[Avviso che è un capitolo lungo perché ormai arrivati al numero diciotto bisogna scoprire una caratteristica particolare di Aurora. Non manca molto al primo bacio tranquilli]
Aurora
Con Stephan non ci parliamo da ieri. Mio fratello ha insistito perché venissi a vedere Roma Porto nonostante faccia davvero tanto freddo. Ilenia ci deve essere abituata, non va spesso allo stadio ma ora che è un periodo non tutto rose e fiori per la Roma ci va più spesso per sostenere Alessandro.
Vedo Stephan riscaldarsi con Lorenzo e mio fratello mentre ridono e scherzano fra di loro. La madre di Nicolò si siede due file davanti a noi ed io mi pietrifico. Mi continua a fissare così prendo Penelope ed inizio a seguire i movimenti di Alessandro mentre glielo indico. Spero che non fraintenda che è mia figlia visto che potrebbe pensare che l'ho avuta con Radja.
-Della mamma di Nicolò non mi hai detto niente-
-Mi ha dato della poco di buono. Di una che va con i ragazzi così per quanto sono famosi. Ma se lo volevo famoso non prendevo Nicolò di certo. Per quanto ha le possibilità di essere un fenomeno non è ancora nessuno ed ha tutta la carriera davanti-
-Le vado a parlare- blocco Ilenia con la mano ma non mi ascolta e si va a sedere con la mamma di Nicolò. Le vedo discutere ed anche animatamente. Noto che i calciatori sono rientrati nel tunnel. Ricevo un messaggio da parte del numero novantadue
Ahia Ahia... Si è messa in mezzo IleniaNon ricordarmelo. Ale ha visto qualcosa?
Ale? Ma figurati.
È concentrato sulla partita e
devo esserlo pure io.
Vado, al dopo partitaA dopo Ste 💕
Non so manco io perché gli ho mandato i cuori ma ha il pieno controllo su di me ultimamente. Ilenia torna seduta vicino a me ed io la guardo
-Allora?-
-Niente. Difendeva suo figlio ed io te. Gli spiegato dei lividi ma non ci crede. Lascia stare tutta sta storia. Ora mi sa che hai un appuntamento per San Valentino?-
-Che cosa te lo fa intendere?-
-Il vestito rosso trovato nel tuo armadio-
-Ce l'ho dall'anno scorso-
-Si certo... Ed io sono sposata con Daniele. Aurora...-
-Eh va bene. Stephan viene a casa nostra a San Valentino. Tanto Penelope e Sveva per le otto e mezza dormono-
-Va beh dai su stanno entrando i calciatori. Sono sicura che o la Roma vince la Champions o tu ti metti con Stephan-
-Più probabile la prima-
-Bah. Guarda la partita che il tuo amore parte titolare-
Le do un pugnetto sulla spalla e mi concentro sulla partita non capendo numerose cose. Però seguo tutti i movimenti di mio fratello e Stephan, soprattutto Stephan che è impegnato a correre sulla fascia avanti ed indietro. Tra l'altro è il più vicino a Di Francesco e posso vedere il mister urlare al numero novantadue come a tutti cosa devono perfezionare in camlo. Il primo tempo finisce 0 a 0. Appena inizia il secondo dopo pochi minuti posso ammirare come il mio ex ragazzo segni due gol, quella che tecnicamente si chiama doppietta. Vedo anche come Stephan lo abbracci e Nicolò ricambi. Sono felice che la mia presenza non influisca sul rapporto in campo. La Sud esplode, mi ero dimenticata come erano le partite di Champions. Dopotutto l'ultima allo stadio è di anni fa mentre l'ultima vista era Roma-Barcellona. Mi aveva detto Ale di guardarla ed era successo il miracolo di rimontare i quattro gol del Barcellona. Mi vengono i brividi solo a ricordarlo. Per nostra sfortuna il Porto segna un gol così da avvicinare il punteggio a 2 a 1. Stephan procura un fallo alla squadra avversaria e si rialza dopo aver preso un giallo. Dal monitor dove sono seduta posso leggere il suo labiale -Figlio di puttana, bastardo-.
Scoppio a ridere, non è uno che dice spessissimo parolacce ma per me il giallo non se lo meritava, nonostante ste cose dei cartellini non le capisca. Poco prima della fine sia Nicolò che Stephan escono.
Triplo Fischio. La partita è finita 2 a 1 per la Roma. Li vedo andare tutti contenti dentro gli spogliatoi. Ci avviamo con Ilenia e le due bambine verso la zona delle famiglie.
-Papà- urla Penelope mentre gli salta addosso. Alessandro viene verso di noi e poi mi abbraccia.
-A casa ti devo parlare di una cosa- mi dice. Di cosa mi deve parlare ora? Che Stephan non gli abbia detto niente. Beh non penso visto che esce ancora tutto vivo e viene a battere il cinque ad Alessandro mentre mi guarda
-La puoi salutare eh mia sorella. Mica mangio ed a te piace una ragazza quindi-
-Si si ma sta tranquillo. Non ti voglio in famiglia, ciao- dice mentre mi da due baci sulla guancia. Ogni volta amo quando mette le sue labbra sulle mie guancia, spero un giorno le metta sulle mie labbra. Che sto dicendo ora? Sono stravolta su vede.
-Ma per favore. Non potresti trovare un cognato migliore di me-
-Ma se la tocco e mi fai una sceneggiata manco avessi beccato Ilenia a letto con un altro-
-Non devono succedere nessuna delle due cose se no siete morti tutti e tre-
-In macchina- diciamo io ed Ilenia mentre lui abbassa la testa e Stephan ride. Alessandro farà anche il duro ma si fa comandare a bacchetta da sua moglie. Salutiamo Stephan ed usciamo, io continuo a pensare solo a quello che Alessandro mi vuole dire a casa e spero che Zaniolo non ci abbia messo becco.
Per fortuna bussa alla mia camera quando ho già addosso il pigiama, potrebbe vedere i due lividi se no. Nonostante il ghiaccio spray e la pomata abbiano fatto effetto, tempo una settimana e non ci saranno più.. Apro la porta ad Alessandro.
-Posso entrare Aurora?-
-Si Ale, certo- si sdraia su quello che è il mio letto matrimoniale e mi dice di raggiungerlo. La scena è al quanto strana in quanto l'ultima volta che l'ha fatto aveva quattordici anni, io sei e mi aveva svelato di aver fumato una sigaretta. Quindi magari si deve solo confessare, e spero non di un tradimento perché se no lo meno forte
-Ok va bene... Che c'è Alessandro?-
-Ti piace un ragazzo?-
-A me?-
-Siamo solo noi due qua-
-Forse- non so manco io perché dico quel forse mentre penso ai vari gesti di Stephan che ha fatto nel giro nemmeno di un mese per me.
-Non c'è niente di male eh-
-Ti hanno drogato o cosa?-
-No ascoltami. Dopo tutto il casino successo con mamma e papà, della quale io non so niente, sono diventato possessivo nei tuoi confronti. Insomma eri a Londra da sola a diciotto anni appena compiuti a studiare e lavorare. Ero in pensiero giorno e notte. Sono possessivo perché ho paura che un ragazzo ti faccia del male. Ma ti vedo che ultimamente hai la testa da un'altra parte ed ho la piccola di casa che è strana quando le chiedo di un tuo ragazzo. Dimmelo se ce l'hai-
-Non ho nessun ragazzo. Mi piace una persona-
-La conosco?-
-No no, è un mio vecchio compagno di scuola-
-Quale?-
Nella mia testa cerco di far scorrere tutto l'elenco dei miei compagni delle superiori, nonostante io non mi trovassi a mio agio in quella classe e non vedevo l'ora di andarmene. Soprattutto dopo quello successo con Radja e l'appellativo troia, puttana che girava nei corridoi.
-Samuele-
-Aurora, è una cosa bellissima ok. Ti concedo a San Valentino di portarlo qui. Ma guai a te se fai qualcosa su questo letto, spero che tu lo sia ancora-
-È questo che non sai-
Lui diventa di pietra e mi guarda, doveva saperlo anche se penso che Nainggolan gli abbia accennato qualcosa
-Cosa hai fatto?-
-Con Radja ci vedevamo quando Claudia era fuori, io andavo da lui. Sembrava filare tutto liscio, insomma non ti sto a spiegare i dettagli di quando ci vedevamo. Ma una volta è successo e mamma mi ha portato dal ginecologo poco dopo per una visita e...- scoppio a piangere. Gli sto rivelando una cosa che soltanto i miei genitori ne sono a conoscenza. Io ci sono stata molto male e pensavo che partendo per Londra non ci avrei più pensato ma non fu così. Lui mi stringe a sé, nonostante sia mio fratello mi rendo conto che io vorrei Stephan al mio fianco ora a consolarmi, ma Alessandro rimarrà sempre mio fratello. Il mio confidente ed il mio compagno di cazzate.
-Aurora vai avanti, butta tutto fuori-
-E il genecologo dice a mia madre che dovrei fare un test di gravidanza per essere sicuri, così lo faccio ed esce che ero incinta di una settimana. Mamma e papà non mi parlano più per quello, perché sono una irresponsabile e mi hanno vomitato addosso quanto tu fossi il figlio perfetto con una moglie perfetta e pronto a diventare padre ad almeno ventisei o ventisette anni. Io ne avevo diciassette, a giugno diciotto e la scuola da finire. Così non ho avuto altra scelta, al primo mese mi hanno portato a fare l'ecografia ma non ho guardato niente di quello che era mio figlio, così avevano deciso mamma e papà per me. L'ho abortito e dopo quello sono partita per Londra, più lontano andavo meglio era per me, avrei preferito Los Angeles ma costava troppo. Ecco perché non ero tanto convinta di tornare a Roma, qua ho perso quello che era mio figlio-
Nessuno sapeva di questa storia e non volevo dirla ad Alessandro dopo esattamente un mese che sono arrivata a rompergli le palle a casa sua e dopo una vittoria tanto bella come quella di sta sera. Lui mi abbraccia e mi leva tutte le lacrime dal viso
-Ascoltami. Non sono il figlio perfetto, ne ho fatte di cavolate ed anche tante. Fin troppe Auri. Ma mi sono venuti i brividi a sentirti parlare, so che fin da quando avevi dodici anni dicevi sempre che tu avresti partorito un figlio sia se avesse avuto una disabilità sia se fosse stato un semplice errore di una notte di passione. Posso capire come ti sei sentita, anche perché tu l'avresti voluto tenere ed ora lo avresti con te. Ma là fuori c'è un ragazzo che ti aspetta e che fra magari un anno puoi rendere papà. Non devi avere fretta, pensaci bene Aurora. Magari questo Samuele è quello giusto o magari sei innamorata di un altro.
Ah e poi ricorda, gira voce che Radja se n'è andato per causa mia. Non è vero, è stata la società a gettarlo nelle mani di Spalletti a Milano, quello che dovevano fare con me prima che rinnovassi. Lui sa di questa storia del bambino?- scuoto la testa. Non gli parlo da quell'avvenimento.
-Allora resterà fra me e te. Notte Aurora, dormi su- mi abbraccia e mi bacia sulla testa prima di uscire da quella stanza. Levarmi questo peso di dosso mi ha fatto un enorme piacere, anche se sono concentrata sulle parole di Alessandro. Devo vedere Stephan e parlargli, non so cosa provo per lui ma è sicuramente qualcosa di positivo..
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Innamorata di Stephan El Shaarawy ♡
FanficLei: la sorella di Florenzi Lui: un giocatore della Roma Dopo due anni all'estero Aurora torna a Roma per fare una sorpresa al fratello Alessandro. Non torna a Roma da anni a causa di una brutta esperienza vissuta nel suo passato, sperava che il via...