6 Non il migliore dei risvegli: Felicity

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Povs. Aris

Ho torturato Felicity per tutto il giorno, ma sono troppo ansioso per non pensarci.
Oggi libereremo Ester così potrò finalmente conoscerla, magari lei e Felicity andranno d' accordo e se sono fortunato magari ci sposeremo e avremo dei figli!
Ahaha ok no, ma devo essere sicuro che oggi tutto vada per il verso giusto quindi comincio a studiare il piano, ormai io e fely non facciamo altro che questo tutto il giorno, abbiamo la mente impostata solo sul piano.
Mentre ripeto a me stesso quanto tutto questo sia importante sento dei passi a avvicinarsi e la porta del casolare aprirsi: Astrid il capo è entrato nel mio casolare! Mi conosce!  E se sapesse del mio piano? Comincio a pensare ad una scusa quando lei, come se mi avesse letto nella mente, mi ferma dicendomi :- tranquillo so tutto, sono dalla vostra.-
Al che rimango spiazzato.
Deve essere un genio incompreso per aver già capito tutto così faccio pr chiederle come ma con la sua strana telepatia mi risponde:- devi fermare tutto, sarò io a liberarla senza il bisogno di infrangere alcuna regola, avverti Felicity, non dirò nulla del vostro piano a patto che voi non diciate che era tutto programmato dall'inizio. Intesi?-
Ovviamente per la gioia rispondo con un euforico -Sì certo!-  si ferma un attimo a pensare e poi vedo andare via come se ci fossimo scambiati si e no qualche parola insignificante.
Davvero incredibili le doti di recitazione di quella ragazza!
Per la felicità mi metto a saltellare come un matto, così quando Rachel entra nel casolare si mette a ridere e comincia a tartassarmi di domande, a volte a caso, a volte con la telepatia e alla fine si mette  a saltellare anche lei pur non sapendo il vero motivo della mia esagerata felicità.

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È sera tardi, so che domani mattina Ester sarà liberata e non riesco a dormire.
Sento un brivido percorrermi tutto il corpo, la schiena si irrigidisce a momenti e cerco di soffocare le grida di euforia, che sto letteralmente urlando, con la mano.
Mi alzo per prendere una tisana quando un pensiero non mi passa per la testa, rabbrividisco, no, non può essere vero, ma... caspio! Mi sono dimenticato di dire tutto a Felicity!
Oooh no e ora come faccio! Mi vesto più in fretta che posso,  perdo tempo a mettermi i pantaloni, che di solito tolgo per il caldo, ormai è notte fonda sarà già uscita! Corro fuori dal casolare, giro a destra e....
Un urlo straziante attraversa tutta la radura poi il silenzio più totale.
Vedo delle figure uscire di corsa da un edificio in lontananza, affretto il passo, sempre più veloce, ormai neanche me ne accorgo.
I miei piedi si muovono da soli arrivo alla porta e la sbatto con una forza che non avevo mai avuto occasione di scoprire.
Lo spettacolo che tanto speravo di non vedere mi si presenta davanti: vari attrezzi cosparsi di sangue sono sparsi per le stanze e in un angolo del muro un corpo è accasciato con tutto il suo peso, inerme.
FELICITY!
Mi butto verso di lei e mi siedo accanto al suo corpo svenuto, le appoggio la testa sulle mie gambe per fermare il sangue che le esce dalla nuca.
Non deve aver perso del tutto la conoscenza perché la sento sussurrare -Harriet- con il suo ultimo respiro.
Poi con cautela sollevo il suo corpo e lo porto in camera mia.
Moltissimi sguardi si soffermano su noi due, ma me ne accorgo a malapena, il suo peso è quasi nullo e gracile come quello di un uccellino.
Rachel mi aiuta aprendomi la porta e sistemando un kit da pronto soccorso accanto al mio letto: almeno la telepatia serve a qualcosa.
Con le mie doti da medicale professionista mi accingo a bendarle gran parte del suo piccolo e sottile corpo tra cui il retro della testa..
un polso... quanto sangue...
I suoi occhi sono chiusi, ma noto in lei un velo di tristezza e delusione, Ester verrà comunque liberata ma lei questo non lo sa, non lo sa a causa mia.

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Povs Felicity

Sento odore di sangue e di disinfettante, mi sveglio su un letto molto comodo senza le coperte.
Una mano mi sfiora il polso e me lo benda, percepisco un forte dolore e sento qualcosa colare da esso, apro gli occhi anche se non vorrei e mi ritrovo la assonnatissima faccia di Aris che mi guarda con un lieve sorriso sul volto che copre quasi del tutto la sua espressione preoccupata.
Faccio per alzarmi ma con voce calma e leggera mi intima di stare ferma, faccio come mi dice poi alzo un po la testa, tanto da riuscire a vedere il mio corpo, per accorgermi che sono piena, qua e la, di ferite e di bende macchiate di rosso.
Dopo un po' che osservo stanca il mio corpo capisco che Aris si sta preparando a cambiarmi le bende e faccio per ritirare il braccio ma lui come se nulla fosse so stringe a se con più forza, ma senza farmi alcun male.
Con sorpresa noto che le farfalle nello stomaco si sono alleviate, forse perché ho tanto da chiedere e di capire.
Provo a ricordare: ieri sera avrei dovuto liberare Ester, mi ero alzata ed ero uscita per andare alla gattabuia quando... ah giusto HARRIET.
Non ricordo molto di quel che è successo dopo che ho sentito la sua ultima risata malvagia e Aris che mi portava via.

~~~~~  zan zan zaaaaan-            ehilà!    Gentaglia vorrei cominciare dicendo che cercheremo di pubblicare ogni sabato soprattutto durante questa quarantena. Secondo vorremmo ringraziare  per aver commentato e per essersi interessata alla storia, speriamo che continui a piacerti un bacionissimo da Ester, Arstrid e la sottoscritta Felicity!! 😘😊😊

Le Raduraie: Un nuovo InizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora