6 Il giorno più brutto: Astrid

31 1 3
                                    

Mi sveglio come sempre per controllare che vada tutto bene, dopo una lunga nottata piena di incubi. Giuro che se continuano mi ammazzeranno prima che lo facciano i creatori e se devo essere sincera non ci tengo molto ho ancora tutta la vita davanti! Esco dal casolare e faccio il solito noioso e palloso giro di routine: velocisti, batti mattone, cuochi, contadini e infine medicali. Tutto come ogni giorno dal mio arrivo...o meglio dire dal giorno in cui sono stata eletta capo. Cammino tranquillamente e noto con piacere che Ester sta parlando con Frankie fuori dalla gattabuia...ebbene si, sono riuscita a farla "scappare" senza infrangere nessuna legge ma soltanto dicendo che adesso la punizione poteva bastare, aveva già capito come si doveva comportare. La guardo per un po' di tempo e noto con gioia che è felice e finalmente può muoversi liberamente come vuole e senza stare distesa a fare la lotta da sola o con un moscerino! Dopo 3 minuti continuo il mio viaggetto fino a che non vedo arrivarmi in contro un Aris super affaticato e stanco... "che cosa sarà successo!? Forse li hanno scoperti!? O cavolo...". Mi avvicino il più velocemente possibile e noto che sotto agl'occhi ha delle enormi occhiaie e il suo aspetto non è da meno.
"Che cosa è successo Aris!?" chiedo visibilmente preoccupata che possa essere successo qualcosa di veramente complicato e assurdo.
"È...per Felicity..." dice prendendo enormi boccate d'aria tra una parola e l'altra...si vede che è sconvolto...quasi affranto o come se si sentisse in colpa...
"Parla! Che cosa è successo a Felicity!?" chiedo...anzi urlo toccandomi freneticamente il piercing all'ombelico, quasi strappandomelo dalla pancia.
"È...è stata picchiata..." continua sempre più sconvolto e disperato. È straziante vederlo in questo modo, di solito era sempre allegro...solitario ma allegro e questo mi mette molta ansia. 
"Chi l'ha picchiata Aris!? Dimmelo così la faccio nera! Però cerca di fare una frase di senso compiuto intera, sennò ci mettiamo 2 anni!" cerco di esortarlo, diventando sempre più incavolata ogni minuto che passa. Picchiare Felicity! Picchiare Felicity! Ma come osano, lei che non farebbe del male a una mosca! Che non riesce nemmeno e rispondere a tono per paura di poter offendere la persona più odiosa del mondo! Che vigliacca, se l'è presa con lei e non con una del suo livello o addirittura più pericolosa...come Ester! Aris prende un grosso respiro e cerca di dire frasi collegate tra di loro.
"È stata Harriet...ieri mi ero dimenticato di comunicare a Felicity il nostro nuovo piano e lei si è presentata lo stesso alla gattabuia...lì Harriet ci stava sicuramente aspettando...allora insieme al suo gruppo, l'hanno picchiata...quasi massacrata di botte..." conclude con le lacrime agl'occhi e prendendo un altro respiro dice " è tutta colpa mia...avrei dovuto proteggerla..." qui scoppia a piangere e dentro di me si fa sempre più largo il dolore...il senso di vuoto, che mi riportano ai miei incubi...alle mie colpe.
"N non è colpa tua Aris" dico sconvolta quanto lui "è colpa mia...avrei dovuto avvisarla e s soprattutto controllare che Harriet fosse nel casolare...sono una pessima guida e...amica..." dico cercando di trattenere le lacrime. Felicity, i miei genitori, la bambina...tutta colpa mia, se fossi stata più attenta...cavolo! Forse starebbero meglio senza di me...porto solo guai...
"NO!" urla Aris deciso avvicinandosi a me e asciugandomi una lacrima sfuggita al mio controllo. "Non è assolutamente colpa tua! Te hai fatto del tuo meglio e ci hai pure aiutati rischiando il posto! Ci hai salvati, perché saremo sicuramente stati scoperti e alla fine sarebbe stato tuo dovere esiliarci...quindi no! Non è assolutamente colpa tua!" finisce facendo una cosa a me quasi estranea...mi abbraccia e a quel contatto è come se le forze ritornassero al loro posto e finalmente mi sono lasciata libera, mi sono liberata di quelle lacrime da tempo trattenute.
"Okey...a adesso portami da lei...voglio vedere come sta..." dico incerta e balbettando. Questa è la vera Astrid, quella insicura, timida e con la paura di affezionarsi....non quella sicura, fredda e polemica. 
"Andiamo..." dice Aris guidandomi verso il mini ospedale. Appena entrata noto un lettino con sopra un corpo pieno di ferite e tagli; i capelli sono spettinati e con qualche ciuffo d'erba; la faccia segnata dal dolore e dalla paura...gli occhi ancora chiusi in un sonno profondo...non la riconosco più... "Aris...portami del disinfettate e delle pinzette..." dico con più sicurezza di quello che mi sarei mai aspettata. In certo, Aris va verso uno scaffale e prende il materiale che gli ho chiesto. Inizio a medicarla e le mie mani si muovono da sole...come se l'avessi già fatto in passato e in meno di 7 minuti è tornata più o meno la ragazza che conosco. "Come hai fatto!? Nessuno è mai riuscito a medicare così bene una persona...sei stata grandiosa!" dice saltellando per la stanza entusiasta...il mio umore invece è a terra...però il sorriso ce l'ho sempre...un po' ammaccato ma presente. Lascio Aris con indicazioni precise esco e mi dirigo verso il casolare. Aumento il passo ed entro dentro, cercando di trattenere le lacrime...sono un disastro umano...mentre stavo per salire al piano superiore la porta si apre di scatto, sbattendo contro il muro e rivelando l'ultima persona al mondo che mi sarei aspettata. Sussulto per lo spavento e vedo che si sta avvicinando con i pugni serrati e con una faccia da incavolata nera...
"Ester..." cerco di iniziare, ma vengo prontamente interrotta da lei.
"Tu lo sai che sei la più stronza di tutte le persone stronze in questo mondo? Perché all' Adunanza non mi hai difeso, pur sapendo che non ero stata io? Perché sei rimasta indifferente alla cosa? Te ti divertivi, mentre io ero chiusa in cella coi topi! " mi urla contro, sputandomi tutto il suo rammarico addosso...e no! "Pure questa no! Basta ne ho abbastanza, altro che gentile e calma! Adesso divento una furia, non ce la faccio più! Sapessi quanti problemi ho io! Cavolo!" penso tra me e me.
"Ma proprio non capisci eh?" le rispondo di rimando mettendoci tutta la mia frustrazione. Mi massaggio le tempie perché non ce la faccio veramente più...mi sta venendo un mal di testa terribile.
"No, non capisco. Forza, applicati" mi dice incrociando le braccia e battendo il piede per terra. "ahhh che seccatura che è! Ma tutto oggi mi doveva capitare!"
"Ho fatto tutto questo per tenerci al sicuro! Se mi fossi comportata adeguatamente, non avrei creato sospetti in loro! Se solo te avessi seguito il mio esempio, non avresti picchiato la gente a destra e manca e urlato come una selvaggia!". Sento gli occhi pizzicarmi e la voce inizia a tremarmi leggermente...sto per esplodere...non qui...non davanti a lei...
"Io non sono una selvaggia! E comunque, biondina, potevi anche dirmelo sai? Farmelo capire! Io non seguo il cervello davanti ad una situazione nuova, ma il mio istinto! E lui mi stava urlando di scappare da questo posto!". Sentita questa stupidaggine cerco di salire le scale ma prontamente lei mi blocca la strada. Sbuffo stressata e stanca di questa giornata.
"Cosa vuoi adesso?" dico alzando gli occhi al cielo.
"Non abbiamo ancora finito di parlare, quindi ora ti siedi e mi ascolti" dice digrignando i denti. I miei occhi si spalancano e mi preparo e dirgliene quattro. Come osa rivolgersi così a me!
"Tu non puoi parlami così! Io sono il tuo capo! E lasciami il braccio, che ho da fare!" dopo un momento di stupore guarda la sua mano che stringe saldamente il mio braccio e piano piano allenta la presa.
"Devo ancora finire di parlare. Siediti" mi ordina con tono fermo. Che faccia tosta! Ma sentila un po' sta qui!
"Io invece credo che abbiamo finito!", dico spingendola via da un lato per farmi passare, prendo un paio di fogli in mano e posa l'altra sulla maniglia della porta. Mi giro verso di lei e le rivolgo uno sguardo freddo e senza emozioni, solo rammarico e tristezza per aver fatto la scelta sbagliata. "Sai una cosa? Mi sono pentita di averti liberato. Saresti stata meglio in quel posto sudicio, proprio come te". Detto questo esco e sbatto la porta con rabbia...raggiungo l'unico letto nella stanza e mi accascio lì, finendo l'ultime lacrime che mi sono rimaste. Guardo fuori dalla finestra e mi metto a disegnare. Quando osservo di nuovo fuori dalla finestra noto che è sera e allora mi stendo e ritorno a braccia aperte dai miei amati incubi...gli unici a tenermi compagnia, senza giudicarmi...quanto avrei voluto essere morta con i miei genitori...o con la bambina. A questo punto non avrei così tanti rimorsi.
Vaffancaspio a tutto il mondo!
____________________________________
SPAZIO AUTORE
HEYYYY come va?
Scusate per il ritardo ma i professori mi stanno sommergendo di compiti anche adesso che siamo tutti a casa. Comunque ecco a voi il nuovo capitolo!!
Secondo voi Astrid è insensibile e fredda o ha solo paura di essere tradita? Paura di soffrire di nuovo...di deludere qualcuno?
Tra Astrid ed Ester cambierà qualcosa ho resteranno sempre amiche/nemiche?
Lo scoprirete solo leggendo<3
Al prossimo capitoloooo!!

Le Raduraie: Un nuovo InizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora