Prepararsi per il Gran Giorno

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Risvegliandomi, la testa mi faceva male.
Mi trovavo sdraiata su un lettino bianco, con sopra un paio di lenzuola  leggere. La stanza non era la mia 514,ma la presenza degli altri lettini mi fece pensare di essere in infermeria.
Le mattonelle erano color nocciola a forma di quadrato,mentre il muro era del colore del rame.
Cercai di alzarmi,  e una sentii una fitta al collo.
Me lo tastai e la collana non c'era.
Solo dopo mi resi conto di cosa fosse successo prima che caddi per terra e mi ritrovai su questo lettino.

In questa stanza c'ero solo io e un silenzio profondo.

Quando appoggiai i piedi sulla mattonella, presi freddo e mi misi le pantofole.

Dove era Gildor? E cosa ne aveva fatto della mia collana?

Aprii la porta di legno scuro dell'infermeria, uscii e trovai un elfo con una chioma di un biondo scuro, vestito per andare in battaglia.

"Non può uscire"
"Come mai?"
"Non è sicuro"
"Cosa non è sicuro?"
"La sua presenza nel castello"
"In che senso?"
"Se tutti venissero a sapere che sei la prescelta, ci sarebbe un casino tra i due mondi. I dokkàlfar non faranno altro che tormentarci"
"Ma non è che se mi tenete chiusa qua dentro sistemerete le cose. Desidero parlare con Arthur"

Avevo un tono deciso ma nello stesso tempo ero anche impaurita.
Ero stata un tantino troppo brutale per i miei gusti, ma ho dovuto farlo.

"E va bene, seguimi"

Mentre attraversavo per il castello, qualche gruppo di ragazzi mi fissavano, altri bisbigliavano tra di loro e addirittura un'elfa mi sorrise e stava per farmi l'inchino.

"Come vi chiamate?" chiesi al guardiano che stava dietro la porta dell'infermeria.

"Non ha molta importanza, basta che mi riconosci sotto quest'armatura"

Accennai, senza capire il motivo.

"La prescelta deve distruggere il Brisingamen di Freya, giusto? Ma dove è il luogo dove il prescelto l'ha trovata? Perché non è riuscito a distruggerlo? Cioè, come posso fare a ridurre in pezzi una collana per spezzare una maledizione, se non conosco il posto su cui devo fare tutto questo? "

" Non so dove tu debba romperla, però sento che c'è la farai. Io sarò con te quando la distruggerai, chiederò il permesso al Re di vedere tutto in prima persona. Sono migliaia di anni che aspetto"

Giunti nella Grande Sala, magnifica nel suo genere, trovai Aranel e Arthur che discutevano sul fatto della magia della regina.

"Puoi lasciarmi qui, me la cavo da sola" dissi al soldato che mi aveva portato fin qui.

Camminando piano senza far abbastanza rumore, salii le scale e sentii Arthur arrabbiarsi.

"Io voglio il meglio per te. Le stregonerie non piacciono a nessuno. Non è bello vedere una regina nel suo castello che passa la maggior parte del tempo nel suo scantinato, al posto di stare accanto a suo marito. Questo mi dispiace. Che così, nessuno dei due è felice"

"Ma amore, se io sono felice, lo devi essere anche tu. Mi piace fare le stregonerie, come dici tu, però adoro passare anche il tempo con te. Non preoccuparti"

Lo tranquillizzò lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia.

E qui entrai io in scena.

"Scusate il disturbo" la voce era titubante
"Zuccherino, ti senti meglio? Gildor mi ha raccontato quello che è successo e mi dispiace"

"Si, fortunatamente mi sono ripresa. Ma sono stanca."

Rafforzai la voce, cercando un po' di sicurezza in me stessa.

"Voglio sapere di più, il Brisingamen, io, Freya, i dokkalfar, i liósàlfar, non ci capisco più nulla"

"La storia la sai, come i dokkalfàr sanno che sei qui"
Si alzò il Re dal trono e scese un paio di gradini per guardarmi da vicino.
"Co-come?"
"È un presentimento, su queste cose non mi sbaglio. Prima o poi, tu e Gildor sarete immersi nel campo dei dokkàlfar, troverete il punto e distrggerete la collana. Sembra facile a dirsi, ma a farsi no. Capirai di aver trovato il luogo, quando il Brisingamen brillerà come non ha mai fatto"

Io e Gildor in mezzo alla foresta per distruggere una collana.
Volevo lanciare una risatina isterica.

"Quando?"
"A breve"

Le mani incominciarono a tremare.

"Sta tranquilla zuccherino, non avere paura. Andrete con altri cavalieri, i migliori. Non partirete prima della festa del Tributo, non prima del 31"

La calma che voleva trasmettermi Aranel era solo per una piccola parte rassicurante.

"Grazie mille vostra maestà"
"Io confido in te" disse il re mostrandomi il suo miglior sorriso.

Ricambiai e uscii dalla Grande Sala, dove trovai il soldato fuori.

"Sei pronto per il 31?"
"È il mio lavoro, proteggere e rischiare la vita"

"Sai dove e Gildor?"
"È uscito dal castello di quello che ho capito"
"Da solo? C'era una ragazza con lui?"
"Non so dirtelo questo"
"Grazie mille"

****
In camera mia c'era il vestito che mi sarei dovuta mettere il gran giorno.

Era magnifico, rosso scuro, con disegnini alla fine del capo e sul petto

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Era magnifico, rosso scuro, con disegnini alla fine del capo e sul petto.

Lo adoravo. Finalmente qualcosa di bello Calien riesce a fare.

Spazio autrice ❤️
Ciao tatiiii, scusate se la volta scorsa so stata assente. Il cinese è  una lingua molto complicata ma eccomi qui🤗.
Come vi è sembrato questo capitolo di passaggio?
Ciao piccoli elfi🧝🏻‍♀️🧝‍♂️
Baciiiii💋

Fire "L'ultima erede" {Trilogia Degli Elfi #1}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora