12- Nuova melodia (1)

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Erano arrivati da poche ore ad Amberley e Shiloh stranamente era tranquillo.
Per tutta la durata del viaggio, dopo quella strana reazione del moro, non si erano più rivolti la parola.

Erano stati accolti in un hotel molto caratteristico immerso nella natura.

L'interno riservava un'ampia reception e del personale molto gentile e competente. Diversi faretti illuminavano la zona all'ingresso e sul retro c'era una immensa sala per le varie conferenze artistiche e non che si tenevano in quel luogo.
Avevano riservato al professore e alla consorte una doppia matrimoniale, e per i due studenti due camere singole.

"Per fortuna" sospirò Shiloh posando i bagagli sul letto a una piazza e mezzo.

La cosa che lo teneva un po' in allarme era il fatto che la camera di Millard fosse la L11, quindi praticamente si trovava di fronte alla propria, ma finché l'avrebbe visto solo lo stretto necessario e in compagnia del professore tutto sarebbe filato liscio, si ritrovò a sperare.

Dopo aver fatto una lunga doccia rilassante, gli ospiti si diressero verso la grande sala da pranzo per cenare tutti insieme e il biondo non riuscì a non notare quanto particolari ed eccentrici fossero gli uomini e le donne che a poco a poco stavano popolando la sala.
Il suo sguardo sfiorò la figura di una donna che con coloratissimi capelli di un verde acqua varcava l'ingresso, subito seguita da due gemelli vestiti di giacche e pantaloni di glitter argentati e capelli acconciati in una eclettica cresta rossa.

Oltre ad artisti di grande fama, c'erano naturalmente anche stilisti e architetti. Quella mostra avrebbe accolto diverse forme d'arte e un moto di gratitudine e felicità gli fece curvare le labbra piene e rosse.

Millard parve accorgersi di quel gesto impercettibile accostandosi al più piccolo nel tragitto.
Shiloh aveva scelto un completo casual ma elegante che gli fasciava il fisico morbido alla perfezione.
Lui che di solito indossava larghi maglioni ad avvolgerlo fino quasi alle ginocchia, in quel completo emanava una bellezza rara.
Aveva indossato un paio di anelli sulle dita affusolate e il moro si ritrovò nuovamente d'accordo con la propria scelta di riportare su foglio quelle mani troppo graziose e delicate per essere quelle di un ragazzo.

"Sei di buon umore dolcezza?" Gli sussurrò abbassandosi alla sua altezza.
"S-sì" sussultò Shiloh ponendo la propria attenzione sul moro.
Era stato silenzioso per tutta la durata del viaggio e sentirlo parlare come al suo solito, quasi lo fece sospirare di sollievo.

Accarezzò con lo sguardo la sua forte figura e si perse ancora, ancora e ancora nella sua bellezza.
Era felino.
Sempre padrone della scena e del suo corpo.
Consapevole dell'influenza che aveva sul mondo che lo circondava.
Osservò per poco i suoi occhi neri che lo scrutavano.
Erano accesi e contornati da ciglia folte che creavano piccole ombre... semplicemente perfetti.
Ancora una volta si ritrovò d'accordo con la propria scelta di riportare su carta i suoi occhi.
Non si sentiva in torto con Russ per quei pensieri. Millard era oggettivamente un ragazzo bellissimo.
Quello che lo turbava fortemente era la voglia che aveva del maggiore, la voglia che aveva di sentirlo ancora contro di sé, sopra di sé, con sé, così come lo era stato la sera prima.

Millard gli donò stranamente un sorriso dolce per poi proseguire affiancando il professore e prendendo posto al tavolo loro assegnato.

La serata procedette in modo tranquillo.
Il pianoforte donava una musica leggiadra e rilassante all'ambiente.

Di tanto in tanto al loro tavolo si erano avvicinati vari ospiti per salutare il signor Farrell e sua moglie Christine, e il professore non aveva perso occasione per presentare loro i suoi pupilli.

"Hai uno sguardo dolcissimo Shiloh" gli sorrise la famosissima fotografa Lena Mclee.
"Qualche volta mi piacerebbe averti come modello per i miei lavori. Avrei anche già in mente qualcosa"
"Beh...I-io non ci ho mai pensato in realtà" gli sorrise lui "a fare il modello intendo"
"Mai dire mai, sorrise lei" subito dopo la sua attenzione fu rivolta alla moglie del professore.
Shiloh aveva scoperto che la donna era la figlia di un colosso del mondo dell'arte ed era molto conosciuta in quell'ambito per avere un certo fiuto nel settore.

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