La nostra corsa sembrava una corsa contro il tempo più che una corsa verso la scuola.
D'improvviso, mentre stavamo correndo Axel inizia a ridere, mi giro subito verso di lui e guardandolo con una faccia confusa gli dico: <<Perché stai ridendo Ax?>>
Di tutta risposta Axel ferma le sue risate, fa dei grandi respiri per calmarsi e poi guardandomi con un grande sorriso in volto mi dice: <<Sembra di stare nel gioco di temple run, mancano solo le scimmie che ci inseguono>>
Di tutta risposta, mi sbatto teatralmente una mano in fronte, ma nel farlo faccio cadere la valigia a terra che subito provoca un rumore assordante.Per sbaglio avevo usato la mano con cui stavo tenendo la valigia, la maldestra era il mio forte.
Subito dopo il tonfo della valigia Axel mi guarda, mi sorride come uno scemo e poi subito prende la mia valigia e inizia a correre più velocemente di prima.
Bhe, d'altronde Axel giocava a calcio che corresse così velocemente al mio confronto dovevo aspettarmelo.
D'improvviso a risvegliarmi dai miei pensieri è la voce di Axel che a due metri di distanza, senza girarsi mi dice: <<Dai Anna, mancano due minuti alle otto, presto!>>
Presto...
Facile a dirsi per un calciatore che si allena tutti i giorni.Di tutta risposta sbuffo sonoramente e con voce affannata gli dico: <<Potrei morire da un momento all'altro se continuo a correre così, figurati se vado più veloce che fine faccio>>
E subito dopo aver detto ciò mi blocco, le mie gambe si rifiutavano di camminare.
A risvegliarmi dal mio coma post corsa è Mark o almeno la sua sagoma lontana.
Lo vedo subito sbracciarsi e dire qualcosa ad Axel che però mi appare incomprensibile da capire, poi d'improvviso vedo Jude affiancare Mark.<<Dai presto sono quasi le otto!>> dice d'improvviso Jude togliendosi gli occhialini e buttandoli nel pullman.
Io volevo muovermi, volevo, ma le gambe mi avevano davvero abbandonata.
Proprio quando penso di essere fritta vedo Jude e Mark iniziare a correre verso Axel e me.Questi due pazzi stavano rischiando di perdersi il viaggio a causa nostra!
Vedo subito Jude correre verso Axel per poi dargli una mano con le valige, i due in pochi secondi arrivano al pullman e posano il tutto.
A coprire però la mia vista è la sagoma di Mark che senza perdere tempo mi prende in braccio come una bambina e inizia a correre come se non ci fosse un domani verso il pullman.Oh Mark, ci sei sempre e solo tu.
<<Forza Mark!>> lo incoraggia improvvisamente Nathan e dopo di lui seguono tutti i nostri amici del club di calcio.
Subito dopo il portiere della reimon incoraggiato da tutti correre ancora più velocemente.
E proprio quando le porte stavano per chiudersi Mark fa un balzo ed entra nel pullman, perdendo però l'equilibrio facendo così rotolare me sul fondo del pullman seguita dal suo corpo.Boom.
A interrompere quel silenzio colmo di agitazione sono le nostre teste che sbattono con violenza.
<<Ahia Mark, la testa>>
Dico subito dopo essermi massaggiata la testa per il dolore.
Subito però alzo lo sguardo e vedo Mark alzarsi e porgermi la mano un po' imbarazzato per poi dirmi: <<Scusa Anna>>Che situazione Mark che mi chiedeva scusa nonostante mi avesse "salvata" dall'imminente perdita del viaggio in montagna.
Appena vedo la sua mano di fronte al mio viso subito l'afferro e appena mi trovo al suo fianco l'abbraccio forte e per ringraziarlo gli sussurro una cosa che nessuno dei due dopo il nostro primo incontro aveva mai più dimenticato.
<<Da oggi sarò sempre pronto a proteggerti>>
E così è stato.Subito dopo esserci staccati dall'abbraccio vado barcollando verso Axel e Jude e abbraccio anche loro per ringraziarli per poi dare un bacio sulla guancia ad entrambi.
Che trio invincibile quei tre!
Uno la vecolita, uno l'astuzia e l'altro la forza d'incoraggiamento.Subito dopo ci sediamo ai nostri posti, io vicino a Mark nei sedili dietro a Jude che stava vicino ad Axel, ma a interrompere quella quiete è il mister Trevis che guardando me e Axel ci dice: <<Ragazzi avete quasi rischiato di non venire, spero abbiate una buona scusa.>>
Ah, e adesso cosa avremmo dovuto dire al mister Trevis?
A prendere parola è subito Axel che sorridendomi dice: <<Mi scusi mister, è stata colpa mia, questa mattina non ho sentito la sveglia>>
Ax, si era preso tutta la colpa, proprio come un fratello.Il mister dopo aver sentito le parole di Axel si gira e va a sedersi al suo posto, e proprio quando va via tocco la spalla al cannoniere della reimon e lo ringrazio mentalmente.
Intanto il pullman era già partito da un bel po', questo era il mio primo viaggio in compagnia dei miei splendidi amici.
Tra una curva e l'altra i miei occhi si chiudono lentamente fino a farmi sprofondare nel mio mare di sogni.
Qui, durante questo viaggio avrei trovato le risposto che mi servivano alle domande che mi erano sorte spontanee dopo aver ascoltato il discorso del mister Trevis con il preside Reimon l'altro giorno.D'improvviso qualcuno inizia a scuotermi leggermente le spalle, cerco di aprire un po' gli occhi per mettere a fuoco e vedo una semplice figura maschile dai capelli a punta che assomiglia ad Axel, quindi per farlo fermare subito gli metto una mano sul viso per farlo allontanare e brontolando gli dico: <<Dai Ax ho sonno, lasciami dormire>>
D'improvviso il ragazzo scoppia a ridere per poi togliersi la mano dal viso e dirmi: <<Si Anna, noto il tuo sonno, mi hai persino sbambiato per Axel>>
E subito dopo lo sento baciarmi la mano.Apro di nuovo gli occhi di scatto e questa volta mettendo più a fuoco l'immagine vedo l'inconfondibile fascia arancione di Mark Evans.
Giusto, mi ero seduta al suo fianco durante il viaggio.
Subito mi avvicino al suo viso per schioccargli un sonoro bacio sulla guancia per poi dirgli: <<Oh scusa Mark, ma oggi sono proprio fuori dal mondo...>>
Lui di tutta risposta mi sorride e alzandosi dal suo posto mi dice: <<Siamo finalmente arrivati, gli altri sono già tutti fuori manchiamo solo noi>>
E detto ciò lo vedo uscire dal pullman, di tutta risposta mi stringo di più nel mio giubbotto a causa del freddo e seguo il portiere a ruota.
Appena siamo tutti giù vedo Axel tenere la mia valigia tra le mani per poi farmi capire che l'avrebbe portata lui.
Forse voleva sdebitarsi per la corsa che avevamo fatto, ma non doveva per me non era stato un peso, se avessi perso il pullman mi sarebbe dispiaciuto, ma almeno sarei potuta stare più tempo con Axel, l'avrei potuto aiutare di più.Proprio quando stavo per avvicinarmi ad Axel, il mister interrompe le nostre chiacchiere e alzando la voce per farsi sentire ci dice: <<Eccoci finalmente arrivati ragazzi, le persone con cui dovrete condividere le camere ve le ho dette prima durante il viaggio, quindi adesso non vi resta che entrare in albergo, posare i bagagli e riposarvi per domani>>
E detto ciò il mister iniziò a camminare verso l'entrata dell'albergo a cinque centimetri da dove avevamo parcheggiato il pullman.Io comunque ancora non sapevo con chi avrei dovuto dormire poiché durante il viaggio avevo dormito...
Ad affiancarmi però improvvisamente sono Celia e Silvia che entusiaste mi dicono: <<Saremo noi tre a condividere la stanza!>>
Per poi battermi il cinque all'unisono.Bene, almeno adesso avevo capito con chi dovevo condividere la stanza e devo dire che condividerla con le mie due amiche più care non farà che rendere questo viaggio ancora più indimenticabile!
D'improvviso entriamo nell'enorme hall e un ragazzo dai capelli quasi bianchi e una sciarpa al collo bianca come il latte ci passa vicino.
Appena mi passa accanto un brivido mi percorre la schiena, aveva qualcosa di misterioso che lo circondava, un qualcosa che però mi spingeva a volerlo conoscere.Appena ci dirigiamo al banco della reception un signore porge la chiave della stanza a Celia e subito ci dirigiamo verso la camera 208 seguite da Axel, Mark e Jude che avevano la stanza vicina alla nostra, la 209.
Quel ragazzo era ancora tra i miei pensieri, qualcosa di lui mi attirava e mi faceva rabbrividire contemporaneamente.
L'ignoto ti attira ed era esattamente quello che di lui mi attirava.Angolo autore
AHHH ma secondo voi il ragazzo chi sarà mai?
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//Viaggio tra le montagne// Shawn Froste, Inazuma Eleven
FanfictionUn gruppo di amici, tutti legati da un'unica passione. Un viaggio che porterà confusione, delusione e promesse come se fosse un freddo gelido e probabilmente farà anche sbocciare fiori... Il destino dipende solamente da noi, ognuno ha già in mente u...