Sto vagando in un posto desolato. C'è un sacco di luce, ma so che è notte fonda. All'improvviso mi sento leggera, senza peso. Un piacevole formicolio mi pervade tutta, partendo dalle scapole fino alla punta dei capelli. Un brivido di elettricità mi scuote. Mi giro per vedere cos'ho sulla schiena, e qualcosa di morbido mi sfiora il viso. Piume. Cerco di allontanarle con la mano, ma è come toccare una parte del corpo. Ali. Le mie ali. Soffici, calde e forti. Le muovo. È facilissimo, basta pensarlo. Volo nell'aria limpida. È tutto così bello. All'improvviso qualcosa di nero mi taglia la strada, fulmineo. Perdo l'equilibrio, precipito. Urlo, senza emettere suono.
Mi svegliai di soprassalto. Le tre e mezzo del mattino. Fantastico. Cercai di riaddormentarmi, ma ormai non c'era niente da fare. Pazienza. Scesi dal letto e andai in cucina. Mamma dormiva ancora: aveva il sonno pesante, quindi non c'era bisogno di stare attenti a non far rumore. Mi preparai un caffelatte, e presi quella specie di bibbia abnorme che dovevo leggere. "I Miserabili". Bella storia, sì, ma che noia. Hugo poteva anche risparmiarselo, sarebbe stato un bene per le generazioni future, e nessuno ne avrebbe sofferto. Bevvi il mio caffelatte in due sorsi, mi arresi alla noia e andai ad accendere la tele in salotto. Avevo ancora tre ore di relax prima di iniziare a prepararmi per la scuola. Presi un film a caso dal porta-cd vicino alla tv, lo inserii e partì la sigla della Disney. Mi accoccolai sul divano, pronta a godermi un cartone in cui le favole si avverano a dispetto della schifosissima e cruda realtà in cui le persone normali vivono. Wow. Avevo beccato proprio quello. La Sirenetta. Fiaba teoricamente tragica che quei tonti hanno fatto diventare una storia d'amore a lieto fine. Non appena finì, ne pescai un altro. Tre episodi di C.S.I.. Mamma ne andava matta, aveva tutti gli episodi di tutte le stagioni. Ero alla fine del secondo quando arrivò.
-Jenny, buongiorno. Da quanto sei alzata?
-Non molto, mamma.- No, solo quasi quattro ore.
-Mmh, bene. Colazione?
-Già fatta. Vado a vestirmi.
-Sì, giusto.
Feci per andarmene, ma mia madre mi prese per un braccio.
-Tesoro...- disse preoccupata.
-Sì?
-Tutto bene?- domandò con aria indagatrice.
-Ehm, sì... perché?
-Sei strana.
-Come?- dissi confusa. -In che senso strana?
-Non so... te ne stai sulle tue, ti limiti a rispondere a monosillabi, guardi a terra mentre cammini. È successo qualcosa?
-No, mamma, stai tranquilla. Va tutto bene- la rassicurai. Alzò un sopracciglio.
-Sul serio- quasi sbraitai.
Mamma era sempre stata... non invasiva, cioè sì, lo era, ma nel modo dolce. Si preoccupava, e a volte entravamo talmente in confidenza che sembravamo due amiche della stessa età, due ragazzine, non madre e figlia. Il legame che c'era tra noi mi imbarazzava. Non riuscivo a parlarne con le mie amiche. Loro si lamentavano sempre dei genitori ficcanaso che entravano nella loro vita con prepotenza, non potevo dire "Oh, beh, io e mia madre siamo come sorelle, comunichiamo alla perfezione, zero segreti né vergogne". Sarebbe stata la fine della reputazione che avevo faticato tanto a mantenere accettabile.
***
Strana. Ero strana. Ed era vero. Non mi comportavo così. Non ero mai stata così. La solita Jennifer Young era timida e introversa, ma non silenziosa. Con le persone giuste chiacchierava, si interessava, non si perdeva via guardando nel vuoto. Stavo cambiando. Una persona razionale e logica avrebbe detto che era l'adolescenza, gli ormoni, la scuola. Una qualsiasi persona normale avrebbe detto questo. Ma non mia madre. Cercava i motivi nei tarocchi. Non che non appoggiassi, ma non avevo mai creduto davvero al sovrannaturale, alle profezie e compagnia bella. Ma a volte, se volevo vedere le cose da un altro punto di vista, correvo dalla mia cartomante preferita e le chiedevo di leggermi le foglie di tè.
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Nephilim ~ la Prescelta
RomanceJenny vive una vita monotona. Jenny non è popolare a scuola. Jenny ha due amiche, Laura e sua madre. Jenny ha incontrato quattro ragazzi, e la sua vita, dopo non è più la stessa. Jenny è la Chiave. Jenny non sa, ma deve sapere, se vuole salvare il...