3 Felicity: Figuracce e scoperte

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Finalmente!
Mi alzo e corro via per lavarmi;
Vi starete chiedendo perché?
Beh perché quelle maledettissime intenditrici hanno deciso di assegnarmi il compito di scavatrice per cui ora passo le giornate a scavare nella terra ed a raccogliere pomodori.
Il lato positivo è che ogni tanto mi permetto di prendermi qualche pianta medica per studiarla, e poi non devo interagire con nessuno... nessuno tranne Rachel! Quella ragazza è asfissiante! Ogni mattina ,tanto per peggiorarmi la giornata, comincia a parlarmi di ogni cosa: dai vermi fino a parlarmi di tutti i nei che ha Harriet sulla schiena.
Mi chiedo come faccia a saperlo.
Comunque dopo un intera giornata a lavorare, SOPRATTUTTO con Rachel, decido di alzarmi e di dirigermi verso le doccie.
Apro il rubinetto e aspetto che l' acqua trovi la temperatura giusta per poi togliermi l'intimo ed immergermi nella mia solitudine più totale; mentre mi lavo penso a tutti i sintomi che ho quando incontro Aris: accaldamento, rossore in volto, batticuore e tremolio delle gambe.
Che sia un allergia ad un qualche profumo o stoffa?
Forse Aris si profuma (non so perché dovrebbe farlo) con un veleno per me?
Poi mi accorgo di aver già finito di lavarmi così faccio per prendere l' asciugamano quando...
Cazzo!
Ho dimenticato l' asciugamano! E ora come faccio?
In bagno non c'è nessuno ed anche se ci fosse mi vergognerei troppo per dirglielo.
Poi sento dei passi fuori dal bagno cosi mi dirigo per vedere e trovo Aris ad aspettarmi, probabilmente oggi ha qualcosa di serio da raccontarmi, forse più serio del solito.
Cosi ne approfitto e aprendo un po' la porta lo tirò da dietro il colletto e gli sussurro piano ma deciso nell orecchio -ho bisogno di un asciugamano- e come immaginavo lui se ne va per andare a prendermi qualcosa, ovviamente data la vicinanza, la supposta allergia si fa sentire più del solito.
Penso che stanotte la studierò meglio.
Una volta asciugata e vestita esco e lui per la prima volta mi sorride, anzi no quello è un ghigno!
Mi sta prendendo in giro! Ma ovviamente invece di controbattere arrossisco e abbasso lo sguardo. Mentre ci dirigiamo gli chiedo se si trucca, profuma e di cosa è fatta la sua felpa, ma non ottengo alcun risultato importante nella mia ricerca a parte un divertito - ma stai bene oggi, Fely?-  quindi decido di dimenticarmene ed entro nella sua casetta.
È piccola e accogliente ci vivono lui e Rachel ma lei è sempre fuori, fortunatamente, per disturbare altra gente.
I due sono esattamente il contrario; Aris è sempre riservato e serio e protettivo, non si intromette e rispetta la privacy, mentre Rachel è estroversa e rompipalle, ama parlare con la gente e soprattutto ridere con il suo tono di voce altissimo.
Parliamo per tutta la notte, creare un piano per liberare Ester, è così che si chiama la rossa, si è dimostrato più difficile di quanto pensassi, per  questo passiamo notti intere a pianificare una fuga senza alcun risultato; almeno però possiamo approfittarne anche per conoscerci e per comunicare con qualcuno di cui ci fidiamo.
Alla fine del discorso, prima di andarmene, decido di fare una domanda che mi circolava nella testa sin dall'inizio: - Aris, perché ti importa  così tanto di Ester? Neanche la conosci, e lei non conosce te-
Non mi risponde, bensì accenna un lieve sorriso e arrossisce imbarazzato per la domanda.
È innamorato
Non so per quale motivo, ma questa risposta mi ferisce.
Sorrido ed esco, gli occhi sono lucidi e le lacrime minacciano di uscire anche se glielo impedisco con tutta la mia forza interiore.
Ora ho capito il motivo di questi strani sintomi, ma la risposta non mi piace affatto.

Le Raduraie: Un nuovo InizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora