Fire "L'ultima erede" {Trilogia Degli Elfi #1}

Vuota

"Bene, fa come se fossi a casa tua... Sono passati parecchi anni e non ti ho più rivista"
Owen aveva iniziato a blaterare come al suo solito. Le persone come lui, spesso mi stanno antipatiche, ma non perché non ti accolgono bene, ma semplicemente perché parlano troppo e di fatti non ne fanno nemmeno uno.

"Tranquillo, ho sedici anni ma ricordo ancora quando abitavo qui con te"

E con la mamma.

"Perfetto allora. Se vuoi ti do una mano e portare su la valigia"

"No no, tranquillo ci penso io" gli feci un sorriso come per ringraziarlo.

"Allora lascia che ti prepari un bel tè caldo. Con questo tempo vedrai che ne avrai bisogno per ricaricarti."

Le scale erano di un legno scuro e avevano iniziato a cigolare.
Le pareti erano di un bianco panna, con vari quadri e dipinti di cibo e le porte erano anch'esse cigolanti.

Giunta davanti alla mia porta, l'aprii e entrai. Guardai dall'alto in basso, come se stessi squadrando una persona.
Era incredibile come la mia stanza fosse rimasta uguale a come era prima.
Di certo non mi ricordavo che avevo gli armadi di un colore così tanto rosa chiaro.

Appoggiai la valigia sopra il letto, misi i vestiti all'interno degli armadi, mentre i cappotti e i vestiti lunghi li appesi alle crucce.

Mi ci vollero dieci minuti buoni.
Mi allontanai dall'anta dell'armadio e fui soddisfatta.

"Tesoro vieni, altrimenti il tè si raffredda, così non sarà più un tè caldo, bensì un semplice tè"

Urlai un piccolo:"Arrivo" e socchiusi di nuovo la mia porta.

Passando però, non potevo non accorgermi di quella stanza.

Quella maledetta stanza.

All'interno c'erano tanti quadri di foreste, cascate, alberi, foglie secche.
Era un amante della natura.

Mille emozioni mi sovrastarono.
Ad un tratto mi sentii debole.
Le gambe mi tremavano.
Le mani mi tremavano.
Avevo la pelle d'oca.
Ero diventata pallida.
Una piccola lacrima scendeva giù lentamente dal mio viso.

La scacciai via e scesi di sotto, dove trovai Owen in cucina seduto su uno sgabello bianco come quelli che si trovano nei bar.

"Ti ho appoggiato la giacca sull'appendiabiti, se non è un problema" cercava di essere gentile.

Presi la tazza ancora calda e sorseggiai.

"Ah e... Dovrai farti degli amici qui...dovrai andare a scuola... Fare compiti... Insomma avere una vita sociale"

Fare i compiti voleva dire avere una vita sociale?? Da quando?

"Non sono brava a farmi degli amici"
"Questo è un posto nuovo per te, lo so, persone nuove e modi di vita nuovi.
Prova a costruirti una corazza e esci la fuori."

Seguii il suo sguardo fuori dalla finestra.

Voleva farmi per caso una lezione di vita?

"Altrimenti non sarai nessuno nella vita"

"Ok, ho capito" dissi scocciata.
Ero entrata da meno di venti minuti e già odiavo sto posto.

"Sono parole crude ma è così che funz-" si bloccò.

Rimisi la tazza sul tavolo e lo fissai.
"C'è qualcosa che non va?"
"Hai una collana, beh molto bella, no scusa, mhh, volevo dire..., che ho già visto, ecco."

"Era di mamma, me l'ha regalata prima che"

"Che morisse" finì la frase al posto mio.

Mi guardai la collana che avevo addosso. Era molto bello sapere che anche lui la ricordasse.

"Per me ha un valore importante"
"Lo so cara. Senti ti va di aiutarmi con la lista dei libri di quest'anno? Inizierà tra breve la scuola e non vorremmo mica andarci senza libri?"

Mi avvicinai a lui e al computer dell'hp.
Ero triste, vuota.
Avevo gli occhi spenti.
Alla fine, rivedere la stanza di mamma mi ha fatto un bell'effetto.

-La verità è che nessuno se ne andrà mai per davvero e nessuno resta per sempre-

Kurt Cobain

Spazio autrice❤️
Ciaooo, anche oggi un nuovo capitolo. Mi dispiace che ho scritto poco, ma mi rifarò nel prossimo.
Spero vi piaccia, anche se tra tutti questo è quello meno important e di passaggio.
Avete anche voi perso qualcuno molto caro?
Cosa ne pensate di Owen? È un rompiballe come pensa Cry o vi assomiglia più ad un uomo che sa come va la vita??
Mentre se vi è piaciuta la storia, lasciate qualche commento e se vi va, anche una stellina✨.
Ciao piccoli elfi🥰