Il portale

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Dopo tre settimane

Sono passati ventuno giorni da quando ho messo piede qui.

Il tempo è passato troppo lento:non ho fatto altro che camminare su e giù per le scale e tenermi aggiornata al telefono per stare leggermente sui social.

Non sono un amante del telefono, perciò lo uso giusto quando serve e poi lo rimetto sul comodino.

"Crystal dai preparati che ti accompagno a scuola"

L'incubo mi stava aspettando.
Non solo sarei dovuta andare a scuola, in più sarei dovuta andare in macchina con mio "padre".

Scesi dalla macchina, dopo aver supportato tutte le sue raccomandazioni.
Avevo lo zaino leggero, giusto pochi quaderni, la colazione e l'astuccio.

Presi posto nell'aula della 3G,un'aula spaziosa e piena di banchi.
Mi misi tra la terzultima fila e aspettai l'insegnante per prendere gli appunti.

Finalmente l'ora di latino era terminata e in compenso i corridoi brulicavano di alunni che si dirigevano alla mensa. In mezzo alla gente c'ero anche io.

Scelsi un posticino tranquillo, lontano dalle classiche reginette della scuola accerchiate da muscolosi e alti maschi dagli addominali scolpiti.

"Ottimo posto"
Davanti a me si sedette un ragazza dai capelli biondi corti con mille lentiggini sul volto.

"Grazie"
"Non sei di molte parole vero?"
Era astuta, aveva già capito che tipo di persona ero.

"Già, quindi se cerchi perone che si vogliono mettere in mostra non le puoi trovare qui"

"Oh no, no, no. Chi l'ha detto che voglio stare con loro?
Ehi ti va di darmi quel panino? La mensa mi fa schifo"

Stavo per dargli un morso, quando quel visino con le lentiggini non mi fece arrendere.

"Tieni" e glie lo porsi

"Mia Bennet"
"Crystal Turner"

Non pensavo che fosse così facile trovarsi un'amica.

"Prepareati per l'inferno:non solo gli insegnati possono essere fastidiosi"
Si girò e guardò tutta la mensa.
Un pezzo di mortadella gli cadde sui pantaloni, ma con velocità lo tolse via con un fazzoletto.

"Bene, perfetto... Comunque questi corridoi sono un labirinto" aggiunsi.

Ero seria, ti ci potevi veramente perdere.

"Dopo un po' ti ci abitui, fidati."

"Ehi aspetta un momento, te devi essere in classe mia"
Lo avevo appena realizzato.

"Ti si è accesa la lampadina eh?" ridemmo forte, tanto che nessuno si accorse di noi da quanto casino c'era.

"Comunque hai ragione, questo cibo fa veramente schifo" dissi rimettendo la forchetta nel piatto di pasta.

"Andiamo dai che è suonata.
Ah, ti vuoi sedere accanto a me?"

"si perché no?"

******
Le lezioni erano finite e tutti ci ritrovammo in meno di pochi minuti fuori dall'istituto.

Era un bella scuola a dirla tutta:c'era una palestra grande quanto cinque classi messe insieme, un giardino enorme e le colonne erano magnifiche.

" Hai visto quel professore? Sembrava un licantropo da quanti peli che aveva sulle braccia.... blah che schifo"

"Hai ragione ahaha, devo avere assolutamente  il tuo numero di telefono. Sei troppo simpatica"

Per la mia prima volta mi sentii accettata da qualcuno.
Nessuno mi aveva detto una cosa così gentile.

Fire "L'ultima erede" {Trilogia Degli Elfi #1}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora