"Come si suol dire"

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Aprii lentamente gli occhi, ritrovandosi così tra le braccia del corvino. Girò di poco la testa, mentre lui l' abbracciava da dietro, e teneva la testa sulla sua spalla. I capelli corvini le solleticavano i collo. E le sue braccia che la tenevano stretta a lui le toglievano il respiro. Sapeva che adesso per lei era iniziato l'inferno.Si girò da un lato. Stava dormendo. Ma continuava a stringerla a lui. Le sue labbra erano rosee e gonfie.I riccioli gli ricadevano perfettamente sul viso. Sembrava un Dio greco. Aveva dei lineamenti perfetti. Riappoggiò la testa sul cuscino guardandolo.
Era così fortuitamente bello. Lo vide aprire un occhio.Chiuse immediatamente gli occhi ma lo sentii ridacchiare. "Sono così bello piccola?"
Non fece a meno di sorridere, aprii gli occhi, e gli diede un bacio sulla guancia abbracciandolo. "Sei un piccolo koala?" Sorrise, stringendola a lui, e accarezzandole la schiena. "Il tuo." Disse lei, baciandolo a stampo. "Questo era scontato Brown." Sorrise continuando a baciarlo. "Ma guardarsi l'un l'altro è proprio come guardare nello spazio." Disse, mettendosi su di lei iniziando a baciarle il collo. Alzò la testa, tirandogli i capelli. Lui invece, la rialzò e mi passò il pollice sul labbro.
"Non sai cosa ti farei piccola." Ghignò. Dopo la sua affermazione sgranò gli occhi.Lei Millie Bobby Brown di nuovo a letto con un puttaniere come Finn Wolfhard? Buongiorno eh! Si mise seduta e si sistemò i capelli. Lui mi guardò, senza proferirle parola. "Tu menti!" Lui sorrise. "Apri la bocca e io sono ipnotizzato."
Roteò gli occhi. Si alzò e si rivestii velocemente, e uscii dalla camera sbattendo la porta. La casa era piena di bottiglie e bicchieri.
Scese le scale, notando alcuni ragazzi a terra che dormivano. Aprii il cellulare "20 chiamate perse da Lilia" cazzo. Sono ancora le 5:00 del mattino. Le mandò un audio. "Lilia vado a casa a prepararmi ti spiegherò tutto a scuola promesso." Richiuse il blocco schermo e corse a casa. Non appena arrivata, tutti dormivono, si fece una doccia e si vestii velocemente.
Si truccò, prese la cartella e corse verso scuola. Arrivata in orario e raggiunse le sue amiche che iniziarono ad'abbracciarla e riempirla di domande. Disse che si era addormentata in bagno. Non voleva dire a loro la verità. Una mano si posò sul suo fianco.
Sobbalzò, stranamente aveva paura di girarsi.

𝐭𝐫𝐮𝐬𝐭 𝐦𝐞 || 𝐟𝐢𝐥𝐥𝐢𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora