Swallow all your tears, my love
And put on your new face.
You can never win or lose
If you don't run the race.Un mese.
Un mese sono trentuno giorni, ma quando li riempi di sguardi, risate, brividi e farfalle nello stomaco, è molto di più.
Perché con lui, una carezza valeva per tutte quelle che non avevo mai ricevuto da mia madre. Un sorriso sulle sue labbra riempiva il vuoto di tutti quelli che i miei compagni di classe, in precedenza, non mi avevano mai fatto. Un suo bacio valeva per tutti quelli che avevo solo sognato e che mi ero convinto non avrei mai ricevuto.
Un mese di felicità con Taehyung era bastato a rimpiazzare sedici anni di dolore.
Ed io ero davvero felice, ma non sapevo se per il mio ragazzo fosse lo stesso: in fondo, quel giorno esatto di un mese prima, aveva anche perso sua nonna.
Quindi decisi di non dirgli nulla.
«Buongiorno, TaeTae.» sussurrai, agitando flebilmente una mano, quando andai da lui in cortile, prima di entrare a scuola.
Lui rise, scuotendo la testa, e poi posò una mano sul mio fianco, avvicinandomi a sé.
«Ciao, ragazzino.» disse, prima di travolgermi in un bacio che traboccava tenerezza. «E buon mesiversario.»Schiusi la bocca, stupito.
«T-te ne sei ricordato...»Lui ridacchiò ancora, per poi prendere il mio mento tra pollice ed indice. «Non avrei potuto dimenticarlo neanche volendo.»
Sorrisi, e, quella volta, fui io a baciarlo.
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Adoravo la ricreazione, a scuola. In fondo, era solo un quarto d'ora senza lezioni, ma quei quindici minuti mi permettevano - finalmente - di vedere Jungkook.
E quando andai a cercarlo, quella mattina, come tutti i giorni, lo vidi. Eccome se lo vidi. Con un ragazzo. Un ragazzo che gli accarezzava la mano, posata sul banco.
Respira, Tae, non sta facendo niente di che.
Lui gli sorrideva e Jungkook era immobile, confuso, attonito.
Mi ero quasi calmato, convincendomi che non sarebbe successo niente, ma poi, il ragazzo si piegò in avanti, baciando la guancia di Jungkook. Del mio Jungkook.
Serrai la mascella e sentii un nodo stringermi la gola, fino a farmi mancare l'aria.
Era gelosia? Quel ragazzo, oltre ad avermi fatto innamorare, mi stava anche facendo provare quel sentimento che avevo reputato tanto stupido e degno di una persona che non aveva fiducia nell'altro?
Non capivo più niente. Vidi solo Jungkook - rosso in viso per l'imbarazzo - distogliere lo sguardo dall'idiota che l'aveva baciato, spostarlo sulla porta - dove stavo io - e sussurrare: «T-Tae-».
Ma non so cosa volesse dirmi, perché appena appena i suoi occhi incontrarono i miei, mi voltai, e tornai nella mia classe.
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Le ore seguenti alla ricreazione furono un'agonia: all'ultima ora consumavo l'orologio appeso alla parete con lo sguardo, contando i secondi che mi separavano dal correre da Taehyung. Appena trillò, mi fiondai fuori dalla classe, pronto a spiegare al mio ragazzo cos'era accaduto realmente all'intervallo.
Ma, evidentemente, non avevo corso abbastanza perché, una volta fuori dal portone, vidi solo Jimin. Tentai il tutto per tutto, decidendo di chiedere a lui.
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𝐁𝐨𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐩𝐨𝐧𝐞 •𝑇𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘•
FanfictionTimido, introverso e affetto da disturbi d'ansia, Jungkook odia sé stesso ed è convinto che, per questo, nessuno possa amarlo. L'incontro con Taehyung, un ragazzo solare, vivace e spigliato, farà perdere a Jungkook il suo equilibrio un po' sbilenco...