81.

116 8 7
                                    

Butto i resti del mio corpo sul letto. L'allenamento di oggi è stato intensivo e faticoso; la prossima settimana inizieranno i provini e dovremo fare del nostro meglio a tutti i costi per stupire le importanti etichette associate all'istituto e per questo la preparazione deve essere impeccabile.

Mi sono stati fatti molti complimenti sia dai miei compagni sia dagli insegnati. Sono contenta che si noti l'impegno che ci sto mettendo ma non vorrei alzare troppo le aspettative, la possibilità di venire scelta è minima e ne sono del tutto cosciente.

Mi guardo attorno e noto subito la valigia di Yoongi, ancora qui. Sorrido.

Nonostante tutto il male che mi ha causato ieri sono consapevole che lui è qui solo per sfogare la sua rabbia repressa su qualcuno più debole di lui e quindi approfittarsene anche fisicamente. Non sa di tutto il dolore che ho alle spalle che mi ha fatta crescere in qualche modo e che provare ad aggiungermene dell'altro è inutile.

Ho ancora il peso al cuore a causa della mancanza di Jin ma non posso più ritenermi sola. Ho mio fratello, ho i suoi amici, ho mio padre, ma soprattutto ho Nam, che non posso lasciare indietro. Ho visto il suo dolore e l'ho riconosciuto: è quel tipo di dolore che ti mangia da dentro, che ti lascia vuoto, un corpo senza anima; ho il compito di aiutarlo anche se nessuno mi ha conferito questo potere.

Una voce dentro di me mi ricorda che nessuno potrà rimpiazzare Jin del tutto. Ed è vero, nessuno può colmare questo vuoto. Vorrei anche solo un secondo con lui, uno solo.

Non riesco a dire se è la mia pazzia a parlare quando ripenso al suo ritorno. In ogni caso sono convinta di questo, ne sono certa.

Percepisco il suono della porta aprirsi e subito chiudo gli occhi per fingere di dormire.

"Rose." è la voce di Yoongi ma il tono non è il suo.

Continuo a dormire facendo finta di niente.

Il cuore inizia a battere più forte quando lo sento camminare.

"Sono tornato." dice a bassa voce anche se mi vede addormentata.

Quasi sobbalzo quando sento il dorso della mia mano venire accarezzato dolcemente.

"O-ok.." riapro gli occhi.

I suoi occhi sono rossi ma non per il pianto, posso dirlo con certezza.

"Yoongi." dico confusa.

"Non chiamarmi così." sorride stanco.

"Ti sei ubriacato? Cosa hai fatto?" mi tiro su per guardarlo meglio in volto.

"Sì, scusa.. l'ho fatto." non capisco il suo comportamento.

"Era solo per sapere, non devi chiedermi scusa." mi acciglio.

"Ma tu non vuoi essere baciata quando sono ubriaco." spalanco gli occhi. Cosa?!

"Tu.. tu, come? Come fai a sapere queste cose?" sento la testa diventare pesante a causa del carico eccessivo di pensieri.

È impazzito, ha iniziato a parlare come Jin. Come fa a sapere? Non capisco, sono spaventata.

"Perché me l'hai sempre detto Rose." i suoi occhi si addolciscono. La voce è come quella di Jin ma il volto è di Yoongi.

Mi sta facendo uno scherzo o qualcosa di simile?

"Non ho mai detto una cosa del genere a te." lo guardo pietrificata.

Inizia a ridere come un pazzo. È del tutto ubriaco, l'alcool gli scorre al posto del sangue nelle vene.

Butterfly 2 || M.Y.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora