7 Mio "fratello": Astrid

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Sono passati esattamente due mesi dalla discussione che ho avuto con Ester. In questi mesi non ci siamo parlate molto, solo qualche cenno per salutarci e nient'altro. Le cose che le ho detto non le penso veramente, certo è molto irascibile e ricorre quasi sempre alla forza bruta...ma non è una cattiva persona. Sono ancora il capo della radura e come tale ho punito per bene Harriet. È stato difficile visto che nessuno aveva visto per bene cosa fosse successo ma alla fine sono riuscita ad avere giustizia per Felicity. Sembravo un' altra persona durante l'adunanza: più fredda, severa ed addirittura più cattiva...non so cosa mi sia preso so solo che questo fatto accaduto sotto i miei occhi, e per di più a una mia amica, mi faceva imbestialire. Infatti adesso anche Harriet mi rispetta come si deve...dopotutto la stavo per buttare di sotto dalla sedia e tirarle un pugno...ma per sua fortuna mi sono fermata. Da quel giorno ho continuato la mia vita normalmente ma solo due persone sanno chi sono realmente...sanno quanto sono fragile. Una di queste è Aris.
Ve lo sareste mai immaginati! La persona con qui ho parlato di meno in assoluto è diventato in realtà il mio consulente, psicologo e io sono il suo. È stato lui a trovarmi in lacrime che disegnavo e da quel momento non mi ha mai abbandonata; mi conosce meglio di chiunque altro. Gli ho raccontato dei miei sogni e lui mi ha ascoltato con pazienza e quando sono finita di nuovo in lacrime, mi ha abbracciata teneramente...come tra un fratello e una sorella...quanto mi mancava quel contatto! Ogni giorno ci ritroviamo nel boschetto, dove ci siamo parlati la prima volta, per raccontarci se c'è qualcosa che ci turba o qualche piccolo pettegolezzo per ridere un po'. Quello è il nostro posto segreto, ma sento ancora il bisogno di trovarmi un po' di tempo per me stessa, per pensare e riordinare i pensieri di un'intera giornata. Adesso sto camminando cercando il mio consulente e devo ammettere di essere super agitata, devo raccontargli uno scoop con i fiocchi e con non riesco a metabolizzare
"Aris dove cavolo sei!?" urlo frustrata e agitata entrando nel casolare, sperando di trovarlo.
"Sono qui, chi mi cerca?" chiede una voce bassa proveniente dal letto più lontano che si potesse scegliere. Mi avvicino di soppiatto e, a meno di un metro di distanza, prendo la corsa e gli salto addosso. Lui sorpreso inizia a dire aiuto, ma io prontamente gli tappo la bocca con la mano.
"Non ti preoccupare, non ti voglio ammazzare...o forse si..." e scoppio in una risata che contagia anche lui. Mi alzo lentamente, per fargli sentire quanto peso e alla fine mi metto seduta ai piedi del letto. Lui in compenso si alza con una faccia stravolta e si massaggia la pancia come se gli fosse caduto addosso un bisonte. "Guarda che non sono così pesante! Sono nella norma!" gli dico dandogli una botta sulla spalla. Aris fa il verso di dolore alla spalla e fa finta di essere morto. "che imbecille!"
"Aris...non puoi essere morto sennò ti immagini come rovineresti la vita a Felicity...eh già ci resterebbe davvero male..." dico provando a toccare il suo punto debole. È da un po' che penso che loror due siano una coppia perfetta: timidi, abili a non parlare con nessuno, abili a non farsi odiare, ma soprattutto...ABILI A TRATTENERE IL RESPIRO PER NON FARSI NOTARE! Meriterebbero un oscar per questo.
"Ti ho già detto che io e Felicity siamo solo amici e niente di più!" dice mettendosi la mano davanti agl'occhi per ripararsi dalla luce che entra da una delle tante finestre. "E io continuo a dirti che per me state benissimo insieme!" affermo sorridendo e cominciando a fargli il solletico. Lui inizia subito a ridere e ad agitarsi poi ad un certo punto...cade rovinosamente da un letto! "Che imbranato che sei!" dico morendo dal ridere.
"Potresti anche darmi una mano...e smettila di ridere! Potrei essermi fatto male!" dico facendo gli occhi a cerbiatto...non gli sono mai riusciti. Comunque sempre ridendo, gli porgo la mano e l'aiuto ad alzarsi...ma la situazione si ribalta. Ora è Aris a fari il solletico. Nessuno è mai riuscito a farmelo e infatti sarei "immune"...ma lui è riuscito a trovare il punto esatto in cui lo soffro, cioè ai fianchi. Non so come fa, perché anche altre mie amiche ci hanno provato, ma lui è l'unico che ci riesce.
"Okey...okey a adesso b basta ti prego!" dico piangendo dal ridere. In tutto questo io sono finita per terra e adesso mi stavo rotolando per evitare i suoi colpi. Passano 5 secondi e finalmente smette. Mi rimetto in piedi e prendo fiato. Ci guardiamo negl'occhi e iniziamo a ridere di gusto. È fantastico avere un rapporto così!
"Allora che mi dovevi dire di così importante?" mi chiede con una nota di curiosità, infatti sono sempre io a portare i segreti più belli e divertenti. Torno alla realtà e inizio a saltellare per la stanza in modo agitato. Aris mi guarda come uno che osserva una persona pazza rinchiusa in un manicomio.
"Non so come dirtelo!" dico continuando a saltellare per la stanza.
"Innanzitutto potresti sederti e calmarti un pochino...cosa dovrebbe farti agitare così tanto?" domanda sempre con più curiosità. Manca poco che inizi a saltare anche lui. Piano piano mi siedo e cerco di regolarizzare il respiro.
"Allora...bé ho scoperto questa cosa, che riguarda una certa persona..."
"Riesci a spiegarti meglio! Sai, direi che potrebbe sembrare un po' troppo generico come racconto!" dice incominciando a ridere di nuovo. Nel frattempo penso un modo per dirglielo e, per mia sfortuna, inizio a giocare con il mio piercing. Aris se ne accorge e torna immediatamente serio. Un silenzio tombale piomba nella stanza. "Allora ho scoperto che...io piaccio a Jeanette!" dico tutto d'un fiato abbassando lo sguardo vero il pavimento, stranamente interessante. Per diversi secondi, che sembrano minuti, Aris non apre bocca poi alla fine dice.
"Cavolo! Questo si che è uno scoop!" dice ridendo e osservandomi per capire la mia situazione. Poi pronuncia le fatidiche parole: "Ma a te piace?" io rimango perplessa. "No che non mi piace...non mi piacciono le femmine...però come mi comporterò d'ora in poi con lei?"
"No Aris, hai un'amica attratta dai figoni di maschi che si trovano sulla terra. Ma mi devo comportare d'ora in poi? Devo cambiare il mio atteggiamento o devo fare finta di nulla? E se poi mi chiede di essere la sua fidanzata, come posso dirgli di no senza ferirla? E se.."
"Astrid calmati! Ti fai troppe domande! Non è detto ce lei ti dichiari i suoi sentimenti e non credo tu debba cambiare il tuo modo di approccio con lei...sennò la ferirai comunque!" mi ferma Aris avvicinandosi e mettendomi una mano sulla spalla. "Cavolo non avevo pensato che potessi ferirla anche cambiando atteggiamento! Sono proprio un'insensibile!" dico mettendomi le mani nei capelli e iniziando a borbottare tra me e me, mentre cammino in cerchio per la stanza. Ad un certo sento dei passi avvicinarsi e vedo la faccia di Aris mettersi davanti a me e prendermi le mani. "Astrid non devi tormentarti e soprattutto non sei per niente insensibile! Non devi pensare che se non hai il controllo su tutto allora tu sai insensibile! Tu sei la ragazza più misteriosa che io abbia mai incontrato! Non mostri quasi a nessuno il tuo lato tenero, il tuo vero carattere. E sono strafelice che tu ti sia aperta con me...almeno adesso so con chi confidarmi. Smettila di pensare a quello che potrebbero dire gli altri! Si te stessa!" Dopo queste sue parole mi vengono le lacrime agl'occhi. Nessuno mi aveva mai detto delle cose così dolci. In così poco tempo abbiamo legato tantissimo e ormai io lo considero come un fratello, spero che non mi abbandoni mai...ho bisogno di lui! Sennò sarei persa!
"Grazie Aris! Nessuno mi aveva mai parlato in questo modo! Sono felice anche io di aver legato in questo modo con te! Ormai sei un fratello per me! Uno di famiglia!" dico abbracciandolo e stringendolo il più possibile a me, come se avessi paura di perderlo da un momento all'altro. "Ricordati che io ci sarò sempre per te!"
"E io per te!" gli rispondo con il sorriso sulle labbra. Finalmente qualcuno mi vuole bene. Il resto della giornata la passiamo insieme: parliamo, scherziamo, ridiamo e ci raccontiamo tante altre storie che si sono svolte nella radura. Fino a che non arriva l'ora di sera e il panico incombe nella radura.
"Che cosa è successo!?" urlo per sovrastare le voci dell'altre raduraie. Mi avvicino all'intendente dei velocisti per avere spiegazioni.
"Ester e Sonya non sono ancora rientrate. Tra poco le mura si chiuder..." non finisce in tempo di parlare che il cigolio delle porte inizia. In fondo al corridoi principale si scorgono due figure...ma qualcosa non va... Ester, stremata e ferita, sta portando in spalla Sonya che deduco abbia perso i sensi per lo sforzo. Mi faccio spazio tra la folla e arrivo davanti per incitare la ragazza ad aumentare il passo. Purtroppo non posso darle una mano...è contro le regole...ma lei è la ragazza più forte che io abbia mai visto...ce la farà! Lo spero...mancano pochi minuti alla chiusura totale delle porte e, con un ultimo sforzo, Ester si lancia dentro la Radura e deposita delicatamente Sonya per terra. Mi avvicino per vedere meglio la sua ferita sulla gamba e noto che è uno strappo muscolare non gravissimo ma che deve recargli molto dolore."Non potrà correre per almeno 3 settimane...non le piacerà per niente la notizia!" Ordino ai medicali di portarla in infermeria e subito la sollevano, seguiti a ruota dalla piccola Franky in lacrime.
"Non le accadrà niente! È una ragazza molto forte...accompagnala così magari al suo risveglio si sentirà meno disorientata!" le dico cercando di calmarla. La piccola con un ultima lacrima si avvicina al corpo inerme dell'amica e l'accompagna nella capanna. La mia vista si offusca e per un attimo rivivo i momenti terribili dell'incubo...quando mi hanno portata via...anche a me avevano detto di starle accanto...ma non si è mai risvegliata...
Mi sveglio per terra con Aris accanto a me che mi guarda con aria terribilmente preoccupata.
"Astrid ti senti bene!? Che cosa ti è successo!?" mi chiede nervosissimo...non so cosa rispondergli...non so cosa mi sia successo...è tutto così confuso...
"Portami nel Casolare Aris...t ti prego d devo riposare un pò..." senza contraddirmi, Aris mi prende in braccio e si dirige a passo spedito verso la struttura. Qui mi posa su un letto e aspetta una mia spiegazione. "Grazie mille...ti prego non chiedermi cosa sia successo perché non lo so nemmeno io...Aris...ho paura..." dico le ultime frasi con un sussurro. Nessuno avrebbe mai detto che Astrid potesse avere paura, ma sapete anche lei ha dei sentimenti.
"Non ti preoccupare ci sono io accanto a te." Mi risponde lui. Si avvicina al mio letto e mi fa sdraiare sopra di lui mentre mi abbraccia e mi racconta una favola stana ma fantastica. Purtroppo non sono riuscita ad arrivare alla fine e quindi no so cosa sia successo alla ragazza in questione. "Maledetto sonno! Prima o poi ti sconfiggerò!"
Pov's Aris
Da quando Astrid ha mostrato il suo vero lato siamo diventati subito amici e adesso posso ritenerla la mia sorellina. Mi sento in dovere di proteggerla e troppe volte si accredita colpe che non sono affatto sue. Ogni cosa che va storto nella radura, una persona si ferisce per sbaglio, una parte di cibo si ammuffisce, è tutto colpa sua! Tutto! E entra in crisi! Molte volte ho passato ore a cercare di riportarla alla realtà, per vedere che cosa...uno sguardo confuso che se ne usciva sempre con: "che cosa è successo?Perché sono qui?" Amnesia totale. Però tralasciando questa parte del suo carattere, è davvero una ragazza d'oro. Come lei ne ho viste poche e soprattutto è molto, forse troppo saggia. Ha sempre inesorabilmente ragione lei! Ma proprio su tutto! Ha sempre la risposta pronta e per spiegartela utilizza un linguaggio impossibile da capire. Adesso le sto raccontando una storia che mi raccontavano quando ero piccolo...o almeno credo. Parla di un ragazzo che porta i bambini in un mondo fantasioso che poi purtroppo dovranno lasciare con l'andare avanti nel tempo. La protagonista si chiama Wendy e io la paragono sempre ad Astrid. Mentre il ragazzo non so chi potrebbe essere. Chissà se un giorno Astrid troverà il suo Peter che la porterà lontano da questo mondo ingiusto, lontano dal labirinto...dalla radura. Chissà se riuscirà ad apprezzare il suo carattere alquanto bizzarro e unico. Nemmeno il tempo di arrivare a metà che lei si addormenta. Finalmente credo di avere qualcuno per cui lottare...anzi qualcun altro...la mia piccola sorellina, la mia piccola Wendy.
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SPAZIO AUTORE
Ciao ragazzi! Come va la quarantena? Io sinceramente mi sto annoiando un botto e I professori non migliorano le mie giornate. Comunque, come promesso, ecco un nuovo capitolo (so che di solito si aggiorna di sabato ma me ne ero totalmente dimenticata)
Che cosa sarà successo ad Astrid?
Forse sta incominciando a ricordarsi qualcosa o sta solo impazzendo?
Forse finalmente ha trovato una "famiglia"?
Ciao e alla prossima<3

Le Raduraie: Un nuovo InizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora