30. ThrowBack's

2K 157 17
                                    

Capitolo Trenta (sclero-tiiiime 😆)

Ci ho messo un po' ad aggiornare perché sono successe un casino di cose e poi volevo fare un capitolo un po' più lungo del solito hihi. In fondo è il capito TRENTA e io non sono mai arrivata così lontana con nessuna delle mie FF. In verità una volta sì, ma poi l'ho cancellata. Si intitolava Testa o Cuore. Vabbè. Buona lettura!

Flashback w/ Alex's POV

Era una giornata come tante. Tante di quelle passate al primo banco a prendere appunti di storia o filosofia. O una di quelle passate in classe mentre gli altri stavano con i loro amici in corridoio a chiacchierare. Come se niente fosse, un ragazzo si avvicinò a me. Sapevo che mi stava osservando, me lo sentivo. Non dissi niente fino a che non iniziò ad essere fastidioso. Alzai lo sguardo mentre lui lo abbassava. «Che c'è?» Cercai di essere cortese, ma la mia voce suonò roca e dura. Mi guardò, e come se niente fosse si sedette accanto a me. Lo guardai stranita. «Non so se ti ricordi, ma sono James, James McVey. Andavamo all'asilo insieme. Tua madre e mia madre ancora si conoscono.» James. Lo osservai per vedere se la mia mente sarebbe riuscita a collegarlo a qualche ricordo. "È carino" fu il mio primo pensiero. Ammisi che non mi aspettavo che un ragazzo come lui si avvicinasse a me, ma eccolo qui. «Sì, tua madre era con la mia l'altro giorno. Sono andate a farsi le unghie insieme» dissi mostrando l'ombra di un sorriso. «Allora, che ti serve?» chiesi infine mettendo da parte i ricordi dell'infanzia. Ci pensò su un attimo, poi disse: «Ho bisogno di una ragazza che duetti con me per il concerto di fine anno, e tua madre mi ha detto che canti molto bene sotto la doccia» disse senza arrossire o cosa, ma semplicemente sorridendomi. Poteva sembrare un tipo timido all'inizio, ma non lo era, e questo però lo avrei scoperto più in là. «Sì, è vero. Sotto la doccia canto stupendamente bene, ma solo lì. Non credo che la scena di me sotto la doccia possa essere gradita dal pubblico studentesco.» Ridacchiò in modo adorabile, e fece ridere anche me. «Scommetto che agli studenti di questa scuola farebbe molto piacere vederti sotto la doccia, ma non è questo che intendo.» Si alza ed esce dalla stanza. Quando torna ha tra le mani una chitarra. «Ehi, perché hai una chitarra in mano?» chiedo indicando lo strumento James tiene tra le mani. Improvvisamente, una melodia rimbomba nella classe facendo voltare anche il prof che però continua a ignorarci. <Uuhh. All I ever be, all I ever wanna be (yeah! yeah!) is somebody to you. All I ever be, all I ever wanna be (yeah! yeah!) is somebody to you. Everybody's tryna be a billionaire, but everytyme I look at you I just don't care. 'Cause all I ever be, all I ever wanna be (yeah! yeah!) is somebody to you.> Ritmo incalzante, parole dolci, occhi paradisiaci. Sì, potevo farlo. Infondo era solo un duetto, no? Non esattamente. Scoprì che la mia voce si sposava perfettamente con il timbro della sua. Così ogni pomeriggio, James ed io ci allenavamo a cantare e migliorare le nostre voci. Mi insegnò persino a suonare la chitarra, e fu divertente. Molto. Passammo molto tempo insieme fino alla fine dell'anno. Tutto però cambiò quando arrivò il pagellino. James aveva da recuperare tante materie, e se non le recuperava, sarebbe stato bocciato. Mi ero affezionata a lui ormai, e volli a tutti i costi aiutarlo. Durante le ore di buco andavamo di nascosto a prendere dei libri in biblioteca, e rimanevamo lì a studiare fino a che non suonava. Un giorno finimmo di studiare prima del solito e decidemmo di gironzolare un po' per la sala facendo scivolare i nostri occhi tra i vari titoli dei libri. «Sei fidanzata?» mi chiese. Sorrisi. «Non ancora» risposi ambiguamente. All'improvviso si parò davanti a me, e mi guardò dritta negli occhi. Lo guardai anch'io e mi venne una voglia matta di baciarlo, così lo feci. Presi il suo viso tra le mani e premetti le mie labbra contro le sue. Sapevo di provare qualcosa per lui, ma pensavo fosse un affetto d'amicizia. Mi sbagliavo.

----------

Present w/ Cameron's POV

«Dove sei stata?» chiedo alzandomi dal divano per venirle incontro. Dopo di lei entrano anche quattro ragazzi strani e una ragazza carina che tiene per mano uno dei ragazzi. Mi sorridono, e la stessa cosa fa Alex. Sento un'improvviso senso di ira che mi fa sboccare. Mi avvicino a lei e la tiro per un braccio in cucina. «Chi cazzo sono quelli?!» chiedo a bassa voce ma con tono. «Sono amici miei. Andavamo al liceo insieme. Me lo ricordo!» dice entusiasta. Non gioisco anche se in parte sono felice che le sia tornato qualche altro ricordo. Torniamo in salotto dove gli altri si sono accomodati, e uno in particolare guarda Alex con fare interessato. Decido di tenerlo d'occhio. «Te li presento: lui è Connor» dice indicandomi un ragazzo basso con un ciuffetto biondo in mezzo alla testa mora che ha, «lui è Tristan,» stringo la mano a questo ragazzo alto, biondo e dall'accento inglese molto accentuato, «loro sono Brad e la sua ragazza, Acacia,» si alzano un ragazzo moro dal viso simpatico, e la sua ragazza Acacia. Mi fa un sorriso a trentadue denti molto bello, ma cerco di stare indietro e concentrarmi sull'ultimo ragazzo seduto sulla mia poltrona. «Infine, ecco James!» Alex ha una voce entusiasta. Abbraccia questo James con fare molto intimo che m'infastidisce. Si scambiano frecciatine e occhiatine tutto il tempo, e la cosa sta andando un po' oltre. Verso il tardo pomeriggio, James si separa dal gruppo e inizia a gironzolare per la stanza. «Volete da bere?» chiedo alzandomi. Annuiscono tutti. Mi avvicino a James e gli do una gomitata amichevole per attirare l'attenzione. «Ehi, mi aiuti a portare le bibite?» Lui sorride e mi segue in cucina. Sento lo sguardo di Alex che però svanisce una volta entrati. Mi giro e guardo quell'altro che intanto ricambia stranito. «Che c'è?» Prima di rispondergli, mi scompiglio i capelli e mi avvicino a lui. Gli punto contro un dito e dico: «Guarda che lo so che ci stai provando con Alex, ma lei non può stare con te!» urlo cercando comunque di mantenere un tono di voce basso per non farmi sentire. «Che io ne sappia, lei è una persona libera e anche forte. Non ha bisogno della guardia del corpo che le stia appresso 24h su 24.» «Sbagli due volte perché: uno, lei è fidanzata; e due, lei ora non è la stessa Alex che conosci quindi, finiscila!» Mi guarda confuso, ma decido comunque di ignorarlo e tornare di là con le bibite che hanno chiesto. Quando è ora di andare, Alex accompagna James in macchina dove rimane per circa una mezz'oretta. La mezz'oretta però si trasforma in un'ora fino a diventare un'infinità. Decido di uscire a vedere che succede, ma non c'è più nessuno. Bastardo!

Eccoci. Okay, non è poi così taaanto lungo come ho prescritto nella premessa, ma vabbè. Almeno ho scritto qualcosa. Voglio intanto scusarmi con Cami per aver scritto poco su te e Brad. Sorrami! E vorrei tanto che andaste a leggere queste FF che ho scelto personalmente di mia spontanea volontà di pubblicizzare, non perché me lo hanno chiesto o cosa, ma perché proprio hanno qualcosa di particolare. Le storie sono queste:

◀️The Love Story of Hogwarts▶️ Di ElisaQuarta

• The Love Is One Drug di Donotouchmyhoney

• Wild Life di Hugmecaniff

• Mr.White di Lucia Coppola

• Beam Me Up di Sunshine22992

• Mirko di Unknownbitter

• The Light Side of Dark di AngelMusic24

• Criminal Love di Mai2929

• Il Collezionista di Awake_0811

• Questione di Gusto di Awake_0811

Okay. Se avete delle belle FF (scritte da voi o che semplicemente vi piacciono) commentatele che poi le pubblicizzo. E non dimenticate di "riempire il mio universo si stelle"... insomma, STELLINATEEEE! ⭐️⭐️

- AlessandraDiacos

Life of the PartyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora