I successivi cinque giorni trascorsero con una monotonia noiosa ma preoccupante. Non succedeva nulla, e questo, invece che rassicurarci, ci rendeva più nervosi. Era la calma prima della tempesta, ne eravamo certi.
Ora che Cam sapeva, era diventato un bersaglio facile per Lucifero, perciò eravamo costretti a stare in gruppo quando andavamo anche solo a buttare la spazzatura. Era davvero inquietante avere tre ragazzi sempre appresso come guardie del corpo, che ti aspettavano anche fuori dai gabinetti della scuola (solo perché non potevano entrarci: credo che se solo avessero potuto, sarebbero venuti dentro a fissarmi mentre svuotavo la vescica). Quando andavamo per i corridoi, mi capitava di vedere Kelly la Barbie fissarmi con uno sguardo assassino. La gelosia non le era ancora passata, anzi, era aumentata, così come la scollatura delle sue magliette striminzite. Ci mancava poco e veniva a lezione con indosso solo l'intimo. Mi sarei stupita del contrario.
Quella domenica mi svegliai con una strana sensazione allo stomaco. Sentivo come un nodo di ansia che mi bloccava le viscere farsi lentamente più stretto minuto dopo minuto. Ignorai quel presentimento, senza però riuscire ad accantonare totalmente il nervosismo crescente, e cercai di fare i compiti prima del pranzo. Non sarebbe venuto Cam, era il compleanno di sua madre e perciò sarebbe stato a casa sua a festeggiare. Sarei passata quel pomeriggio a vedere come stava, sicuramente scortata da uno dei ragazzi che vivevano con me.
Lasciai perdere ogni tentativo di memorizzare gli elementi della tavola periodica, e avvertii un fastidio alla schiena. Allungai una mano indietro, grattando la pelle che mi prudeva, sentendola bollente sotto le mie dita. In un primo momento le ritrassi, confusa, poi però ripresi a sfregare con le unghie la superficie. Molto probabilmente la pelle scottava perché era un po' infiammata, e non me ne preoccupai.
Finito il pranzo cucinato ad arte da Gabbie, mi precipitai in bagno per farmi una doccia. Stavo morendo di caldo, quasi gocciolavo tanto stavo sudando, il che era alquanto strano: eravamo vicini alle vacanze di Natale, e fuori faceva freddo. Mi buttai sotto il getto di acqua quasi gelata, e trattenni un urlo di sorpresa e fastidio. Piano piano cominciai ad apprezzare le gocce fredde che scorrevano sulla mia pelle, placando il bollore che mi pervadeva. Uscita dalla doccia, mi misi un paio di pantaloncini e una canottiera leggera, non sopportando qualsiasi cosa in grado di trattenere il calore. Quei vestiti mi sembravano anche fin troppo pesanti.
Verso metà pomeriggio mandai un messaggio a Cameron, dicendogli che non sarei riuscita a passare. Mi era venuto un mal di testa martellante, non riuscivo a stare in piedi. Ero stesa sul letto a sonnecchiare, quando all'improvviso sentii salirmi per la gola un conato. Raccolsi velocemente tutte le forze che avevo, e, ignorando il cervello che pulsava e le macchioline bianche che vedevo per essermi alzata troppo velocemente, corsi in bagno, aggrappandomi alla tazza del water, rigettando il pasto. Abbracciai stretta la ceramica del gabinetto, tremante, sentivo che se avessi allentato la presa sarei caduta. Restai in quella scomoda posizione per quelle che mi sembrarono ore, mi si erano addormentate le gambe, sentivo la gola bruciare e la bocca pastosa. Passai la lingua sulle labbra screpolate, cercando di inumidirle con la poca saliva che mi era rimasta. Sospirai sconfitta, avvertendo l'ennesima vampata di calore. Andavano e venivano, senza un ritmo preciso. Avevo bisogno di un'altra doccia, ma non osavo staccarmi dalla tazza.
-Cosa stai facendo?
Mi sforzai di voltare la testa, le tempie pulsavano troppo forte. Vidi Gabbie sulla soglia guardarmi confusa. Scossi piano il capo, incapace di aprire bocca, e lei si avvicinò piano a me. Mi posò una mano sulla spalla, per ritrarla subito dopo con uno scatto, come se si fosse ustionata.
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Nephilim ~ la Prescelta
Roman d'amourJenny vive una vita monotona. Jenny non è popolare a scuola. Jenny ha due amiche, Laura e sua madre. Jenny ha incontrato quattro ragazzi, e la sua vita, dopo non è più la stessa. Jenny è la Chiave. Jenny non sa, ma deve sapere, se vuole salvare il...