Lui era lì. Mi fissava per tutta l'ora di matematica. E quando lo faceva io mi limitavo a distogliere lo sguardo, per evitare di saltargli addosso e riempirlo di sberle, ma allo stesso tempo baciarlo e non staccarmici mai più. Mentre guardavo il vuoto, feci un respiro profondo, guardando l'orologio. Ricordando ciò che era successo la sera prima.
( Flashback )Erano le tre di notte. Ancora non riuscivo a chiudere occhio, e se volevo svegliarmi presto dovevo assolutamente cercare di dormire. Perciò, decisi di indossare una felpa rossa sopra il mio pigiama invernale bianco.
Scesi le scale, silenziosamente, fino ad'arrivare al portone d'uscita. Una volta essere uscita. Mi strinsi ancora di più bella felpa iniziando a passeggiare nel mio giardino.
Sentivo gli occhi farsi pesanti, e le mie scarpe che facevano rumore non appena toccavano l'erba. Ad'un certo punto, sentii un rumore verso un muretto non troppo lontano da me.
Mi avvicinai al capanno perdendo una pala, tremando e tenendola fra le mani. Avvicinandomi. Brava Millie, hai avuto proprio una bella idea a uscire alle tre di notte in pigiama. GENIO!
Maledetta coscienza, che però ha ragione.
Vidi una sagoma scendere dal muretto.
E mentre ero pronta a colpire, mi bloccai, vedendo che il ragazzo era colui che mi ha fatto piangere per ben due settimane di fila."Tu? Cosa ci fai tu qui?" Lo guardai. Stringendo ancora di più fra le mani la pala, assottigliando lo sguardo. Ladro o no. Gliel'avrei spaccata in testa.
Giuro su dio. Lo avrei fatto almeno mille volte."Si, beh, allora sono qua perché voglio dirti che.."
Si rialzò velocemente, guardandomi. Lo notavo in difficoltà. Finn Wolfhard in difficoltà. Wow. Troppe cose strane in una sera."Perché ti amo. Mi dispiace sono stato un cohlione, perché invece di pensare all'unica ragazza che abbia mai amato, ho pensato di più al parere degli altri e delle voci che sarebbero andate in giro. Ma cazzo Millie, Porca Puttana, anche per te perché so che poi tutte le ragazze ti prenderebbero di mira e-" Mi guardava mentre iniziava a gesticolare.
I miei occhi si riempirono di lacrime.
"Finn devi fermarti!"
Dissi, gesticolando a mia volta, ormai piangendo.
"Ti ricordi...Ti ricordi quando mi hai detto che mi ami? Sei un pessimo bugiardo. E stai mentendo da tutto questo tempo fino a ora. Ma ora ti prego vattene. E lasciami in pace."
Dissi, tutto ad'un fiato, continuando a piangere.Finn mi guardava.
"No. Non lo farò mai. Perché ti amo"
Mi guardò. E notai che stava per innervosirsi. La vena del collo si gonfiava. Poi mi prese per i fianchi, iniziando a baciarmi. All'inizio ricambiai, poi mi staccai. Feci un no disperato con la testa.Portai le braccia al petto, mi voltai, iniziando a camminare dalla parte opposta. Mi raggiunse bloccandomi. "Non vuoi perdonarmi?"
"No. Non voglio." Dissi fredda, ma allo stesso tempo con molta rabbia in corpo."Io non so cosa pensi tu nella testa.Ma al momento sento di non potermi fidare."
Lo guardai. "Millie posso spiegarti."
"No, non m'interessa." Lo guardai.
"Ti giuro che mi farò perdonare, ti scriverò tanti messaggi, ma prima devo comprarmi un telefono nuovo." "Finn!" Continuò a gesticolare. "Non farlo." Dissi ormai disperata. "Come?" "Non chiamare." "Io.." Mi leccai le labbra distogliendo lo sguardo. Poi lo riguardai. "Ti prego non chiamarmi." Dissi entrando in casa, singhiozzando.(Fine Flashback)
Finalmente l'ora di matematica era appena finita. Uscii velocemente dalla classe correndo subito nell'aula di storia. Presi posto al centro della classe e vidi entrare Sadie e poi lui.
Mi guardò e corse velocemente per rubare il posto vicino al mio. Sadie sbattee il libro di storia contro il banco. Guardandolo negli occhi.
"Prova da un altra parte dolcezza."
Disse. Per poi sedersi accanto a me.
La amavo con tutto il mio cuore.Finn si sedette nel banco dietro quello di Sadie."Tirate fuori i libri ragazzi e ragazze" Disse la prof. "Millie!" Disse Finn sussurando. "Ciao..." Mi voltai. Feci un veloce sorriso finto. "Comincia la lezione." Dissi semplicemente. "Lo so. Starò buono. Voglio solo inviarti una cosa con il mio nuovo cellulare." Disse sorridendoTi piacerà." Disse in fine. "Okay." Mi rigirai. Lui sorrise trionfante.
"Nuovo messaggio." Lessi sul blocco schermo. La prof era girata di spalle mentre scriveva qualcosa alla lavagna. Mi aveva inviato tutte le nostre foto. Le lacrime iniziarono a farsi sentire. "D'accordo vorrei tornare sulla nostra discussione di ieri su Othelio Iago. E sul modo in cui se ne approfitta della Gelosia del fratello." Disse la prof pulendosi le mani dal gesso. Mi alzai velocemente prendendo i libri sul banco. Sadie mi dietro interrogativa, prima stava scrivendo sul suo quaderno. Mi alzai guardando Finn con le lacrime per poi uscire dalla classe. Lui mi seguì e sentii dire dalla prof. "Sembra che c'è ne sia uno qui oggi." "Millie." Mi richiamò Finn. Mi fermai girandomi. "Perché mi hai inviato queste foto?" Lo guardai. "Stai cercando di farmi sentire in colpa per aver rotto con te!" Mimai con le virgolette la parola rotto, mentre iniziarono a scivolarmi delle lacrime. "No...credevo che ti piacesserò!" Mi guardò senza emozioni. Da un lato credo di star esagerando. "Stai cercando di ferirmi? Di vendicarti di me?" Sbottai. "No!" Strinse le mani in dei pugni serrando la mascella. "Perfavore non parlarmi. Okay? Mi serve altro tempo, magari per diventare anche solo tua amica. Okay? Lasciami in pace." Camminai via come la sera prima verso i bagni.*spazio autrice*
Ecco a voi uno dei capitoli più lunghi.
E devo dire che anche se è depresso, mi è piaciuto molto scriverlo. Mi sono ispirata alla Scallison😭 LA MIA ALLISON ARGENT! Ma sapete che oggi è il primo di settembre? Tra un po' si avvicina la scuola e il mio compleanno. U.U
Quest'anno farò il primo superiore, sono emozionata ok.
A presto💞
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𝐭𝐫𝐮𝐬𝐭 𝐦𝐞 || 𝐟𝐢𝐥𝐥𝐢𝐞
Fanfiction"Finn. hai finito di rovinarmi la serata?" "non avrei mai dovuto lasciarti, ho capito di aver sbagliato non appena il tuo aereo è decollato, mi sono distratto tutta l'estate. speravo di dimenticarti ma non è così. avevo paura. avevo paura che se av...