<Capitolo 23♡>

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Stephan
Odio i viaggi in treno, preferisco spostarmi con l'aereo perché riesco sempre a dormire. Di fronte a me ho Nicolò così iniziamo a parlare. Dopotutto l'avvenimento scoperto mesi fa aveva creato una specie di rottura fra il nostro rapporto mai nato, ma ora parliamo più spesso lasciandoci tutto alle spalle. Tra l'altro ha trovato anche lui una ragazza che gli fa davvero battere il cuore e sono contento che lasci in pace Aurora. in più a promesso di non "arrivare alle mani" mai più con nessuna ragazza.
-Ma quindi state insieme alla fine?-  mi chiede mentre guarda fuori dal finestrino
-Si... Ufficialmente da due giorni ma potrei dire da San Valentino-
-Sei quello che si merita io sono ancora un ragazzino, ho ancora da imparare moltissime cose sull'amore e sulle ragazze-
-Non credere che io sia tanto più grande, si ci sono sette anni di differenza ma non è niente. Dovevi solo trovare la persona giusta, poi come sai alla tua età dopo la mia ex mi sarò fatto mezza Milano quindi lascia stare, sono l'ultimo a poterti dare consigli. Ma poi cresci ed impari cos'è la vita, ora tu sei un fenomeno ma ci vuole davvero poco a farti credere che vali zero e che sei un calciatore fallito... Ma fidati, sei bravo... Ma io sono più figo e più bravo di te a calcio-
-Ma vaffanculo Faraone- scoppio a ridere mentre si mette una cuffietta ridendo pure lui. Decido di ascoltare anche io la musica mentre scrivo con Aurora. Tutti ormai sono a conoscenza della nostra gravidanza tranne ovviamente Alessandro, mi sa che è arrivato anche qualcosa all'orecchio di Ranieri perché ha iniziato a starmi addosso dicendomi di concentrarmi sul campo eccetera. Non permetterò mai ad una ragazza di complicare la mia vita sulla base calcistica: la vita privata è un'altra.

Aurora
Riesco ad uscire di casa per partire, Alessandro ha bevuto la bugia della giornata a Milano più una notte fuori casa dalle mie amiche. Tra l'altro ho prenotato in un hotel per me e Stephan. Sono alla stazione quando vedo Lorenzo venirmi incontro, ma non è partito ieri?.
-Ma tu non sei a Ferrara?-
-No. Non posso ancora giocare ma vado a vederli. Manco mi convocano per la Nazionale, mentre Stephan si, anche tuo fratello è stato convocato mi pare-
-Si lo so sta già facendo la valigia, ma sei solo?-
-No, c'è mia moglie sta arrivando-
Sua moglie? Avrà si e no ventidue anni, io a ventidue anni non so manco dove sarò. So solo che avrò un bambino e spero che io sia con Stephan e con Alessandro che mi accetti nonostante la relazione. La sua ragazza è davvero bella, anche lei incinta tra l'altro ma penso di più mesi rispetto a me.La mia pancia non si vede manco, anche se credo che le voci a Trigoria siano corse ed anche velocemente
-Ma quindi ci stai per fare il Faraone papà?- come credevo,Stephan racconta tutto a Lorenzo
-Non parlate d'altro nello spogliatoio?-
-Scusalo...a volte è un po' troppo diretto, un po' di contegno Lorenzo- commenta la sua ragazza mentre scoppio a ridere.
-Figurati, comunque si. Ma mio fratello sa qualcosa?-
-No tranquilla, quello non si accorge di niente... Stephan sa che tu vai a Ferrara?-
-Non penso. Io gli ho detto che non vado- gli mando una mia foto col treno che viaggia e lui mi manda le faccine con i cuori scrivendomi che dopo la partita mi presenta suo fratello e sua cognata. Ecco la parte che odio, ho paura di non piacere alla sua famiglia. Insomma ho paura del giudizio degli altri, soprattutto dopo i due pali presi con Nicolò e Radja. Da quanto sono persanei miei pensieri mi rendo conto a malapena di essere arrivata a Ferrara, scendiamo. In valigia c'è anche la sua felpa rossa me la porto sempre dietro e ci dormo ogni notte. Prendiamo un taxi ed arriviamo allo stadio. Tolto il fatto che sto facendo da terzo incomodo fra Lorenzo e Veronica mi sale l'ansia che i fotografi e le telecamere mi possano riprendere.
-Tranquilla. Nessuno riprende niente, qua non inquadrano mai. Comunque quelli là sono il fratello e la cognata di Stephan- guardo più avanti di tre file. Sono due ragazzi più grandi di me e Stephan, il fratello è più basso di lui mentre sua moglie è abbastanza alta e bionda. Vorrei trovare una buca e seppellirmi anche perché il fratello si è reso conto che lo guardo e la sua ragazza magari pensa che io sia interessata a lui. Sposto lo sguardo sul campo e noto Stephan allenarsi con Nicolò e Diego. Però fra tutti quella tuta gli dona un sacco, tra l'altro partirà titolare e so quanto per lui sia importante.
Il primo tempo finisce 1 a 0 per la Spal e vedo Stephan furioso fin troppo, appena rinizia finisce in panchina. Ok so cosa affronterò, un uomo che è peggio trecento donne con il ciclo. Faccio un bel respiro, che sta partita odiosa finisca presto.

Stephan
Ritorniamo negli spogliatoi incazzati, soprattutto Dzeko alla quale non va mai bene niente. Già sono nervoso per i cavoli miei che non ci si metta pure lui
-Poi tu passami sta cazzo di palla egoista- mi giro e lo guardo fulminandolo
-Che c'è non parli?-
-Senti Edin, pensi che non interessi a me? Insomma non mi sembra che io stia giocando male ok? Non puoi fare sempre l'unico a cui girano le palle- lui prende a calci il mio borsone e mi viene contro
-Oh ma mi dici chi cazzo sei? Ti senti dio in quel cazzo di campo ma non sei nessuno, nessuno El Shaarawy... Smettila di montati sta cazzo di testa che ti ritrovi, passami la palla la prossima volta-
Cerco di calmarmi e calmare lui, non voglio arrivare alle mani anche perché se no ci rimetterei io, fra me e Nicolò sono più forte io, ma Edin è più forte e grande di me, mi farebbe male.
-Non puoi arrabbiarti per questo Edin, senti lasciami stare che ho trecento problemi e una litigata con te non la sopporto-
-Ah giusto, il tuo problema è mettere incinta sorelle dei nostri compagni, far dividere quasi uno spogliatoio e poi per fare cosa? Sei lo stesso di anni fa, con Aurora durerà fino alla fine del campionato poi  la lascerai come sei bravo a fare con tutte. Parli di fare l'uomo ma sei il primo a non esserlo- non ci vedo più. Prendo e gli tiro uno schiaffo in piena faccia cercando di spingerlo al muro
-Tornate da dove sei venuto coglione di merda- lui ricambia con un pugno. Io continuo a tirargli calci finché due nostri compagni non ci dividono ma mentre Ranieri entra vede solo il mio ultimo schiaffo a Dzeko.
-Ma dico sei impazzito Stephan!? Ma ti puoi permettere dopo la partita schifosa che stai facendo sto schiaffo? Vi si sente da fuori, state dando spettacolo a tutta l'altra squdra. Perfetto qua non resta solo Kluivert nello spogliatoio, El Shaarawy sei fuori rosa per oggi, entra Perotti-
Prende ed esce. Guardo Dzeko incazzato nero mentre un labbro mi sanguina. Tiro un calcio al borsone ed un pugno al muro, sono tutti abbastanza spaventati dal mio comportamento. Non ero così incazzato da anni. Mi tolgo il sangue e mi levo la maglia sedendomi. Nessuno parla, c'è solo Dzeko che mi guarda incazzato nero. Non capisco perché a me e a lui no, insomma non sono uno che fa così tanto casino per stare in panchina ma siamo stati in due a menarci ed è lui che mi ha attaccato come non aveva mai fatto. Inizio a togliermi i vestiti soprattutto i parastinchi che mi stanno stretti, ma Aurora me li ha regalati prima di partire. Non c'è niente di strano, solo che c'è una nostra foto di spalle dalla quale non si capisce che è lei. Tra l'altro non vedo l'ora di vederla, mi ha pagato un hotel ed io sono anche un po' arrabbiato. Non deve spendere una lira per me. Quando entra Ranieri per chiamarli non riesco a stare zitto.
-Comunque non ho capito perché lui si ed io no-
-El Shaarawy fatti una doccia, stai stra parlando-
-No, ora lo voglio sapere. Cioè scusi mister non era presente non sa manco che è successo e punisce me?-
-El Shaarawy, sotto la doccia. Vai prima che mi alteri-
-No, ora me lo dice. Mi rompo le palle di farmi mettere i piedi in testa eh- forse non dovevo dirlo perché Ranieri si sta incazzando ed anche tanto, ma non ce la faccio più oggi.
-El Shaarawy, ti ricordo che hai un contratto di rinnovare... Ora muoviti sotto la doccia e quando torni a Trigoria dopo le nazionali vediamo di parlarne da persone civili, ritorna ad essere il ragazzo educato della quale tutti parlano. Di Francesco mi aveva detto che non davi problemi ma mi sembri un bambino, ora muoviti, sotto la doccia che ho una partita-
Escono tutti e vado con Kluivert sotto la doccia, non ho mai parlato tanto con lui, anche perché sta imparando l'italiano e non lo sa parlare bene.
-Hai ragione...- mi dice mentre lo guardo dall'altra parte della doccia
-Su cosa ho ragione Justin?-
-Fra te ed Edin, hai ragione. Ti ha detto della ragazza e che sei un cattivo ragazzo, non è vero- sorrido mentre mi metto a posto la cresta.
-Grazie, però non ti schierare contro di lui. Chiariremo-
-Poi qualcuno sei. Ti guardavo a tredici e quattordici anni, quando eri al Milan. Sei bravo come allora- mi avvicino a lui e lo abbraccio mentre lui ricambia.
-Grazie mille Justin, so anche che tu diventerai un campione. Hai un cognome importante, quello di tuo padre però sei bravissimo e troverai il tuo spazio. Dillo prima che sei simpatico, stai sempre in disparte- ride mentre usciamo con un asciugamano legato in vita e si siede vicino a me.
-Beh sono un po' giù, è primo anno che sono qua senza i miei genitori e tutti i miei fratelli, non parlo tanto bene l'italiano. Lo capisco ma parlarlo è complicato, mi capisci vero?-
-Si. Ma non lo parli mica male. Ci sono calciatori che ci mettono anni ed anni ad impararlo, poi diventano romani perché prendi l'accento. Tu invece lo parli bene-
-Grazie... Ma quindi sei papà?-
-Si... Ma non dirlo ad Alessandro-
-Tranquillo, auguri-
-Grazie-
Passiamo il resto del tempo in silenzio, mi ha tirato su il morale e lo devo ringraziare. Mi metto la felpa quando tutti rientrano, hanno perso due zero su un rigore che non doveva essere dato. Ranieri va in conferenza stampa. Non vedo l'ora di uscire da qua, non ce la faccio più.

Innamorata di Stephan El Shaarawy ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora