Appena finiamo di mangiare, senza dire nulla a nessuno vado a prendere dei pattini qualunque e subito mi dirgo in pista.
Appena entro, mi tologo subito i miei stivali per la neve buttandoli molto lontani da me.
Subito poi indosso i pattini bianchi e barcollando un po' entro in pista.
Un passo dopo l'altro il mio equilibrio sembra migliorare a vista d'occhio.Poi d'improvviso proprio come era successo oggi in pista, sbaglio a mettere un piede, dunque facendoli scontare l'uno contro l'altro cado come un sacco di patate a terra.
Resto seduta su quel freddo ghiaccio per pochi minuti, quasi non sentivo più il culo a causa della bassissima temperatura che c'era lì.Subito poi mi alzo lentamente e trascinando i piedi verso l'uscita decido di uscire per sedermi su una delle tante panchine che si trovavano fuori dalla pista.
Mi siedo subito sulla vecchia panchina di legno che si trovava di fronte al cancello d'entrara della pista, tolgo molto velocemente i pattini che stavano iniziando a darmi fastidio e poi mi stendo beatamente sul quel vecchio, ma caldo legno della panchina.
Chiudo subito gli occhi per godermi il silenzio di quella stanza, ma d'improvviso un rumore di passi spezza la quiete che si era precedentemente creata.Decido di non aprire ancora gli occhi, magari era solo la mia mente che mi creava brutti scherzi...
Poi però, improvvisamente il rumore dei passi cessa e fa strada a un rumore più cauto.Qualcuno stava pattinando sul ghiaccio.
Subito decido di aprire gli occhi e solo dopo essermi seduta per bene sulla panchina metto a fuoco la figura di colui che stava pattinando.
La mia attenzione viene subito rapita dal colore dei suoi capelli, e dalla sua sciarpa bianca che portava stretta al collo come un tesoro.
Era ovviamente lui, il ragazzo della hall, lo stesso che mi aveva presa in braccio poco tempo fa.D'improvviso il ragazzo ferma la sua bellissima danza sul ghiaccio, si posiziona al centro della pista e guardandomi con un'espressione impassibile, quasi senza alcuna emozione mi dice: <<Cosa aspetti?>>
E subito poi lo vedo incrociare le braccia al petto.Di tutta risposta corrugo la fronte e guardandolo con un'espressione confusa gli dico: <<Come scusa?>>
<<Stai aspettando un invito per caso?>> ribatte subito lui con un tono quasi arrogante.Ma che voleva da me, voleva confondermi ancora di più?
Ma a quale scopo poi?Di tutta risposta mi porto le gambe al petto e continuandolo a guardare con la stessa espressione confusa di prima gli dico: <<Non capisco, cosa vuoi da me?>>
Di tutta risposta il ragazzo si avvicina velocemente alla ringhiera di fronte alla panchina sulla quale ero seduta e tenendosi il viso con le mani, con tono arrogante mi dice: <<Tipico di voi ragazze, non capite mai nulla>> si ferma pochi secondi per guardarmi con un ghigno sul volto e poco dopo continua dicendomi: <<Metti i pattini, ti aiuto io>>
E subito dopo si avvicina all'entrata della pista per aspettarmi.Questo ragazzo, stava iniziando a diventarmi antipatico!
Di tutta risposta mi alzo e avvicinandomi a lui, senza indossare i pattini gli dico: <<Non voglio l'aiuto di un ragazzo come te>>
E appena finisco di dirglielo gli punto un dito contro il petto.Certo, essergli così vicina non rendeva le cose semplici poiché visto da vicino era davvero bellissimo.
Subito il ragazzo mi guarda con superiorità per poi dirmi: <<Sei proprio orgogliosa>>
E subito dopo senza neanche darmi il tempo di realizzare cosa stava succedendo, mi afferra il braccio con il quale gli avevo puntato il dito contro e in men che non si dica mi trascina con sé in pista.Io indossavo solo i calzini e appena i miei piedi toccano violentemente il ghiaccio un'ondata di freddo avvolge il mio corpo, il ragazzo sembra subito accorgersene, difatti mi stringe i fianchi con le sue braccia e con estrema facilità, restando sempre in equilibrio, mi alza un po' giusto per farmi poggiare i piedi sui suoi pattini azzurri.
Di tutta risposta cerco di allontanarmi un po' dal suo corpo, però la sua stretta non me lo permette, quindi cerco di adeguarmi e gli avvolgo delicatamente le braccia interno al collo.
Avendomi poggiata sui suoi pattini le nostre altezze erano identiche, i nostri nasi si trovavano a pochi centimetri di distanza e valeva lo stesso per le nostre bocche, ma ciò che di lui più mi attraeva, erano i suoi occhi, tanto particolari quanto tenebrosi.
Proprio quando ero intenta a fissarlo negli occhi per vedere il fondo della sua anima, il ragazzo dai capelli grigi mi dice: <<Tieniti stretta se non vuoi cadere>>
Di tutta risposta mi avvicino ancora un po' al suo corpo fino a poter poggiare la testa sulla sua spalla, poi d'improvviso inizia a pattinare.<<Perché lo stai facendo?>> gli chiedo dopo poco con tono curioso.
Di tutta risposta lo sento ridacchiare per poi dirmi: <<Tu perché lo stai facendo?>>
<<La domanda te l'ho posta prima io>> gli dico di rimando staccandomi un po' dal suo petto.
Subito vedo poi il ragazzo avvicinarsi pericolosamente al mio viso per poi dirmi: <<Non lo so Anna>>Sapeva il mio nome, ma io non sapevo il suo, era un modo di giocare alquanto scorretto, era come se sapesse già le mie prossime mosse.
Improvvisamente tutto inizia a girare e poi con estrema velocità tutto diventa nero ed io vengo risucchiata da quel dannatissimo buio.
<<Anna, Anna sveglia!>>
Di tutta risposta apro subito gli occhi e mi ritrovo nel mio letto con Silvia e Celia sedute al mio fianco.
Subito senza, aspettare altro mi siedo al centro del letto e strofinandomi gli occhi velocemente, dico loro: <<E quel ragazzo dai capelli grigi dove è andato?>>
Di tutta risposta vedo le mie due amiche guardarsi con aria confusa e subito poi Celia, guardandomi negli occhi mi dice: <<Di che stai parlando Anna?>>
<<Dopo pranzo siamo tornati tutti qui in hotel, ognuno di noi poi è andato nelle proprie stanze per dormire>>
Mi dice subito dopo Silvia con tono pacato.Di tutta risposta spalanco gli occhi e incredula dico loro: <<Quindi, era tutto un sogno...
Quel ragazzo dai capelli grigi che mi parlava era solo un sogno...>> concludo il tutto stendendomi sul letto come un sacco di patate.
<<Eppure, sembrava così reale quel sogno>> dico dopo pochi secondi di silenzio tenendo gli occhi ancora chiusi per cercare di ricordare il sogno ancora per un po'.Di tutta risposta Celia mi accarezza una mano per poi dirmi: <<Probabilmente il tuo sogno era così reale perché oggi hai avuto modo di vederlo molto da vicino e di sentire la sua voce>>
<<E anche perché hai dormito tutto il tempo con la coperta che gli appartiene sotto il naso.
Forse l'odore che emana ti ha riportato alla mente quel ragazzo>>
Conclude subito dopo Silvia finendo il discorso di Celia.Dopo le loro parole mi alzo dal letto e aprendo un po' la finestra, giusto un po' per sporgermi fuori dico loro: <<Avete ragione, però sapere che quello era solo un sogno mi ha lasciata davvero perplessa...>>
D'improvviso poi, mentre stavo guardando giù lo vedo, vedo quel ragazzo passeggiare tra l'alta neve con indosso solo un maglione azzurro, un jeans nero e degli scarponi per la neve.
Sembrava non sentisse freddo.Proprio quando però ero intenta a fissare i suoi movimenti, il ragazzo alza lo sguardo e in men che non si dica incontra il mio.
Di tutta risposta, divento rossa come un peperone e allontandomi velocemente dalla finestra vado in bagno.
Appena entro nel bagno chiudo a chiave la porta e alzando un po' la voce dico a Silvia e a Celia: <<Mi faccio un bagno>>
E subito dopo, senza aspettare una risposta apro l'acqua calda.Avevo bisogno di pensare, avevo troppi pensieri tutti molto confusi...
Angolo autore
Ditemi un po', vi aspettavate fosse solo un sogno quello di Anna?
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//Viaggio tra le montagne// Shawn Froste, Inazuma Eleven
Fiksi PenggemarUn gruppo di amici, tutti legati da un'unica passione. Un viaggio che porterà confusione, delusione e promesse come se fosse un freddo gelido e probabilmente farà anche sbocciare fiori... Il destino dipende solamente da noi, ognuno ha già in mente u...