Di tutta risposta Celia continua a non parlare, allora mi giro velocemente e inizio a scendere quella ripida discesa che separava me dalle persone che reputavo più importanti al mondo.
Appena mi trovo a pochi metri di distanza da quei quattro ragazzi con quella poca forza che avevo, serro i pugni e dico loro: <<Perché mi avete mentita?>>
Appena finisco di parlare i quattro ragazzi mi rivolgono subito lo sguardo, quindi resto pochi secondi a guardarli negli occhi e poi ricomincio a parlare.
<<Perché Mark...>>
Mi fermo nuovamente e questa volta con le lacrime che mi bagnano il volto inizio ad avvicinarmi lentamente.
<<Perché Jude.
E tu Axel...>>
Mi fermo nuovamente per riprendere a respirare normalmente e poi con il viso basso e la voce rotta dal pianto dico loro: <<Perché mi avete tenuta allo scuro di tutto?
Proprio voi, le persone che più al mondo amo...>>Subito dopo alzo velocemente il volto e lo guardo, i suoi occhi, i suoi magnifici occhi.
Gli occhi profondi come il mare che adesso mi stavano trascinando in un abisso profondo e buio come pochi...Improvvisamente sento una mano stringermi il polso, di tutta risposta mi giro per vedere e ovviamente vedo Celia che con sguardo colmo di tristezza cerca di infondermi coraggio o almeno un po' di forza...
Di tutta risposta tolgo velocemente la sua mano dal mio polso e con fare lento mi avvicino al ragazzo della hall, il ragazzo che mi aveva fatta dannare per amore e adesso anche a causa della delusione.Quanto è vero che le relazioni si evolvono per delle cose che a volte sembrano banali e probabilmente anche trascurabili...
Dopo pochi passi mi ritrovo di fronte al suo viso, solo pochi centimetri dividevano i nostri corpi eppure mi sembrava di essere distante da lui quasi mille miglia...
Resto così, immobile e senza emozioni a fissarlo con uno sguardo colmo di delusione, dovevo dirgli qualcosa, ma probabilmente qualunque cosa sarebbe risultata inutile e banale.
Entrambi sapevamo quelle che ci legava o che ci lega, cioè non lo so, non sapevo più niente, stavo vivendo nella confusione più enorme della mia vita e questo mi stava lentamente ammazzando.Solo dopo infiniti minuti e infinite lacrime silenziose, mi volto e lentamente inizio ad andare verso il bosco.
Mentre cammino nella mia mente inizia a crearsi un raduno di pensieri mentre a fare da sfondo c'è un rumore assordante che passo dopo passo non sparisce.
Dopo minuti che sembrano un'eternità alzo il volto e mi guardo intorno, dinanzi a me ci sono solo milioni di alberi spogli che col vento che soffia tra i loro rami nudi creano una melodia malinconica.Di tutta risposta mi fermo e lentamente mi volto e come immaginavo mi ritrovo il mio, cioè, Shawn a distanza di qualche metro da me.
Era lui il rumore assordante che faceva da sfondo, in realtà non proprio lui, ma i suoi passi svelti.Era tutto così dannatamente orribile, io e lui lo eravamo!
Di tutta risposta incateno il mio sguardo nel suo che adesso era simile a una tempesta in pieno inverno, nel frattempo inizio a indietreggiare come se stare con lui mi facesse sentire in pericolo.
Nel frattempo che indietreggio lui non si muove, preferisce stare fermo come una statua e sinceramente sono felice che abbia avuto almeno la decenza di starmi lontano.Improvvisamente la mia schiena tocca il tronco di un albero e nel farlo questo piccolo gesto mi trasmette sicurezza o semplicemente è la natura che con quella sua semplicità mi fa sentire a casa...
D'improvviso una dolce melodia arriva alle mie orecchie, la sua voce, era da tanto che la sua voce graffiata dal tempo non mi accarezzava l'udito.
<<Ti prego lasciami spiegare...>>
Di tutta risposta mi mordo le labbra per non permettere alle lacrime di scendere e con una voce più dura del solito gli dico: <<Fermo, non ti avvicinare, non voglio saperne più nulla di te>>
Subito dopo delle lacrime iniziano a rigarmi il volto e inizio di nuovo a sentirmi piccola e indifesa.
Subito quindi mi siedo a terra al freddo, porto istintivamente le ginocchia al petto e come di routine ci poggio sopra la testa per non permettergli di vedere le milioni di lacrime scendere dai miei tristi occhi.Di tutta risposta sento i suoi passi avvicinarsi sempre di più, sempre di più, fin quando una sua mano tremante si poggia sulla mia mano sinistra.
Di tutta risposta subito ritraggono la mano come se il fuoco mi avesse bruciata e alzando subito il viso mantengo il contatto visivo e con voce bassa gli dico: <<Non toccarmi, tanto sono un altro dei tuoi lividi da mostrare quando sei a cena con gli amici...>><<Ti prego, non prendertela con gli altri e non tenermi lontano da te, tutto questo è stra->> mi dice di tutta risposta con voce distrutta.
Ma adesso cosa gli prendeva, perché stava facendo la vittima...?
Di tutta risposta mi alzo velocemente da terra e tenendo lo sguardo verso il basso per poterlo guardare negli occhi gli dico: <<Non mi importa cosa pensi, non fare la vittima che qui tra i due, tu sei soltanto il killer. >>
Subito poi infilo la mia mano in una delle tasche dalla quale tiro fuori la sua sciarpa, la stringo forte per l'ultima volta e poi con tutta la rabbia che stavo provando gliela butto sulle gambe e con la voce rotta dal pianto gli dico: <<E tienitela tu questa sciarpa bianca>>
Subito dopo mi giro in modo da dargli le spalle, ma non essendo ancora convinto del tutto mi rigiro verso di lui e con tanta amarezza continuo dicendogli: <<Ed io che credevo di aver incontrato il vero amore, guarda a cosa siamo arrivati, a gridarci contro ciò che di più odioso esiste al mondo, di starci lontani.>>Subito poi mi rigiro per andare via, ma improvvisamente la sua presa ferrea non mi permette di andare via.
Mentre gli do ancora le spalle sento che mi infila nuovamente la sua sciarpa in una delle tasche della giacca e subito poi mi dice: <<Io non ti ho mai detto di starmi lontana>>Di tutta risposta mi giro e alzando la voce gli dico: <<Stronzo, sono giorni che sei sparito dalla superficie terrestre, questo secondo te non significa di starti lontano?!>>
Di tutta risposta Shawn mi afferra anche l'altro polso e alzando di conseguenza anche lui la voce mi dice: <<Prova a capirmi, non ho più nessuno al mondo che si preoccupi di me da anni, tutto questo mi fa paura, tu, noi, il calcio.
Tutto cazzo! >>
Improvvisamente dagli occhi di Shawn vedo scendere delle piccole lacrime, forse ero stata troppo dura con lui?...Di tutta risposta Shawn mi lascia i polsi e allora poggio una mia mano sulla sua guancia e con voce calma gli dico: <<Shawn io sono stata qui da sola, ho aspettato per giorni un tuo fottuto messaggio, ma non è mai arrivato.
Poi improvvisamente ti vedo spuntare qui come per magia ed io, la persona che da quando non ti vede ha sofferto come un cane, sono l'unica che viene a saperlo per ultima.
Perché Shawn, perché cazzo?!>><<Perché ricominciare tutto di nuovo mi fa paura, cazzo!>>
Mi dice di rimando il ragazzo della hall alzando la voce.
Di tutta risposta resto in silenzio, non potevo e non volevo controbattere.
Subito quindi Shawn si allontana un po' da me e con voce bassa continua dicendomi: <<Secondo te è facile ricominciare tutto nuovamente?
Vuoi sapere la verità una volta e per sempre? >>Di tutta risposta resto immobile senza neanche annuire, ma lui riprende subito a parlare, dopotutto aveva capito che nonostante avessi paura volevo sapere finalmente la verità.
Angolo autore
Probabilmente siamo arrivati alla fine, forse manca solo un capitolo ormai.
Dico forse per in realtà dipende da me e dalle idee che nel frattempo mi passeranno per la mente, ma beh, probabilmente siamo arrivati ormai realmente alla fine.
❤️
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//Viaggio tra le montagne// Shawn Froste, Inazuma Eleven
ФанфикUn gruppo di amici, tutti legati da un'unica passione. Un viaggio che porterà confusione, delusione e promesse come se fosse un freddo gelido e probabilmente farà anche sbocciare fiori... Il destino dipende solamente da noi, ognuno ha già in mente u...