Le lacrime ormai si sono asciugate, non posso distrarmi.
Mi alzo a malavoglia e mi sciacquo la faccia per aspettare il momento giusto: quando il sole sarà calato ed il buio potrà regnare nella notte.
Sono distrutta, la stanchezza si sta facendo sentire,dopo un po' controllo fuori dalla finestra e noto che ormai è notte fonda, così mi preparo e prendo tutto il necessario per liberare Ester.
Lascio la luce accesa per non far insospettire nessuno(tutti sanno che la notte rimango sveglia e che quindi la mia luce è sempre accesa) e mi dirigo molto silenziosamente alla porta d' ingresso che scricchiolando mi mette ancora più in guardia: se dovessero scoprirmi mi butterebbero subito in pasto ai dolenti.
Esco e mi avvio verso la cella sperando che Aris sia già lì; noto che Ester è abbastanza stanca, ma non mi metto fretta: devo fare silenzio, come se non esistessi.
Lei bisbiglia il mio nome sempre più forte, mentre dei passi si avvicinano da dietro, cosi mi faccio piccola per non farmi vedere ma la luce è sempre di più vicina, riesco a vedere la mia ombra davanti a me.
Una voce irritante ed autoritaria mi parla alle spalle con disprezzo:- bene bene chi abbiamo qui? Felicity!- sobbalzo alla pronuncia del mio nome.
-che ci fai qui, Felicity?-
-io, io soffro di insonnia e... e sono sonnambula! -
-ah sonnambula eh?!? Allora ti aiuto io, sonnambula- dopo quest'ultima il suo seguito comincia a ridere in modo malvagio, come se provasse piacere a far soffrire la gente.
Cerco di nascondermi più che posso, non sono invisibile veramente, ma spero inutilmente che funzioni.
Purtroppo la speranza non basta per salvarmi perché un secondo dopo sento una fortissima botta che fa rimbombare i miei pensieri nella scatola cranica facendomi svenire.~~~~~~~~~~
Mi risveglio a terra circondata da sette ragazze alte e robuste, tra loro riconosco Harriet che mi guarda con un aria più spietata del solito.
-finalmente ci siamo svegliati eh!- urla la ragazza mentre le altre la accompagnano con una fragorosa risata, -fatto una bella dormitina?- altre risate; comincio a pensare che tutto questo sia sono uno spettacolino comico fino a che Harriet, come se mi avesse letto nel pensiero, mi tira un calcio sul fianco destro facendomi sputare del sangue. Continua ancora mentre grida domande sulla mia presenza fuori, ma non sono in grado di rispondere.
Non voglio far soffrire ne Ester ne Aris così mento confabulando qualcosa come passeggiata e insonnia senza però riuscire a convincerla del tutto. Dopo un po' lei e le sue amiche si fermano, penso sia la fine, quando una di loro non mi prende per il colletto e mi sbatte al muro gridandomi in faccia di non mentirle.
Sento i suoni e le urla rimbombare nella mia testa il sangue cola dappertutto e il mio respiro si accorcia nel tempo, la sua stretta sul mio collo è troppo forte, sto per svenire, caccio un urlo più forte che posso e poi decido di lasciare il mio corpo aggrappato a peso morto.
Harriet si avvicina a me con passo calmo e lento in tutta la sua superiorità e mi tira il pugno decisivo prima di ordinare di lasciarmi andare.
Mi accascio a terra appoggiata al muro, sento la porta del casolare aprirsi ed una figura alta e slanciata correre verso di me.
Mi sento la testa sollevare, poi un corpo caldo e morbido sotto di essa.
Non ce la faccio più, il mio battito cardiaco rallenta.
-Harriet- pronuncio alla fine.
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Le Raduraie: Un nuovo Inizio
AcciónQuesta è una storia che abbiamo creato io ( @EstergruppoB) e due mie amiche ( @FelicitygruppoB, @AstridgruppoB) basata sulla storia di Maze Runner. Siamo tre ragazze che hanno fatto fin dal primo momento in cui sono nate scelte sbagliate; si sono un...