"Ronnie, svegliati o giuro che ti butto dentro la doccia!" La voce di Justin mi fa sedere di colpo, facendolo ridere.
Lo guardo. "Ma che vuoi?"
"Dobbiamo uscire. Forza, vai a lavarti, vestirti, prendi gli assorbenti che ti servono e andiamo."
Gli tiro un cuscino in faccia. "Non ho bisogno di assorbenti!"
Sorride. "E cosa intendi usare, scusa? Le foglie di fico?"
Alzo un sopracciglio. "Ma perchè pens- Non lo voglio sapere." Scuoto la testa, scendendo dal letto e andando in bagno.
Mi faccio la doccia, mi lavo i denti e asciugo i capelli, poi mi trucco. Torno in camera e vedo Justin sdraiato sul letto ad occhi chiusi.
"Senti, uhm, ti dispiacerebbe uscire così mi cambio?" Gli chiedo, tenendomi l'asciugamano saldo intorno al corpo.
"Sto sognando Beyoncè, shh." Mi fa un cenno con la mano.
Incrocio le braccia senza dire niente. Qualche secondo dopo Justin apre un occhio, scendendo velocemente dal letto.
"Voi donne siete pericolose quando state così." Dice, uscendo e chiudendo la porta dietro di sè.
Rido e mi vesto, optando per pantaloncini e camicia a quadri, poi prendo la borsa, gli occhiali da sole e il telefono, andando nel salotto.
"Allora, andiamo?" Chiedo, vedendo Justin che dorme sul divano.
Si alza velocemente e sorride. "Certo." Prende le chiavi della camera e gli occhiali, poi mette un braccio intorno alle mie spalle ed usciamo.
Quando arriviamo nell'ingresso dell'albergo, vediamo Kenny che sta appoggiato a un muro con gli occhi chiusi.
"Ehi." Justin gli da un colpetto sul braccio e Kenny salta in aria, facendoci ridere.
Lancia un'occhiataccia a Justin. "Siete pronti?"
"Si." Justin annuisce.
"Ehi, no, aspettate. E la colazione?!" Guardo i due con occhi supplichevoli e loro ridono.
"La facciamo fuori, bellezza." Justin si mette gli occhiali e seguiamo Kenny fuori dall'albergo, incamminandoci.
"Perchè non prendiamo la macchina?" Chiedo a Justin appena mi tira a sè per non farmi finire in un tombino.
"Perchè così posso passare più tempo con te." Mi sorride. "Vedrai cosa ti perdi non stando con me."
Alzo gli occhi al cielo. "Manie di protagonismo, mi dicono."
Ride. "No, solo convinzioni personali." Fa spallucce. "Comunque, per oggi sei mia, basta pensare al resto."
"Non è che ne vado pazza dei marchi come 'mia' o 'tua', sai? Mio padre ha fatto la sua buona dose di... Propritario, diciamo."
"Ma io non sono lui. Sono diverso, e di conseguenza ti tratterò diversamente." Mi dice, prima di baciarmi la guancia.
Sospiro, scuotendo la testa. "Ti stai cacciando in grossi guai, Justin. Sono più complicata di un rebus."
Ridacchia. "Mi piacere correre rischi." Rido e alzo gli occhi al cielo.
Ok, mi sono ufficialmente persa, posso ammetterlo. Non ho la più pallida idea di dove siamo, anche perchè tutti questi palazzi sembrano sempre gli stessi.
"Hai degli occhi stupendi, sai?" Mi dice a un tratto, e io mi strozzo con la cannuccia che stavo mordicchiando.
"Ehm, sono solo due palle con due palline più piccole, sai?" Faccio spallucce e lui ride.
STAI LEGGENDO
Teach Me How To Love
FanfictionEsco fuori e vedo Justin giocare a basket con i suoi amici. "Justin?" Lo chiamo. Afferra la palla e si gira verso di me. "Dimmi." "Ehm, posso parlarti un attimo?" Mi passo nervosamente le dita sul braccio. "Torno subito." Lancia la palla a Chaz e mi...