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12 Novembre, 08.33.

Indosso la mia solita giacca beige prima di aprire la porta e uscire.

Fuori un fastidioso vento mi graffia il volto e sono costretta a nascondere le mani nella larghe tasche lunghe sui miei fianchi.

Sono tentata a chiamare Woobin mentre tremo a causa della bassissima temperatura.

È molto strano guardarmi intorno e non vedere più il grande spazio vuoto che circondava l'istituto, bensì gli alti palazzi, tutti troppo simili tra loro e ancora illuminati dai lampioni che li affiancano e che li sfidano in altezza.

Il mio manager sarebbe dovuto arrivare più di dieci minuti fa. Perché non è già qui? Mi farà arrivare in ritardo già dal primo giorno, lo so.

Decido di inviargli un messaggio per capire se sia il caso aspettarlo qui fuori oppure tornare dentro al caldo.

'Sono davanti al mio palazzo e ti sto aspettando. Tu dove sei?' rileggo prima di inviarlo.

'Salve Rose. Dove sono? Io sono in studio. Tu devi ancora partire?' mi sta prendendo in giro? Ricordo benissimo che avesse detto che sarebbe stato lui a portarmi all'agenzia.

Sbuffo spossata e mi copro la faccia con le mani.

Non so neanche dove sia il posto.

Sento il cancello del palazzo alle mie spalle aprirsi.

"Yoongi." lo assalto appena lo riconosco.

Una semplice giacca di pelle nasconde una felpa bianca pesante ma perfetta per il suo corpo minuto.

Mi guarda serio dall'alto mentre l'aria fredda muove i ciuffetti dei suoi capelli chiari e perfettamente lisci.

"Stai andando in studio, vero?" squittisco.

Immagino che il discorso di ieri sera non gli sia ancora andato giù, e lo capisco dal modo in cui mi fissa. Era da un po' che non vedevo quegli occhi quasi del tutto spenti se non per un accenno di stanchezza.

Conferma con la testa.

"Ti prego.. accompagnami. Non so come arrivare."

Non può dirmi di no, se è vero che deve starmi appresso allora questo non è il momento di dimenticarlo.

Lo seguo in silenzio e mi accorgo che non sento più il naso a causa della temperatura. Voglio entrare in un posto caldo e restarci.

Lo guardo entrare nella sua auto nera.

Questa auto.

Mi apre la portiera ed entro insicura.

Mentre accende il motore della macchina una piacevole folata d'aria calda mi accarezza le guance. Il profumo che mi circonda è così tanto confortevole e già impresso nella mia testa che mi è impossibile non riconoscerlo.

"Perché hai l'auto di Jin?" sento il cuore battere un po' più velocemente, un po' per il nervosismo, un po' per la paura e un po' per tutto quello che mi fa venire in mente il solo stare qui dentro.

"Perché me l'ha lasciata prima di.. andare." borbotta.

Vorrei sapere dove lui sia andato però.

"Ha preso un aereo?" mi sento una sciocca ingenua mentre parlo. È ovvio che non mi dirà niente.

"Non lo so, aveva altre macchine quindi mi ha lasciato questa."

Annuisco timida e distolgo lo sguardo dal suo volto concentrato sulla strada per imitarlo.

Butterfly 2 || M.Y.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora