Per un mese andò avanti così.
Finn cercava di fermarmi per parlare ma il scappavo. La mia vita era un scappare.
Mi ricordo quando da piccola tutti mi dicevano.
"Cosa cazzo ci guadagni scappando eh?"
Una lacrima rigò il mio viso, mentre finivo l'ultima vaschetta di gelato. Stoppai l'ultimo episodio della terza parte della casa di carta, alzandomi e correndo in bagno. Mi sedetti sul water e mi abbassai le mutande.
Sangue. Porca puttana. Mi alzai scendendo debolmente le scale, accasciandomi sugli ultimi gradini. "Mamma!" Mia mamma, strofinò le mani sul grembiule lasciando l'impasto della torta sul tavolo, raggiungendomi. "Millie che hai?" Disse, aiutandomi ad' alzarmi. "Il ciclo" Dissi, e lei mi aiutò a salire le scale portandomi in bagno e aiutandomi. Vi starete chiedendo perché mia madre mi sta aiutando, infondo ho pur sempre quindici anni. Ma io non c'è la faccio a gestire queste cose, da sola, perché sono troppo debole, perciò mia madre mi aiuta spesso. Una volta finito, mi portò in camera, togliendo il computer posandolo sul comodino, e togliendo la vaschetta di gelato, mi aiuto a stendermi, rimboccandomi le coperte. "Non hai fatto nessuna assenza, quindi puoi anche restare a casa fino a quando non ti riprendi e ti rallentano le meustrazioni e non mangiare gelato!" Uscii dalla stanza portando via con se la vaschetta di gelato ormai vuota. Il dolore alla testa aumentava sempre di più. Decisi di continuare a finire l'episodio della casa di carta e poi guardarmi qualche altra serie tv. Finché non mi addormentai con l'episodio di gossip girl che continuava ad' essere riprodotto sullo schermo del computer. "Corri! CAZZO CORRI!" Finn mi teneva stretta la mano, mentre continuavamo a correre verso un edificio. Eravamo vestito da poliziotti. Non ricordavo chi, come o quando ma qualcuno ci pericoloso ci inseguiva. Ci inseguiva per non farci scoprire qualcosa. Finché poi non arrivammo dentro l'edificio. Salimmo fino all'ultimo piano. Una figura teneva le mani appoggiate sul davanzale della finestra e guardava fuori. Si girò ed' era mio padre.
Poi tutto buio. Mi svegliai, iniziando a piangere.
Perché avevo fatto un sogno del genere? non mi capitava da molto tempo ormai. Presi il telefono guardando i vari messaggi e le chiamate perse da Finn: Senti Millie, ti devo parlare. Ti giuro che non è come sembra. Io ti amo tantissimo. Ma per evitarti problemi ho dovuto farti credere che non è così. Ti prego Millie. Ti amo.
*Blocca Finn💕*
Una volta averlo bloccato continuai a piangere.
Più che un pianto semplice era in un pianto isterico. Avrei tanto voluto prenderlo a sberle.
In questo momento lo avrei fatto.*spazio autrice*
Non mi funziona Wattpad e non mi fa scrivere poi di 500-600 parole. BENISSIMO!
Bene allora, grazie, grazie davvero tanto, io non mi merito così tante letture, non so che dire apparte grazie, vi voglio un mondo di bene💕💕
Non so come ringraziarvi dato che non sono brava, in questo caso, scrivere dei discorsi commoventi. Ma ringrazio tutte le ragazze che votano, che leggono e che commentano. Ringrazio loro, ringrazio tutti.💗
Comunque raga spero che Nairobi non muore se no spacco qualcosa MAROOO! avete visto la foto che ha pubblicato Millie sta mattina? Sono volata dal letto. LA PRIMA FOTO DEL POST HA MESSO LUI FOBVOOO🌚
Vi amoooo💘 A presto orsacchiotte💞
Quanti cuori ho spammato? aohhh!

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𝐭𝐫𝐮𝐬𝐭 𝐦𝐞 || 𝐟𝐢𝐥𝐥𝐢𝐞
Fanfiction"Finn. hai finito di rovinarmi la serata?" "non avrei mai dovuto lasciarti, ho capito di aver sbagliato non appena il tuo aereo è decollato, mi sono distratto tutta l'estate. speravo di dimenticarti ma non è così. avevo paura. avevo paura che se av...