Avete presente quando vi svegliate e credete che tutto ciò che avete passato sia un sogno? Ecco questa ero io, dopo essermi appena svegliata nel mio morbido letto. Avevo un mal di testa atroce. La gola secca e facevo fatica a respirare. In più, come ciliegina sulla torta, avevo un freddo da morire. Ma non volevo comunque saltare un giorno di scuola, non potevo farlo. Mi alzai dal letto con un po' di difficoltà, per poi comprare la solita routine. Una volta finito, misi lo zaino in spalle scendendo in cucina facendo colazione con la mia famiglia. Quella che restava. Una volta finito, uscii di casa. Quella mattina ero in ritardo perciò mi accompagnò a scuola. Non appena arrivata la campanella era già suonata perciò entrai direttamente a scuola. Mi incamminai nell'aula di francese. Notai una ragazza dai capelli biondi. Lilia. Sorrisi e andai a sedermi accanto a lei. "Hola Mills!" Sorrise, guardandomi. "Signorina Buckingham!" La richiamò la professoressa. "Si Prof?" Chiese, spostando velocemente lo sguardo da me alla prof. "Questa è la classe di Francese non di Norvegese!" Ridacchiò per poi voltarsi per scrivere il suo nome alla lavagna. Soffocai una risata insieme a Lilia. L'ora passò velocemente tra una chiacchiera e l'altra, o meglio un sussurro. Una volta che le prime tre ore estenuanti di Francese finirono, io e Lilia ci incamminammo verso la mensa. Tutte le nostre amiche erano sedute li, noi ci sedemmo con i nostri pranzi e iniziammo a fare battute, parlare e schiamazzare. Ma la gioia durò per poco. Mentre ridevo a una delle battute di Sads, dietro di lei notai il gruppo di Wolfhard.
Quest'ultimo, era seduto, e teneva su di lui una cheerleader, baciandola con foga. Il mio cuore si spezzò, alla vista di quella scena, e sentivo gli occhi pizzicare. Mi alzai immediatamente dal tavolo, mentre le mie amiche mi guardavano con un espressione interrogativa. Corsi verso il bagno. Non appena arrivata, mi ci chiusi dentro, scivolando contro la parete e scoppiando in un pianto isterico. Sentivo gli occhi sempre più pesante. E un enorme vuoto nel petto. Passai la giornata chiusa dentro il bagno.Si sentivano i miei singhiozzi, ma se entrava qualcuno smettevo subito di piangere.
Avevo ormai consumato tre rotoli di carte igienica. Finalmente la scuola sarebbe finita tra, esattamente, 3 minuti. Perciò uscii velocemente dal bagno. Mettendomi il cappuccio della mia felpa in testa. Per poi mettere le mani nelle tasche della felpa, tenendo lo sguardo basso e uscendo velocemente dalla scuola. Il gruppetto formato da me e dalle mie amiche era vicino all'uscita. Provarono a raggiungermi ma aumentai il passo salendo sull'autobus. Non volevo parlare con nessuno, perché mi sentivo così sola, tradita e offesa. Abbandonata come un cucciolo in strada, con la pioggia che si contende con le mie lacrime. Per tutto il viaggio ascoltai la musica con le miei amate cuffiette rosa, guardando fuori dal finestrino. Arrivata a casa, non pranzai nemmeno. Mi chiusi in camera, togliendomi lo zaino dalle spalle, le scarpe e tutto il resto indossando il mio pigiama. Inizialmente mi misi sotto le coperte, con la testa contro il cuscino scoppiando a piangere. Poi, per il resto della giornata, guardai la casa di carta,la mia serre tv preferita, ingozzandomi di gelato. Il resto della giornata la passai così.*spazio autrice*
bene.
sono convita che dopo questo capitolo posso scavarmi la fossa. non ridiamo e scherziamo.
la casa di carta è al primo posto con Stranger Things nel mio cuore.
spero vi sia piaciuto questo capitolo depresso come la mia vita. a presto Kiss💘
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𝐭𝐫𝐮𝐬𝐭 𝐦𝐞 || 𝐟𝐢𝐥𝐥𝐢𝐞
Fanfiction"Finn. hai finito di rovinarmi la serata?" "non avrei mai dovuto lasciarti, ho capito di aver sbagliato non appena il tuo aereo è decollato, mi sono distratto tutta l'estate. speravo di dimenticarti ma non è così. avevo paura. avevo paura che se av...