A 'casa'

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Finalmente ero giunta nella strada giusta. Più di due giorni in macchina e sinceramente mi sono rotta di mangiare solo in Autogrill e ascoltare canzoni in auto.

Non ero sola:mio zio mi stava accompagnando a casa.

A casa del  fidanzato di mia mamma. Apprezzo tutti gli sforzi che fa per farmi sentire felice senza la mamma,ma ormai me ne sono fatta una ragione.

Ho passato tredici anni con mia zia, mio zio e mio "padre".

Mi manca quell'affetto materno, forse perché non l'ho mai avuto.

Ho lasciato Los Angeles da due giorni ormai e mi sono  già rassegnata a non trovarmi facilmente amici visto il carattere che ho.
A volte sono un po' scontrosa, tendo ad essere quasi cattiva, amo stare sulle mie, sorrido poco e cerco di nascondere la timidezza davanti agli estranei.

Non adoro Manhattan, c'è troppa gente per i miei gusti, per non parlare dei negozi.
Come ho detto adoro stare nelle mie, perciò odio questo posto;ti soffoca un po'.

"Tesoro siamo quasi arrivati" queste si che erano musiche per le mie orecchie.

Guardavo fuori dal finestrino e gli alberi spogli, senza una foglia mi fecero rabbrividire. C'era un po' di nebbia e tra l'altro aveva iniziato a schizzettare.
Il tempo atmosferico non è mai dalla mia parte.

Dovemmo fermarci per un po', ma alla fine arrivammo a destinazione.
"Vieni" mi disse mio zio aprendo i la portiera dell'auto.
Prese la mia valigia, salinni sulle scale e suona mo il campanello.

Un groppo in gola mi salì;non sarebbe stata facile rivedere mio zio, alla quale avevo legato tanto, il prossimo anno.

"Crystal, ciao"
Mio "padre" mi abbracciò con un caldo cappotto.
Accennai solo un piccolo sorriso, ma non per lui, ma per Jake.

"Mi mancherai Cry... comportati bene"
"Anche tu zio Jakie Jakie" mi divertivo a prenderlo un giro.

A tre anni mia madre mi lasciò, andò in paradiso mentre io rimanevo qui in  Terra a chiedermi perché io non dovevo andare con lei e affrontare la morte assieme a lei.

Per tutti questi anni sono stata da Jake e mia zia Jessie e non ho mai sentito la mancanza di mamma, o quasi mai.

"Io vado allora" gli diedi un altro abbraccio e aggiunsi "Non stai partendo per la guerra, anche se altre quarantasei ore di macchina sono strazianti"

"Hai proprio ragione" rise piano.
"All'anno prossimo Jake, e grazie mille di averla accompagnata"

Entrai in casa, era spaziosa come la ricordavo. Tre anni bastano e avanzano.

Lasciai la giacca sul divano e la valigia in mezzo alla sala.
Il cielo era ritornato sereno, si rifletteva sulla piscina.

"Abbi cura di lei. Io e Jessie ci saremo sempre e se vuole può chiamarci a qualsiasi ora."

"Me ne ricorderò, a presto"

E fu così che chiuse la porta

Spazio autrice

Ciao a tutti e benvenuti in questa mia storia. Non è la prima che pubblico visto che ho perso l'account, ma cmq avevo l'intenzione di scriverla lo stesso.
Sapete, quando si vuole una cosa e si desidera ci si prova in tutti i modi, così ce l'ho fatta🥳.
Come vi sembra il primo capitolo?
È i personaggi?
Ciao piccoli elfi❤️❤️

Fire "L'ultima erede" {Trilogia Degli Elfi #1}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora