<Capitolo 25♡>

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Stephan
Abbiamo mangiato la cena insieme, io ho imboccato lei e lei ha imboccato me. Amo questa complicità che sta nascendo fra me e lei, amo anche il fatto che voglia sempre il contatto fisico.
-Stephan tu sei musulmano vero?-
-Si Auri, perché?-
-Quindi pasqua non la festeggi?-
-No, cioè non torno a casa per festeggiarla come a Natale. Vado a Monaco, se vuoi posso chiedere anche per te ma non voglio far tirare troppo la corda ad Alessandro-
-Tranquillo, ci sentiremo tutti i giorni ed andrà bene così. Poi sto un po' con Ale, che mi sa che sta diventando geloso del fatto che sono sempre fuori. Poi potrebbero iniziare i primi sintomi della gravidanza...- non finisce la frase che la vedo correre in bagno. La seguo e le tengo i capelli, non sono tanto esperto in certe cose... Chiamo Giulia
-Aspetta...- le lego i capelli con una pinza
-Vado a chiamare Giulia ed arrivo amore mio-
-Grazie- dice prima di riniziare a vomitare. Busso alla camera affianco e ad aprirmi è Manuel
-Potete passare un attimo? Non si sente bene Aurora- mio fratello passa subito con mia cognata, mi dimentico che lei era intimo infatti mi guardano. Io entro con loro e le continuo a tenere i capelli.
-Ehy... Meglio?- annuisce mentre si alza e tira l'acqua. Le pulisco la bocca con la carta igienica, per poi baciarle la mano.
-Tutto bene?- chiede mio fratello accarezzandole la spalla.
-Si... Insomma non mi capitava da anni...- Giulia le mette una mano sulla fronte.
-Non mi sembri calda però...-
-Non è la febbre, è che sono incinta-
Poteva avere un po' più di tatto nel dirlo ma le è uscito spontaneo, come è lei di carattere. Io la abbraccio da dietro e le bacio il collo.
-Aspetta andiamo a parlarne di là- ci sediamo sul letto mentre continuo ad abbracciare Aurora.
-Però... Quindi sarai papà?-
-Si Manuel...-
-Scusa per prima, riniziamo da capo. Piacere sono Manuel suo fratello-
Lei sorride e gli da la mano
-Piacere Aurora- scoppiano a ridere intanto lei e Giulia iniziano a parlare della gravidanza.
-Accenna qualcosa a papà e mamma ma non dirgli tutto quanto, poi gliela presenterò molto più avanti- Aurora mi guarda, so quanto ha paura di queste cose, la stringo. I miei genitori non sono i suoi genitori, insomma è vero mia madre anni fa mi aveva detto di lasciare la mia ex perché dovevo concentrarmi soltanto sul calcio ma ora non lo rifarebbe mai. Anche perché sa che sono cambiato e so mettere da parte la vita privata mentre gioco a calcio.
-Tranquilla, mia madre abbaia ma non morde- lei ride e mi bacia sulla guancia. Manuel sbaglia perché tocca un tasto dolente.
-Ai tuoi genitori gliel'hai già presentato lui?-
-Non l'ho manco presentato ad Alessandro per paura, poi i miei genitori non sanno dove sono da circa due anni. Era successo un casino e non mi hanno più rivolto la parola, ma fa niente. Non voglio avere a che fare con gente che ricorda quanto mio fratello sia migliore di me-
La guardo e la bacio. Non credevo avesse le palle di parlare così, invece ce le ha. È in imbarazzo anche perché oltre noi nessuno ha mai visto un nostro bacio.
Manuel e Giulia si alzano e se ne vanno, noi li salutiamo ed appena escono butto Aurora sul letto per finire sopra di lei
-Ora capisco che San Valentino è stato un mese fa ma Stephan un po' di contegno- rido mentre le slego il reggiseno, alla vista del reggiseno che si sposta sul pavimento diventa rossa così la bacio e finiamo sotto le coperte.
-Ehy, mica non hai tette-
-Ho una seconda, se va bene-
-Ed allora? Chi l'ha detto che le voglio grandi? Poi potresti anche avere una prima ma amo te punto e basta- spero che lo capisca.
È esattamente come la prima volta, magico ed unico. Ormai mi sento parte di lei e lei è parte di me. Amo sentirle dire il mio nome ed amo stare questa posizione con lei. Ci addormentano abbracciati, la amo

Aurora
Mi sveglio e noto che Stephan dorme ancora, le sette. Alle nove deve partire per Coverciano così decido di vestirmi e scendere a fare colazione con Giulia e Manuel. Mi dicono cosa piace mangiare a Stephan e quindi prendo due yogurt, un bicchiere di latte e un succo di frutta per prendere gli integratori. Quando salgo dorme ancora così lo bacio sulla guancia e lui muove la mano.
-Uhm...-
-Buongiorno anche a te- si gira e mi guarda mentre si strofina gli occhi. Sembra un sacco un bambino appena sveglio, gli tolgo i capelli dalla faccia e lo bacio sulle labbra. È il nostro primo risveglio e mi piace un sacco.
-Ti sei già vestita?-
-Si perché mentre tu dormivi bello e beato ho fatto colazione con Manuel e Giulia. Mi hanno dettuo che mangi questo così li ho presi- lui si mette seduto mentre inizia a mangiare ed io gli accarezzo la cresta.
-Come fai tutti sti giorni senza di me eh? Lorenzo mi ha detto che ti sto creando una dipendenza-
-Ed è vero... Vieni a Udine a vedere Italia-Finlandia? C'è anche tuo fratello, anzi c'è più probabilità che giochi lui rispetto a me...- diventa più triste mentre manda giù gli integratori e beve il succo alla pesca.
-Ehy, non fai mica schifo a giocare a calcio. Sei fortissimo e lo sai bene, non ho bisogno di dirtelo. È vero non capisco quasi niente di calcio ma sono sicura che sarò sempre orgogliosa di te come questo qui- mi indico la pancia e lui la bacia mentre si calma. Mi ribacia e mi stringe a se, mi mancherà tutti sti giorni.
-Quando torni a Roma?-
-Allora... Il 27 di Marzo torno. Il 31 c'è la partita contro il Napoli, vieni?-
-Quelle a Roma certo, poi ora ho trovato la scusa per uscire... Uso Veronica come scusa anche se numerose volte uscirò anche con lei. Però ci vedremo a Trigoria sempre, beh senza dare nell'occhio- ride e mi bacia. Non vedo l'ora di rivederlo, saranno quasi dieci giorni durissimi.
-Io ho il treno alle nove e tu devi partire alle nove, ti vesti magari? Sono io ed i tuoi compagni possiamo vederti nudo- lui ride e lo bacio. Gli accarezzo tutti gli addominali, lui ama quando glielo faccio e passerei ore a fargliele. Mi piace questa intesa, con Radja era sempre e solo sesso. Con lui no, con lui è tutto quanto.
-Va bene, allora terrò questa visuale solo per te. Vado a vestirmi, ma prima bacio- mi avvicino e lo bacio tirandogli il labbro per lasciarglielo bello rosso, compreso i numerosi succhiotti sul collo. Va in bagno e quando esce ha addosso tutta la divisa dell'Italia, però carino anche così. Anche se con quella della Roma lo preferisco.
-Ti accompagno in stazione, andiamo-
Usciamo salutando Manuel e Giulia e mi accompagna con la loro macchina in stazione. Non scende dalla macchina però mi fa tutte le raccomandazioni, in questa sembra Alessandro. Hanno paura di me e di quello che posso fare.
-Va bene papà posso andare?- scoppia a ridere per come l'ho chiamato e mi bacia. Io lo abbraccio, non vorrei più staccarmi da lui. Vorrei stare con lui giorno e notte ma mi rendo conto che non è possibile
-Ci sentiamo quando sono in camera, ciao Auri-
-Ciao amore mio- lo ribacio e entro nella stazione. Stephan mi manchi già adesso.

Innamorata di Stephan El Shaarawy ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora