Subito faccio notare quella lettera alle ragazze e con tono confuso chiedo loro: <<Secondo voi cosa sarà mai?>>
Di tutta risposta Silvia alza le spalle e portandosi una mano al mento mi dice: <<Magari ti vorrà indicare un posto>>
<<O magari la H non significa nulla...>> continua subito il discorso Celia.La H doveva avere per forza un significato, non poteva essere stata ricamata lì per caso, dopotutto, non tutto è come sembra.
D'improvviso quando stavo per dire qualcosa sentiamo bussare alla porta per poi vedere entrare un bellissimo Mark che indossava un maglione arancione come la fascia, dei jeans neri e degli scarponi da neve altrettanto neri.
Ci guarda per pochi secondi sbalordito per poi dire: <<Ragazze è tardi, mancate solo voi giù per fare colazione!>>
Di tutta risposta butto la coperta sul mio letto e solo dopo aver spinto Celia e Silvia in bagno dico a Mark: <<Colpa mia Mark, di' agli altri che stiamo arrivando>>
Subito lo vedo portarsi una mano sulla fronte per poi dirmi con un sorriso stampato in volto: <<Va bene, ma fate presto>> e subito dopo lo vedo uscire dalla stanza.In men che non si dica prendo un maglione rosa, un jeans nero con la lana all'interno e i miei scarponi neri come quelli di Mark.
Appena finisco di vestirmi vedo uscire dal bagno Silvia e Celia che subito all'unisono mi dicono: <<Noi scendiamo giù altrimenti gli altri penseranno che stiamo ancora dormendo>>
Di tutta risposta annuisco per poi recarmi in bagno per lavarmi il viso e i denti.
Appena finisco mi chiudo la porta del bagno alle spalle e, solo dopo aver piegato con dolcezza la coperta con la H esco dalla stanza.Subito mi dirigo nella sala per fare colazione, appena entro vedo tutti i miei amici intenti a mangiare.
Jack stava divorando tutto come se non ci fosse un domani, mentre Sott seduto al fianco di Kevin e Celia cercava di fare qualche suo solito scherzo a qualcuno di noi.
A risvegliarmi improvvisamente è la voce di Axel che tutto allegro, ridendo mi dice: <<Vieni Anna, fai presto altrimenti Jack mangia anche la tua colazione>>
Di tutta risposta scoppio a ridere e proprio quando lo faccio sento Jack sbuffare per poi dire con voce offesa: <<Ma non è vero Axel!>>
E subito poi riprendere a divorare i suoi cornetti.Certo che quel ragazzo non sapeva affatto trattenersi.
In men che non si dica mi siedo accanto ad Axel e appena vedo un cornetto con affianco con un cappuccino il mio stomaco inizia a brontolare, quindi senza chiedere altro inizio a mangiare.
Proprio mentre stavo mangiando l'ultimo pezzettino del mio cornetto un uomo dell'età del nostro mister Trevis si piazza di fronte al nostro tavolo e con voce calma ci dice: <<Buongiorno ragazzi, benvenuti qui tra le montagne di Hokkaido, spero che per voi sarà un soggiorno che non dimenticherete mai!>> si ferma per pochi secondi per riprendere fiato e proprio in quel momento mi viene in mente la H ricamata sulla coperta, forse quella lettera stava ad indicare Hokkaido...D'improvviso mentre ero persa tra i miei pensieri quell'uomo ricomincia a parlare solo dopo essere stato affiancato da un ragazzo dagli occhi scuri, i capelli quasi blu e una maschera sul capo.
<<Voglio presentarvi Roland Climbstein, mio figlio, vi farà da guida in questo vostro percorso qui in montagna>>
Questa volta si ferma e a riprendere il discorso è quel ragazzo che ad occhi e croce poteva benissimamente avere la nostra età.
<<Buongiorno ragazzi, come vi ha già detto mio padre sarò io la vostra guida, per qualunque cosa non esitate a chiedere, sono qui per voi>>Subito dopo aver finito di parlare suo padre ci saluta con la mano e in men che non si dica sparisce tra gli altri ragazzi delle altre scuole.
A parlare questa volta è Mark che allegrissimo e con quel suo solito sorriso in volto dice a Roland: <<Oggi ci accompagnerai al campo da calcio per iniziare gli allenamenti?>>
Oh mamma mia, il solito Mark innamorato del calcio!
La sua domanda provoca subito un sonoro sbuffo da parte di tutti i calciatori della Reimon.
<<Capitano Mark siamo in vacanza, non pensare sempre agli allenamenti!>> gli dice subito Scott scuotendo il capo velocemente.
Di tutta risposta tutti gli altri annuiscono provocando un'immensa tristezza in Mark.
<<Sempre i soliti, mi alleneró da solo allora!>> dice poco dopo Mark con voce da bambino offeso.Impossibile cambiarlo, era fatto così il nostro capitano della Reimon, un instancabile giocatore.
<<Scusa Mark, ma per oggi non sono previsti allenamenti, sarò invece lieto di portarvi su una pista di pattinaggio!>>
"Che figata il pattinaggio" penso allegra!
Ma d'improvviso a interrompere quell'allegria è la voce di Mark che speranzoso gli dice: <<E allora possiamo allenarci sul ghiaccio?>>
<<Mark dai...>> gli dico esasperata dopo la sua domanda.Improvvisamente però vedo Nathan alzarsi per poi prendere il pallone che Mark aveva tra le gambe per poi dirgli: <<Capitano se non la smetti giuro che ti buco il pallone>>
Di tutta risposta Mark inizia a dimenarsi sulla sedia per poi dire: <<Oh no no no, stai fermo, gli farai del male così!>>
E subito poi vedo Nathan ormai esausto porgergli nuovamente il pallone.Inutile combattere contro Mark, è una sfida persa in partenza...
Subito dopo le risate di tutti e la contentezza di Mark per aver salvato il suo amore rotondo Roland ci dice allegro: <<Bene ragazzi, adesso prendete i vostri giubbotti, io vi aspetto nella hall.>>
E subito poi vediamo anche lui sparire tra gli altri ragazzi.Dopo il suo discorso ognuno di noi si dirige nella propria camera per prendere un giubbotto.
Appena entro in camera con le due ragazze apro l'armadio e senza aspettare che le due mi dicano qualcosa, passo loro i giubbotti e poi prendo il mio, quello che mi aveva regalato Julia.
Ci chiudiamo subito la porta della stanza alle spalle e proprio quando stavamo per andare nella hall Celia ci dice: <<Ragazze, avete notato che l'abbigliamento di Roland è lo stesso che aveva quel ragazzo ieri?>>Appena Celia finisce di parlare mi viene in mente cosa indossava quel ragazzo.
<<Oh cazzo! Hai ragione Celia!>> le dico subito con voce stupita.
Di tutta risposta Silvia con voce ovvia ci dice: <<A questo punto possiamo affermare con certezza che quel ragazzo è di qui!>>
<<Esatto!>> esclama subito dopo Celia con voce allegrs.Adesso mi sentivo più sollevata, lo avrei di certo rivisto e questa volta gli avrei parlato!
In men che non si dica arriviamo nella hall ormai stracolma di ragazzi.
<<Seguitemi, saranno solo pochi minuti a piedi>> dice improvvisamente Roland alzando di poco la voce il giusto per farsi sentire.Proprio quando però stavo uscendo quel ragazzo mi passa accanto.
Nel farlo un odore che avevo già sentito mi invade le narici e mi porta in paradiso.Dove avevo sentito quell'odore?
Mentre stavamo camminando sulla strada senza neve il mio cervello pensava solo a quel ragazzo e a quell'odore, tutto quello che mi circondava poco mi importava.
Ogn volta che c'era quel ragazzo il resto per me spariva.Proprio quando però varchiamo la soglia della porta della pista di pattinaggio mi viene in mente dove avevo già sentito quell'odore.
<<Giusto la coperta!>> esclamo felice ricevendo però un'occhiataccia da tutti, tranne da Celia e Silvia che però mi guardano confuse.
Angolo autore
H di Hokkaido quindi?
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//Viaggio tra le montagne// Shawn Froste, Inazuma Eleven
FanficUn gruppo di amici, tutti legati da un'unica passione. Un viaggio che porterà confusione, delusione e promesse come se fosse un freddo gelido e probabilmente farà anche sbocciare fiori... Il destino dipende solamente da noi, ognuno ha già in mente u...