Subito dopo la mia domanda tra di noi cala il silenzio fin quando poi il rumore dei suoi passi non lo rompe.
Lo sento avvicinarsi sempre di più fin quando poi il rumore cessa, questo era il segno che si era fermato, presa dalla curiosità cerco di girarmi per poter vedere dove si era messo, ma proprio quando sto per farlo il suo respiro caldo cade dolcemente sul mio collo.Si era messo dietro di me, ma a debita distanza difatti i nostri corpi con si toccavano, soltanto il suo respiro mi accarezzava con dolcezza il collo.
Subito dopo essersi fermato Shawn si schiarsisce la voce e mi dice: <<Loro sono sempre lì>> si ferma un secondo per indicare il cielo e l'unica cosa che riesco a vedere è il suo dito che mi indica l'enorme cielo stelleto.
Subito dopo mi prende una ciocca di capelli e me la poggia dietro l'orecchio e, solo dopo avermi preso il viso con la mano destra per farmi alzare la testa mi dice: <<Quelle due stelle vicine sono i miei genitori, mentre quella, la più grande e luminosa di tutte è Aiden...>>
Subito dopo aver terminato il suo discorso abbassa la mano sinistra con la quale stava indicando le stelle e poi mi lascia anche il viso.
Subito poi improvvisamente mi prende i fianchi e velocemente mi fa girare verso di lui.
Restiamo in silenzio a guardarci negli occhi fin quando dopo avermi lasciato un dolce bacio sulla fronte, il ragazzo della hall mi dice: <<Cosa frulla in questo momento nella sua testa madame?>>
Di tutta risposta gli sorrido e solo dopo aver stretto una delle sue grandi mani gli dico: <<È buffo il fatto che quella grande stella luminosa che tu hai affibbiato ad Aiden io l'ho affibbiata al mio papà...>>
E subito dopo lascio la sua mano.Era davvero strano, entrambi vivevamo in due parti opposte però la sera era come se in qualche modo ci fosse una riunione tra i nostri sguardi, poiché entrambi erano puntati sulla stessa stella.
Di tutta risposta Shawn poggia una sua grande mano sulla mia guancia gelida e con tono dispiaciuto mi dice: <<Mi dispiace per il tuo papà...>>
Di tutta risposta lascio una carezza, sulla sua mano ancora poggiata sul mio viso e scuotendo la testa a destra e a sinistra, sorridendo gli dico: <<Il mio papà non è morto Shawn>>Subito dopo la mia rivelazione il ragazzo dalla scarpa bianca mi guarda e corrugando la fronte mi dice confuso: <<Ma tu mi hai detto che la stella che io ho dedicato a Aiden è la stessa che tu hai dedicato al tuo papà...>>
Di tutta risposta gli stringo la mano destra e girandomi mi poggio nuovamente con i gomiti sulla ringhiera.
Subito porto lo sguardo sulla stella più luminosa di tutte e inizio a dirgli: <<È esattamente quello che ti ho detto, ma io non ti ho parlato di morte>>
Mi fermo un secondo per poterlo guardare negli occhi e sorridendogli dolcemente continuo dicendogli: <<Mio padre è andato via quando avevo solo un anno.
Ha lasciato me e la mia mamma da sole, forse per la responsabilità che iniziava a gravare sulle sue spalle.
Almeno è questa l'idea che mi sono fatta...>>Subito dopo le mie parole Shawm mi stringe in un fortissimo abbraccio e, con tono triste e dispiaciuto mi dice: <<Mi dispiace Anna, questa volta mi dispiace per te, non per quell'uomo...>>
Poco dopo le sue parole tra noi cala il silenzio, restiamo abbracciati fin quando poi Shawn mette poca distanza tra noi e guardandomi negli occhi mi dice: <<Mi spieghi una semplicissima cosa?>>Di tutta risposta corrugo la fronte è inizio ad annuire lentamente.
Subito dopo la mia risposta silenziosa il ragazzo prende nuovamente parola e mi dice: <<Come fai a parlare così di quell'uomo?
Voglio dire come fai a non portargli rancore o ad odiarlo?>>Subito dopo le sue domande lo vedo serrare i pugni, forse questa mia faccenda familiare lo aveva scosso e anche molto...
Dopo aver ascoltato le sue domande porto nuovamente il mio sguardo alle stelle e con tono calmo gli dico: <<La verità è che ad oggi io non lo odio e non riesco neanche a portargli rancore.
Ovviamente non spero in un suo ritorno da padre, ma non voglio assolutamente che lui stia male e probabilmente quando stava con me e la mia mamma, stava male>>
Mi fermo un secondo per riportare il mio sguardo nei bellissimi occhi del ragazzo dalla pelle bianca come il latte e poi continuo dicendogli: <<Quando anni fa non è più tornato non ti nego che l'ho odiato e sono stata male, ad oggi credo sia stata una reazione normalissima, d'altronde avevo solo un anno.
C'è solo una cosa di cui mi pento...>>Subito dopo il mio discorso Shawn si avvicina tanto da far scontrare i nostri bacini e solo dopo avermi spostato i capelli dal mio campo visivo, con voce tenera e comprensiva mi dice: <<Di cosa ti penti?>>
Di tutta risposta gli sorrido e continuo dicendogli: <<Sono stata un anno e mezzo malissimo, non sorridevo più e non volevo più stare con altri bambini, volevo semplicemente stare da sola.
È di questo che mi pento.>>
Mi fermo un secondo per sospirare e poi ripercorrendo mentalmente il mio passato continuo dicendogli: <<Un giorno però mia mamma mi ha letteralmente trascinata fuori casa contro la mia volontà.
Mi ha portata al parco per farmi stare con altri bambini e beh, è proprio lì che la mia vita ha finalmente preso una svolta.>>Questa volta mi fermo per sorridere e pensando a quel buffo bambino dalla fascia arancione continuo a dire: <<Ho incontrato Mark Evans quel ragazzo dalla fascia arancione sempre euforico e sorridente.
Anche a quel tempo era così...
Ricordo che mi sorrise e non so perché, ma una scarica elettrica mi attraversò la spina dorsale>>Di tutta risposta Shawn inizia a stringermi i fianchi e sorridendo mi dice: <<Fammi indovinare, lui è stata la tua ancora di salvataggio vero?>>
Subito dopo la sua domanda mi limito a sorridergli e solo dopo aver annuito velocemente, gli dico: <<Esattamente, era un bambino dal sorriso contagioso e anche molto dolce e comprensivo...
Sta di fatto che da quel giorno andare al parco diventò la mia routine preferita.
Iniziai finalmente a confidarmi con qualcuno e non so come e perché, ma lui mi ha veramente dato la forza di uscire da quel tunnel buio e di non provare più rancore e odio.
Dopotutto quella era stata la scelta di mio padre e il mio stato d'animo ora come all'ora non avrebbe cambiato le cose>>Subito dopo aver terminato il mio discorso poggio delicatamente la testa, sul suo petto e inspirando il suo profumo mi sento improvvisamente bene.
Di tutta risposta il ragazzo della hall inizia ad accarezzarmi i capelli e con una flebile voce mi dice: <<Questo spiega il vostro rapporto, siete come fratelli.>>
Di tutta risposta mi limito ad annuire per poi continuare ad inspirare il suo splendido profumo.Dopo poco però mi allontano e guardandolo negli occhi che erano diventati ormai lucidi gli dico: <<Shawn con questa mia storia voglio dirti che anche tu hai bisogno di trovare la tua ancora.>>
Di tutta risposta il ragazzo della hall si fa sfuggire una lacrima che velocemente asciuga e poi, con tono triste mi dice: <<Io non voglio che tu vada via Anna>>
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//Viaggio tra le montagne// Shawn Froste, Inazuma Eleven
FanfictionUn gruppo di amici, tutti legati da un'unica passione. Un viaggio che porterà confusione, delusione e promesse come se fosse un freddo gelido e probabilmente farà anche sbocciare fiori... Il destino dipende solamente da noi, ognuno ha già in mente u...