Atmosfera imbarazzante

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La biblioteca aveva un fascino cupo quando calava la notte. Si sentivano le storie scritte nei libri nei secoli parlare ad alta voce come se i personaggi fossero qui con me.
Le finestre davano più risalto alla parete color bianco panna e quando giungeva la notte, il silenzio e il buio regnavano; mettevano quasi paura.

Decisi perciò di uscire portandomi l'enciclopedia in prestito dietro con me. Volevo sapere di più, capire cosa fare e con chi.
L'immagine che mi ero trovata davanti mi aveva lasciato dei brividi lungo la schiena e non riuscivo nemmeno a fiatare.

Lo portai "in prestito", per non dire rubato. Stava in un punto dove nessuno sarebbe andato mai a cercare, ovvero nel punto più basso dello scaffale, mancava poco che toccasse terra.

 Stava in un punto dove nessuno sarebbe andato mai a cercare, ovvero nel punto più basso dello scaffale, mancava poco che toccasse terra

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Come ha fatto a cadere?

Non seppi rispondermi.
I festoni che appendevano ai lampadari di cristallo e appoggiavano ai lati delle colonne per i corridoi nel castello erano sempre più numerosi, così come la mia voglia matta del Gran Giorno.

Avevo ansia? Si
Avevo paura? No

Ho affrontato un portale, ho ucciso una persona con arco e frecce e ho portato per 16 anni un Brisingamen.
Magnifico.

Sembrano passati giorni qui, anche se so che a Manhattan al massimo, se tutto va bene, è un ora.
Rientro silenziosamente senza farmi beccare nella mia camera e chiudo la porta sperando che nessuno possa aprirla. Ma perché non esistono le chiavi?

Il vestito era dove l'avevo lasciato fortunatamente. Nessuno era entrato in camera.
Buttai di peso l'enciclopedia sul letto e precipitosamente aprii la finestra per far passare un po' d'aria.

Quando mi sedetti per controllare se c'era qualcosa di utile, mi resi conto che in tutte le pagine c'era scritto il mio nome. Era molto strano: un libro vecchio e ingiallito, pieno di pagine con su scritto il mio nome. Nemmeno nel mio libro di storia ci sono scritti tutti sti' nomi.

Come immaginavo, nulla di interessante.
Ormai sapevo tutto, tranne il mio destino.

Questo era un fottuto problema, come direbbe Gildor.

E nemmeno facendolo apposta, le mie orecchie da elfa lo intercettarono mentre saliva le scale.

Nascosi la raccolta di informazioni e lo scaricai sotto il letto,nascondendolo il meglio possibile.

Entrò dalla mia porta come se niente fosse, la sbatacchiò e si avvicinò a me.
Aveva una piccola cicatrice rossa sul labbro inferiore che lo rendeva più sexy e una fascia viola sotto l'occhio sinistro.

"Gildor che ti è successo?" chiesi mentre mi alzavo dal letto.

Lo vidi avvicinarsi a me con brutalità: "Hai rivelato qualcosa a lui vero?"

"Eh?" giuro non stavo capendo quello che mi chiedeva

"Smettila di fare la simpaticona, dimmi quello che vi siete detti voi due punto e basta"

"Gildor, da quanto tempo è che porti il Brisingamen? So che te lo sei preso te"

"Cosa c'entra? Ti ho chiesto altro. Non me lo vuoi proprio dire eh? Giusto, ho capito"

"Hai capito cosa?"

"Gli hai detto che saremo partiti la notte del 31"

"Ma a chi?"

"Ad Alyon.  Gli hai detto troppe cose che ci terrà un imboscata. Anzi no, solo a me, infondo mi odia."

"Gildor non sei lucido, dammi il Brisingamen. Non diresti così se fossi  in te"

"Sei una traditrice, mi fidavo di te. È più vera Calien a questo punto"

Stava dando a me della falsa per una cosa che non ho fatto? Eh no Gildor, sei bello e tutto, ma  sentirmi in colpa per stupidaggini di questo genere proprio no.

"Io la falsa? Fammi il piacere di essere meno ridicolo. Io non ho nemmeno parlato con lui, non sai quanti film mentali ti stai facendo"

"Mi ha parlato sai"

"Che ti ha detto?"

"Che ha fatto conoscenza con te e ha detto che gli hai specificato di essere la prescelta"

"Gildor, fidati di me io non ho detto un bel niente. Davvero ti fidi più di lui che di me?"

Mentre mi rigiravo male contro di lui perché mi ero stancata del suo comportamento, lui si rigirava tra le mani la collana che ormai mi aveva preso da quando ero "svenuta".

"Beh, se continui a provarci con tutti"

"Ora basta. Al massimo ci provo con tutti, ma nella mia testa ho solo te" avrei voluto dire, ma riuscii a trattenermi.

"Allora guarda questo"

Mi avvicinai lentamente verso di lui facendo la faccia più seducente che potei, creando un atmosfera abbastanza imbarazzante. Mancava davvero poco tra le mie labbra e il suo collo e il mio cervello sembrò essere messo peggio di quello di Gil. Mi fissava e non capiva quello che volessi fare. Fu proprio in quel momento che gli staccai dalle mani il Brisingamen e lo lanciai dietro di me sul letto.

Ero preoccupata vedendo la sua faccia assente, rivolta per terra, senza espressione.
Quando la alzò su, mi domandò cosa fosse successo.

"Hai tenuto per troppo tempo il Brisingamen e hai iniziato a dire cose senza logica..... Tipo che ero più falsa di Calien"

Ridemmo insieme.

"Allora ero messo proprio male" era imbarazzato anche lui, si vedeva

"Dai vai a letto, non vedi che è tardi? E sei stanco. Ah, che hai fatto fuori per tutto questo tempo?"

"Siamo stanchi entrambi. Buonanotte Crystal" mi accarezzò la guancia e mi diede un bacio sulla testa.

"Sei proprio impossibile" affermai ridendo guardandolo negli occhi, mentre socchiudeva la porta della mia camera.

Spazio autrice♥️
Ciao tatiii, scusate la mia inattività, ma ho davvero troppo da fare. Lasciate come sempre molte stelline e commenti se vi è piaciuto il capitolo.
Alla fine anche Gildor è preoccupato dei sentimenti che lei prova verso Alyon, ma Crystal ama solo lui.
Ci si avvicina sempre di più🥵🥵
Pronti?
Ciao piccoli elfi🌻🧝🏻‍♀️🧝‍♂️

Fire "L'ultima erede" {Trilogia Degli Elfi #1}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora