"Shiloh c'è qualcosa che non va?" gli chiese Dora apprensiva
"Eh? No no. È ok." Le rispose Shi abbozzando un sorriso
"Ti vedo particolarmente giù di tono in questi giorni... sai che se c'è un problema puoi dirmi tutto" insistette l'amica.
"Oggi c'è la consegna del compito del professor Farrell, sono leggermente ansioso. Speriamo vada bene" buttò lì il biondo, scrollando le spalle e cercando di liberare la mente da quei pensieri che prepotenti tornavano troppo spesso.
Dopo quella sera lui e Millard non si erano più parlati, era trascorsa poco più di una settimana, e da allora il maggiore a stento gli rivolgeva qualche sguardo di sufficienza.
Addirittura correva voce stesse frequentando Khloé, la ragazza dei sogni di mezzo edificio.
All'inizio c'era rimasto malissimo, poi a poco a poco si era convinto che quel bacio in realtà fosse stato dettato dalla foga del momento tra due ragazzi giovani, niente su cui battere le testa più di tanto. Avrebbe tanto voluto parlarne con la nonna o con Dora, ma perché cercare consigli se effettivamente per lui non contava niente...
"Shi, guarda chi c'è" disse lei con una faccia davvero sorpresa
"Biondino ti andrebbe di darmi il numero? Sei davvero molto carino"
Shiloh alzò il volto trovandosi a incastrare gli occhi in quelli del suo interlocutore.
"Mi dispiace ma il mio ragazzo è molto geloso, potrebbe scoprirlo e..." rispose Shiloh con un sorrisetto malizioso e divertito
"Non mi pare ci sia il tuo ragazzo da qualche parte, sbaglio?" Insistette lui.
Allora Shiloh si alzò sulle punte baciando l'uomo sulla bocca subito dopo seguito da un "oooh" sognante di Dora che aveva assistito alla scena."Russ che ci fai qui?" Chiese Shiloh abbracciandolo sui fianchi.
"Niente, passavo di qui e sono sceso per un saluto" gli sorrise. "ma fammi capire lui approccia in questo modo con i ragazzi che gli chiedono il numero?" Domandò divertito a Dora.
La ragazza fece per rispondere quando improvvisamente Millard gli passò di fianco."Millard come stai?" Disse Russ catturando la sua attenzione.
Aveva un'aria particolarmente scocciata e qualche residuo di rossetto sulla labbra,cosa che fece contorcere lo stomaco del biondo che nel frattempo stava catturando ogni suo particolare.
Tra le dita aveva il filtro di una sigaretta quasi consumata che portò alle labbra facendo un ultimo tiro.
"Tutto ok. Tu?" rispose buttando fuori il fumo.
"Bene, sono passato giusto un attimo per..." non finì di parlare che una bionda si attaccò al braccio di Millard.
Gli arrivava a malapena al pettorale e gli si avvinghiò letteralmente al collo per scambiarsi un bacio che lasciò ben poco all'immaginazione.
"Ciao ragazzi" disse con voce acuta ai presenti, per poi rivolgersi nuovamente al Moro "ti aspetto in aula di disegno amore" detto questo sculettò via raggiungendo il gruppetto di amiche.
Russ guardò stupito il cugino con un certo stupore sul volto "Mill non sapevo stessi frequentando una ragazza, che bello." disse sinceramente felice
"Anche no" sorrise sarcastico Millard con uno scintillio strano negli occhi.Shiloh intanto era rimasto totalmente scosso da quella situazione.
Gli dava fastidio, un grande fastidio. Ricordava perfettamente il sapore del Moro, ricordava la consistenza delle labbra, l'irruenza... pensare che quella bocca stesse baciando qualcun'altra gli faceva ribollire il sangue.
Allora senza pensare a cosa stesse dicendo sbottò "Quello spettacolino indecente potevate risparmiarvelo se non sei neppure sicuro lei che ruolo abbia nella tua vita"
I suoi occhi azzurri lanciavano scintille, come sempre avere la sua attenzione addosso fu come mille scariche elettriche.
Il più grande lo guardò sarcastico per poi dire "che brutto quando qualcuno sputa nel piatto in cui ha mangiato"
Quella surreale conversazione fu interrotta dalla campanella che annunciava l'inizio delle lezioni, "ringraziando il cielo" si ritrovò a pensare Shiloh.
Salutò di fretta Russ e affiancò Dora per entrare in aula.
"Esigo sicuramente delle spiegazioni su quello che è successo poco fa" disse la mora con una faccia che non ammetteva repliche."Buongiorno ragazzi" disse il professore posando la borsa sulla cattedra.
"Buongiorno Singor Farell" risposero in coro i ragazzi.
"Oggi è il giorno della consegna, spero siate riusciti a non deludere le mie aspettative. Potete consegnarmi i lavori non appena farò il vostro nome"
Ad uno ad uno i ragazzi consegnavano i lavori, qualche volta si levavano schiamazzi ma niente che il professore non riuscisse a far cessare con un occhiataccia, fin quando non fu il turno di Shiloh.
"Shiloh Foster" chiamò il docente.
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I don't Wanna Miss a Thing
RomanceCOMPLETA. Londra. Lui: uno studente di arte. Il fidanzato: il figlio del proprietario di una gigantesca casa automobilistica. L'altro: il cugino newyorkese stronzo e dalla vita complicata. Una serie di "sfortunati" eventi porteranno Shiloh a spro...