8. Karma Chamaleon

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Karma, karma, karma, karma,
karma chamaleon
You come and go
You come and go.
Loving would be easy if your colors were like my dreams:
red, gold and green.

Lunedì mattina, sapevo che Jungkook mi avrebbe evitato, in cortile, ma io dovevo parlargli, così decisi di aspettarlo fuori dalla sua classe.

«Jungkook!» lo chiamai, quando lo vidi. Lui alzò il suo sguardo su di me e io mi avvicinai.
«Volevo scusarmi ancora per l'altra sera, io-»
«Va tutto bene, hyung» mi interruppe «eravamo ubriachi, succede»

Rimasi sorpreso da quelle parole: quindi non ce l'aveva con me?

«Vorrei comunque farmi perdonare: dopo la scuola io e i miei compagni di classe giocheremo una partita di basket. Ti va di venire? Puoi portare i ragazzi dell'altra sera, se vuoi»
«C-certo. A più tardi, Tae»

Non mi aveva mai chiamato "Tae".
Mi stavo davvero soffermando su una cosa simile?

Sorrisi.
«Ciao, Kookie»
Entrò in classe e io rimasi fermo lì, con la consapevolezza che, quella sera, non eravamo così ubriachi.

///

Gli avevo assicurato che era tutto okay, che era stata colpa dell'alcool, ma era da venerdì sera che l'imbarazzo non mi abbandonava.

La prima figura di merda l'avevo fatta quando non avevo idea di cosa fosse l'assenzio, così l'avevo chiesto a Jin-hyung. E lui aveva riso.
Fantastico.

La seconda, quando la mano di Taehyung si era posata sulla mia e io ero arrossito come una ragazzina. Meraviglioso.

La terza, quando Taehyung mi aveva chiesto di ballare e io avevo dovuto confessargli che non ne ero capace. Complimenti, Jungkook.

E infine la quarta - la peggiore -, quando il mio corpo e quello di Taehyung erano troppo vicini in un certo punto. E io, poi, ero pure scappato.
Porca puttana.

Pensandoci bene, ero io quello che doveva scusarsi. L'avrei fatto quel pomeriggio, alla partita di basket. Nella speranza di non arrossire senza motivo come la prima - e unica - volta in cui l'avevo visto giocare.

///

«Hobi, ti va di vedere Yoongi-hyung giocare a basket?» chiesi al mio amico qualche ora più tardi. L'intervallo era iniziato da poco e, come al solito, io e Hoseok eravamo andati in classe di Nam e Jin.
«Sì, cazzo, sì!» noialtri ridemmo «Me lo dici solo per prendermi per il culo o c'è davvero la possibilità che io lo veda giocare?»
«Tae mi ha invitato a una partita, oggi pomeriggio» spiegai.
«"Tae"? Wow, Jungkookie, anche i soprannomi, adesso? Allora è una cosa seria!» mi prese in giro Jin.
«E dai, hyung! Chiamo con i soprannomi anche voi» mi difesi.
«Sì, sì, come ti pare. Io vado in bagno, ci vediamo alla partita» E uscì. Quando fu fuori, prese la parola Namjoon.
«Ragazzi?» ci voltammo a guardarlo «L'altra sera, al locale, è successa una cosa»
Silenzio.
«Beh? Racconta» lo esortò Hobi.
«Io- cioè, è tipo che-» sospirò e abbassò la testa, come arrendendosi «Io e Jin ci siamo baciati»
Io e Hoseok sgranammo gli occhi, poi quest'ultimo si ricompose.
«Beh, è una cosa bella, no?»
«Tu dici? Perché io mi sento solo un'altra delle sue conquiste»
Sapevamo tutti a cosa si riferiva: più volte il nostro hyung ci aveva raccontato di quelle che lui chiamava "conquiste", ma che si traducevano con avventure di una notte.
«Non ne abbiamo più parlato e poi avete visto come si è comportato, oggi...»
«Perché, come si è comportato?» chiesi io.
«Appunto! Era il solito Jin!»
Il suo sguardo era così triste e deluso, che mi fece male.

𝐁𝐨𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐩𝐨𝐧𝐞 •𝑇𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora