Crystal Turner é una semplice ragazza, senza madre, che svolge una vita monotona, a Los Angeles.
Ma un giorno cambia tutto...
Scopre di essere un'elfa nel bel mezzo di una guerra tra due mondi: liòsàlfàr e dokkalfàr.
Fughe e archi saranno ormai p...
La stanza era piccola. Era tutto buio, ma tenevo cautelamente la maniglia per paura. Lasciai lentamente la pantofola a terra: cosa ci avrei fatto se non avrei visto nulla comunque?
"Ciao perché sei qui?" Una voce femminile mi fece sobbalzare ma trovai la calma quando una nitida luce iniziò a illuminare una parte della stanza.
"È difficile da spiegare" dissi con tutta sincerità.
Nemmeno io sapevo come mai ero finita qui. Sono cose che succedono e basta.
"Non sono del posto" "Tranquilla, mi presento: sono Aranel, l'indovina e la regina di questo castello.
Rimasi spiazzata. Non sapevo come comportarmi.
" Oddio mi scusi, non ero a conoscenza, non ho nemmeno visitato tutto questo enorme posto che ho visto solo suo.... "
" Marito?" "Si"
Rimase in silenzio, poi parlò. "Odia che io sia un'indovina, ma a me piace essere me stessa"
La fissavo incredula.
"A me basta poco per essere felice. A molte persone non piace l'idea che io faccia questo mestiere, ma voglio essere libera di fare ciò che mi piace, senza essere giudicata"
"Ha ragione" "Oh no no, dammi del tu, ti prego"
"Senti avrei una cosa da chiederti" Ero davvero la prescelta?
"Sono entrata qui da un bel po' di tempo ma nessuno è riuscito a darmi una riposta chiara"
"Cosa è che ti turba?" "Volevo sapere cosa deve fare la prescelta"
"Non sai veramente la leggenda?"
Feci cenno di no con la testa.
Aranel era davvero una bella donna. Avrà avuto una trentina d'anni e ne dimostrava dieci anni di meno. Aveva i capelli più chiari dei miei, ma erano lunghi e mossi sulle punte.
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Prese due bambole fatte di paglia e la seguii dietro il bancone.
"La leggenda dice che l'unione tra due Deii formò il mondo degli Elfi. I liósàlfar, i più potenti avevano tutto e si potevano permettere di tutto e di più. Erano persone per bene, colte, generose e pazienti. I dòkkalfar erano tutto il contrario: erano comandati da un sovrano, Taras, il Tenace"
"Il Tenace?" "Cara mia, qua si danno i soprannomi riguardo ai nomi"
Ero confusa. "Per esempio, Gildor, il segretario del Re, ha un soprannome come tutti gli altri"
"Quale sarebbe il suo?" "Nobile stella" Ripensai al suo viso e al suo bel corpo e mi venne un brivido lungo la schiena.
"Si divisero in Elfi della Luce e Elfi delle Tenebre. Loro erano gelosi, volevano avere tutto ed erano egoisti. Finché un giorno un guerriero dal nome e dal volto sconosciuto rubò agli Elfi delle Tenebre una sorta di collana chiamata Brisingamen dalla magia scura,una magia proibita."
