamminai verso la porta - e verso quello che sarebbe stato un pomeriggio di studio e di noia - ma, quando vidi un certo biondino dannatamente bello con la spalla poggiata allo stipite, capii che quello non sarebbe stato affatto un pomeriggio noioso.

𝐁𝐨𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐩𝐨𝐧𝐞 •𝑇𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora