CAPITOLO 19"Capitan Ventosaa"

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"Tenga, splendore." Justin mi porge un biscotto della fortuna e io sorrido divertita.

"Sul serio? Credi ai biscotti della fortuna?" Glielo prendo di mano e lo spezzo, tirandone fuori il foglietto. 

"Che c'è scrittooo?" Justin mi appende le braccia intorno al collo da dietro.

"Hai a disposizione un desiderio, esprimilo in dieci secondi." Leggo, per poi ripiegare il bigliettino.

Justin mi gira e mi da un bacio. "Voglio che tu rimanga con me per tanto, tanto, troppo tempo."

Sorrido. "Dovevo esprimerlo io, il desiderio."

"Nah, hai detto 'Hai'." Fa spallucce e mi bacia la fronte. "Dai, saliamo."

"Avete finito?!" Pattie ci guarda esasperata e io e Justin ridiamo, salendo sull'aereo. 

"Che avete fatto?" Ci chiede mia mamma, mettendosi la coperta addosso.

"Le ho dato un biscotto della fortuna." Justin fa spallucce e si siede, facendomi sedere accanto a sè.

"Che c'era scritto?" Mia mamma mi sorride.

"Che dovevo esprime un desiderio in dieci secondi, ma Justin mi ha fregata!" Sbuffo, incrociando le braccia.

Tutti ridono e Justin fa spallucce. "Ehi, io ho desiderato una cosa romantica."

"Cioè?" Scooter si affaccia dal sedile di fronte e Justin alza gli occhi al cielo.

"Ma farvi i cazzi vostri, di tanto in tanto?" Sbuffa, appoggiando la schiena al sedile. "24 ore di aereo. Uccidetemi."

"Ehi, sei con me, giusto?" Gli spettino i capelli e lui sorride, baciandomi.

"Giusto." Sorride. "Che vuoi fare durante il volo?"

"Ehm, dormire." Ride. 

"Non vale così." Sospira, passandosi una mano sulla fronte. "Ok, giochiamo a carte?"

Faccio spallucce. "Meglio di niente."

"KENNY!" Urla Justin, facendomi sobbalzare dallo spavento.

Un Kenny mezzo addormentato sbuca dalla poltrona davanti. "Che c'è, amico?"

"Passami le carte." Justin allunga la mano e Kenny gli da il mazzo, prima di girarsi. "A cosa giochiamo?"

"Qualsiasi cosa. Ruba mazzetto." Mi metto una gamba sotto il sedere e mi giro verso di lui.

"Ah, io sono un mago a quello." Sorride divertito, iniziando a mischiare la carte.

Circa un'ora dopo, ovvero dopo un'ora di partita in cui Justin diceva più parolacce di Lil Wayne e Busta Rhymes messi insieme, finiamo di giocare.

"Ti detesto. Ti giuro, non voglio più giocare con te." Justin incrocia le braccia e io continuo a ridere, scuotendo la testa.

"Oddio, adoro batterti!" Gli prendo le carte di mano e le mischio. "Un'altra partita?"

"No." Mi lancia un'occhiataccia e io ridacchio. 

"Come siamo suscettibili, Justin." Faccio spallucce e gli consegno il mazzo. "Allora che facciamo?"

"Un altro gioco." Dice semplicemente.

"Ok, tipo... Non so." Lo guardo, sperando in un'illuminazione. "Porca miseria, quanto sei bello!" Sbotto, prima di spalancare gli occhi e mettermi la mano davanti alla bocca.

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