Preparativi

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Mi svegliai lentamente, aprendo e socchiudendo gli occhi. La luce che filtrava dalla finestra era debole, perciò intuii che forse non era troppo tardi.

Mi alzai tranquillamente dal letto, mi misi le pantofole comode e quando ero finalmente in piedi  notai l'abito che avrei dovuto indossare oggi.

La prova che avrei dovuto affrontare oggi.

Il tributo si era sacrificato per salvare l'umanità e la sua patria, ma io per cosa devo lottare?

Presi il vestito e l'appoggiai delicatamente su di me e mi visi allo specchio.
A volte mi sentivo un po' fuori posto, un pesce fuor d'acqua. Ero diversa dagli altri e lo sapevo già da piccolina, per esempio riufiutavo quando dovevo andare con i miei amichetti a prendere il gelato perché sapevo che in futuro mi avrebbe fatto male.

E adesso mi sentivo di nuovo così, con quella senzazione di essere l'unica a pensarla in un modo.

In effetti, in tutta quella banda di capelli biondo e biondo paltino, io ero l'unica con i capelli neri e gli occhio blu zaffiro.

Ero facile da individuare.

Dalla porta sbucò Gildor, e un momento prima che potesse entrare, lanciai il vestito sulla sedia per non sembrare  troppo ridicola.

"Prescelta, è pronta per la partenza di stasera?"

"Sai che odio essere chiamata così. E come se non bastasse, devo andare in un bosco... pensa a tutti gli animali che incontreremo" dissi scherzosamente, sistemando i i capelli allo specchio.

Fece anche lui qualche rosolino imbarazzato, ma dopo si riprese e disse: "Ma speriamo che incontriamo solo ragni, vermi, uccelli e farfalle. Non è il mondo che credi che sia. L'apparenza inganna. Vieni di sotto, non ti mettere il vestito, ah gia ma dove è?"

"È qua" e indicai proprio davanti agli occhi

"Sicuro di stare bene? Sembri stanco. Che cosa hai fatto ieri?"

"Crystal Turner non sono cose che ti riguardano. E sto bene, solo che bisogna andare a fare colazione"

Il mio nome e cognome alla fine non stava tanto male sulla sua bocca.

"Ho una fame da lupo"
"Muoviamoci. Ah, un'altra cosa: se la gente ti fissa oggi e perché è come se fossi il tributo. Tu ignorali o sfoggia il tuo più bel sorriso"

"Sfoggiare il mio bel sorriso... Capito. Ora? La mia colazione?"

****
La sala era messa in ordine così come per i corridoi, i pavimenti erano tanto  lucenti da potercisi specchiare, le colonne di marmo o di pietra grigia sembravano nuove e da qualsiasi parte guardassi il bianco che si rifletteva con il pavimento mi accecava gli occhi.

Entrammo nella Grande Sala e prendemmo posto nella fila dei "più importanti" per il Re e la Regina.

Le persone con i capelli biondo platino stavano mangiando, ma quando entrammo mi sentii osservata.

"Tranquilla" sussurrò Gildor
"È normale"

Le orecchie a punta si staccarono dal piatto per alzare lo sguardo su di noi.

Dopo esserci seduti, il Re si alzò dalla sua postazione e attirò l'attenzione di tutti.

"Eccoci qua, come migliaia di anni fa. È giunto il giorno in cui la nostra grande famiglia  fu messa in salvo per sempre, o quasi. Non è ancora finita del tutto, ma crediamo nel meglio. Per essere meglio. Per non commettere mai più l'errore della Divinità che non deve essere nominata. Ma c'è qualcosa di diverso. Questo sarà il nostro anno di svolta: non sarà più una leggenda scritta e letta in un libro, adesso possiamo decidere se poter cambiare. E noi cosa vogliamo?"

Fire "L'ultima erede" {Trilogia Degli Elfi #1}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora