1(pt.2)La Fuga: Astrid

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Ad un certo punto, un boato riecheggia fra i corridoi e io e Ester ci guardiamo a vicenda, entrambe confuse dalla situazione. Capisco subito di che cosa si tratta e capisco anche le intenzioni della mia amica...cioè suicidarsi! Non voglio essere crudele e non è che non voglia bene a Felicity ma...ormai ho imparato a tenere a bada le emozioni perché sennò finirò come la volta precedente. Da quella volta cerco sempre di non affezionarmi troppo alle persone e di rimanere fredda e lucida davanti ai pericoli della vita...ma non sempre funziona. Però non voglio soffrire mai più, nessuno sa cosa voglia dire soffrire ogni giorno ogni notte da sola per 14 anni e spero che nessuno provi mai questa sensazione di un vuoto incolmabile.
"Ester, non farlo!" grido verso la mia compagna che sta per iniziare la corsa verso la sua condanna a morte assicurata. Non posso perdere anche lei, non lo sopporterei. Riesco ad afferarla prima che possa sfuggirmi e stringo la presa per non farmela scappare. "Cosa c'è?" mi urla in faccia con voce alterata per l'ansia e la frustrazione. "Ester... e se fosse una trappola??!" dico cercando con tutte le mie forze di rimanere lucida e di non buttarmi a terra per la disperazione. "Astrid, Felicity è là! Me lo sento! Dobbiamo aiutarla! Che ti si è fuso il cervello per caso! Forse si è ferita! O peggio..." dice cercando di muovere qualcosa dentro di me, di farmi reagire ma quando ho un'idea in testa nessuno e dico nessuno riesce a farmi cambiare idea. Cerca di liberarsi strattonando il braccio e io allora stringo la presa, sperando di non fargli troppo male... ma non possiamo rischiare. "Ester, non possiamo rischiare ! Dobbiamo seguire il piano attuale!oh, quanto sei ottusa!" dico per la disperazione, cercando di far ragionare la mia amica con istinti omicidi e seri problemi del controllo dell'amore per il pericolo. Se ti dicono buttati dal ponte per me lei lo farebbe di sicuro, lo prenderebbe come una sfida. In alcuni casi può esserti utile questo particolare ma in altri , può essere la tua rovina. Ma è una testuggine, quindi è impossibile farle cambiare idea! Che palle. "Come scusa?" mi chiede adirata. Cerco di calmarla con tenui parole, ma l'effetto non funziona. "Sta zitta Astrid!" sbotta di colpo, facendomi ripiombare nei ricordi oscuri che da tempo mi stanno divorando, portandomi sempre di più a uno stato vegetativo. Allento leggermente le presa cercando di non iniziare a piangere per il dolore. Nel frattempo Ester approfitta del mio momento di debolezza per liberarsi e scappare verso Felicity. La seguo subito senza esitazione pensando che se devo soffrire è meglio la morte. Svoltiamo a destra poi a sinistra, inoltrandoci sempre di più nelle viscere della base, fino a che arriviamo davanti a una scena orribile ma allo stesso tempo, a parer mio, divertente. A prima vista sembrerebbe che una guardia si sia sparata contro, come per vedere da che parte uscissero le granate ma...se guardo attentamente posso notare una figura mingherlina in piedi con in mano un lanciagranate e con addosso un camice bianco sporcato di sangue. Cerco di mantenere un certo decoro e faccio la mia tipica faccia da confusa e stupita, anche se sotto sotto vorrei tanto andare dalla ragazza e dirgli "per me sei stata assolutamente bravissima! Ti vorrei dare una medaglia!". Aguzzo la vista per riconoscere la ragazza e la visione che ho davanti mi sciocca e non poco. Ester seguendo il mio sguardo stupito rimane a fissare la ragazza per qualche secondo, per poi riconoscerla... "Felicity..." dice a bassa voce non credendo nemmeno alla parole appena uscite dalla sua bocca. La ragazza timida e sicura che conosciamo è riuscita a mettere ko una guardia di gran lunga più forte e brava nella lotta corpo a corpo. Felicity è senza forze , con il viso sudato e le gambe che gli tremano; da un momento all' altro potrebbe svenire, e la guardia per terra sarà pronta a dargli il colpo finale.
E purtroppo, sta per succedere davvero.
Ester con uno scatto fulmineo, manco fosse un giaguaro, raggiunge la guardia e gli fa sbagliare la mira che però colpisce il muro...facendo formare una crepa che nella storia potrà segnare il colpevole della nostra morte prematura. Nel frattempo mi avvicino a Felicity per vedere in che condizioni è, notando che oltre ad essere disidratata, sembra anche leggermente ubriaca perché...beh continua a ridere e a dire frasi sconnesse tra di loro...ora capisco dove ha preso il coraggio per le sue azioni! Chiamo più volte Ester per dirgli di scappare ora, e finalmente alla quinta volta viene verso di noi, prende Felicity in spalla e inizia a correre. Cerco di ricordarmi ogni singolo corridoio perché ora la salvezza di noi tre, è nelle mie mani.

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"Dannazione!" impreco verso la porta con nervosismo. Proprio oggi la porta doveva decidere di non aprirsi! Certo hanno bloccato ogni via d'uscita e dovevano proprio bloccare la porta che nessuno vorrebbe mai prendere, se non fosse con molti problemi psicologici o se non fosse disperato. "Perché c'è sempre qualcosa che non va nel verso giusto! La mia sfiga colpisce ancora! Grazie mille!
È da circa 5 minuti che sto provando ad aprirla ma è letteralmente impossibile! Cosa cavolo dovrei fare adesso! Mi giro sconsolata capendo che mi servirebbe una bacchetta magica per aprirla. Vedendo la mia espressione Ester prova a tirargli un calcio per aprirla ma nemmeno con la forza bruta si apre...certo sono fatte con materiale resistente a certe botte! Vedo che Ester è molto nervosa e arrabbiata a causa del continuo allarme che non smette più di suonare. Non ho nemmeno il tempo di girarmi che sento un botto e appena guardo la porta la vedo mezza rotta... però aperta! Mi giro incredula verso le mie compagne e vedo, con mio grande stupore, che è stata Felicity che, ancora in preda a momenti di ubriachezza, si mette a ridere in modo isterico come se fosse una strega...quella risata che proviamo a imitare tutti ma che non ci riesce mai abbastanza bene. Beh quella che ci sta rimettendo di più è Ester, perché Felicity continua a vomitargli sulla sua giacca; infatti la rossa, stufa, la butta in terra in malo modo. A questa visione si forma un ghigno sulla mia faccia che mi accompagna fino a che non entriamo dentro alla stanza. Corro verso uno scaffale che contiene il siero per cancellare la memoria e dopo ricorro verso Ester e Felicity, consegnandoli in mano a loro. Ester lo guarda un po' titubante forse per il fatto che il sapore è veramente schifoso; è amaro da far paura, ma amen, non tutto è dolce e delizioso. Guardo la mie amiche e con un sospiro ingoio il liquido viola. Con la coda dell'occhio vedo Felicity che non centra per niente la sua bocca, lanciandosi tutto addosso. Vorrei ridere ma un senso di stanchezza si fa largo dentro di me...ho una gran voglia di dormire...
Gli ultimi attimi sono confusi: Ester che mi butta di forza dentro la gabbia, poi arriva Felicity e poi entra anche Ester...le voci mi giungono ovattate ma sento che siamo partite e che le guardie sono arrivate troppo tardi. È iniziata la nuova avventura...

E poi il Buio.

Le Raduraie: Un nuovo InizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora