Casa

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Quindi subito poi entro in macchina e, solo dopo aver chiuso la portiera, mi sistemo meglio sul sedile e tenendo lo sguardo fisso sulla strada inizio a pensare.
Penso, penso e ripenso e beh, ogni fottutissimo pensiero è rivolto a lui, probabilmente anche i miei continui sospiri che rendo calda l'aria sono rivolti a lui.

Era da poco che non lo vedevo e già mi mancava alla stessa maniera in cui ti manca l'aria dopo aver fatto un tuffo in mare aperto.

Improvvisamente a interrompere i miei pensieri è la voce della mia dolce mamma che continuando a tenere lo sguardo fisso sulla strada mi dice: <<Anna che succede? Cosa ti turba così tanto?>>
Di tutta risposta appena finisce di parlare mi giro verso il suo viso in modo da poterla guardare meglio e solo dopo aver lasciato un enorme sospiro poggio lentamente la testa sul sedile e le dico: <<Mi manca il ragazzo di cui mi sono stupidamente innamorata>>
E subito dopo aver pronunciato quelle parole chiudo gli occhi e come d'incanto i dolci lineamenti del viso di Shawn fanno capolino tra i miei ricordi.

Subito dopo la mia triste affermazione sento mia mamma ridacchiare per poi dirmi dolcemente: <<E perché mai stupidamente, piccola?>>
Subito dopo aver pronunciato queste parole si ferma un secondo e guardandomi per pochi istanti negli occhi mi dice: <<Se ti sei innamorata di lui è perché forse hai trovato la persona che può completare i tuoi spazi vuoti e può portarti oltre i tuoi limiti, magari anche oltre l'orizzonte non credi?>>
E subito dopo aver pronunciato queste parole la vedo sorridere dolcemente.

La mia mamma era solita parlarmi dell'amore come la cosa più bella del mondo, una cosa talmente bella da dover essere protetta in qualunque modo.
E beh, sentirla parlare così dell'amore mi trasmetteva sempre tanta gioia.
Eravamo state abbandonate da colui che secondo delle leggi universali avrebbe dovuto amare noi due più di ogni altra cosa al mondo, ma lei nonostante questo abbandono continuava a parlarmi dell'amore come il sentimento più bello.

Improvvisamente, mentre ero immersa nei miei pensieri, sento l'auto della mia mamma fermarsi, subito quindi giro il viso verso di lei e solo quando la vedo scendere capisco che siamo finalmente arrivate a casa.
Subito quindi scendo anche io dall'auto e velocemente la raggiungo dietro per poter così prendere la valigia.

Appena apre il cofano prendo la valigia e tenendo lo sguardo fisso verso il basso le dico: <<Sai mamma, non gli ho detto di essermi innamorata di lui, forse neanche l'avrà capito...
Però ormai non credo importi tanto, tanto tra me è lui c'è un oceano di distanza>>
E subito dopo aver detto questo una lacrima cade velocemente al suolo.

Grazie Shawn, grazie di essere comparso nella mia vita e di aver così portato tanta felicità, ma anche tanto dolore.

In men che non si dica mi dirigo verso la porta e solo dopo averla aperta con le mie chiavi ispiro il dolce profumo di casa e velocemente salgo sopra in camera mia seguita dalla mia immancabile valigia.
Appena arrivo sopra chiudo la porta a chiave, appoggio la valigia accanto all'armadio e subito mi butto sul letto sprofondando violentemente la faccia nel cuscino che tra poco sarebbe sicuramente diventato una specie di fazzoletto.

Mentre mi trovo ormai stesa da un po' così sul letto inizio a pensare o per meglio dire a pensarlo.
Tutti i ricordi dal primo all'ultimo iniziano a farsi vivi dentro la mia memoria in modo sempre più prepotente.
I suoi occhi, le sue mani, la sua voce, tutto ciò che gli appartiene...

D'improvviso infatti inizio a piangere, i miei singhiozzi diventano più rumorosi secondo dopo secondo e neanche il cuscino riesce a rendere quel rumore quasi straziante, muto.
Improvvisamente sento qualcuno bussare alla porta, subito quindi alzo lentamente il viso dal cuscino e singhiozzando dico: <<S-Si?>>

Inutile dire che in quel mio flebile si c'era la speranza di potermi ritrovare un piccolo Shawn innamorato dietro la porta, ma ovviamente i sogni la maggior parte delle volte restano solo ed esclusivamente sogni...

Difatti a rispondermi è la mia mamma che con voce alquanto preoccupata mi dice: <<Tesoro, sfogati, piangi quanto vuoi so che questo è il tuo modo per poterti sfogare.
Non sarò io a dirti di smettere però ricorda che l'amore quello vero a volte fa giri immensi, ma prima o poi ritorna>>

In questo momento avevo bisogno di tutto, magari di un abbraccio, di una carezza o di un semplicissimo come va, ma proprio di sentirmi dire che l'amore a volte fa dei giri immensi e prima o poi ritorna, proprio no.
Magari lei non voleva rassegnarsi ad avere grandi aspettative dell'amore, ma io, io ora come ora volevo solo poter avere Shawn qui ora per potergli gridare quanto male mi stia facendo questa sua maledetta assenza.

Subito dopo aver ascoltato le parole della mia mamma poggio nuovamente la testa sul cuscino e inizio a singhiozzare di nuovo.
Subito dopo quel mio gesto sento i passi della mia mamma farsi sempre più lontani, segno che era probabilmente scesa giù.

Dopo poco mi giro lentamente così da poter guardare le stelle luminose che da piccola avevo attaccato al soffitto.
Resto silenziosa a guardarle mentre delle lacrime continuano a rigarmi il viso, improvvisamente però muovendomi sento un rumore provenire dal basso causato dalla carta.

Subito quindi mi guardo in giro confusa, ma improvvisamente il ricordo di Shawn che mi porge un bigliettino di carta si fa strada dentro la mia memoria.

Cazzo, il bigliettino di Shawn!

Subito quindi mi siedo al centro del letto e solo dopo essermi asciugata le numerose lacrime con la manica della maglia, mi alzo un pochetto e sfilo così il foglietto dalla tasca.
Lo porto subito davanti i miei occhi e inizio a guardarlo, volevo aprirlo, ma avevo anche paura, non potevo sapere cosa poteva esserci lì e forse neanche volevo saperlo in realtà.

Subito dopo però decido di farmi coraggio e lentamente inizio ad aprirlo.
Appena lo apro tutto, una frase scritta con l'inchiostro nero si fa spazio.

“Please no promises”

Esattamente ciò che mi aveva detto la scorsa sera, niente promesse...
E cazzo vedere che la parola promesse era stata sbiadita da probabilmente le sue lacrime mi spezzò ulteriormente il cuore.

Inizio subito a trattenere il respiro così da non permettere alle mie lacrime di scendere e poi, abbassando di poco lo sguardo trovo il suo numero scritto con la stesso inchiostro nero.
Subito quindi mi alzo per prendere il telefono e solo dopo aver memorizzato il numero in rubrica decido di entrare su whatsapp e con il cuore in gola inizio a digitare un piccolo, dolce messaggio.
"Hey Shawn io sono arrivata a casa.
Mi manchi tanto, tanto.
La tua bimba. "

Subito poi spengo il telefono e solo dopo essermi ristesa sul letto chiudo lentamente gli occhi e la stanchezza e la tristezza mi fanno velocemente cadere tra le braccia di Morfeo che probabilmente non vedeva l'ora di potermi abbracciare così da poter alleviare almeno un po' le mie pene d'amore.


Improvvisamente un rumore mi riporta con la testa sulla terra.
<<Tesoro sono tre giorni che sei chiusa lì dentro>> mi dice improvvisamente la mia mamma con la voce preoccupata come non mai.

//Viaggio tra le montagne// Shawn Froste, Inazuma ElevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora