"Shi sei sicuro di non voler compagnia?" Gli chiese Brando con dolcezza.
"No... devo risolverla da solo. Una volta per tutte." Rispose deciso, guardandolo con i meravigliosi occhi azzurri."Non sempre quello che amiamo ci fa stare bene..." disse l'amico all'improvviso catturando l'attenzione dell'altro che si stava torturando il cervello con un milione di pensieri.
"Brando, la nostra storia è da sempre stata complicata...noi..."
"Aspetta fammi finire" lo interruppe "dicevo...non sempre ci fa stare bene, ma l'amore non lo puoi controllare tesoro. Io non ho mai visto, da quando ti conosco, la bellissima luce che emanano i tuoi occhi da quando hai rivisto lui. Da amico, da fratello, semplicemente da spettatore di quello che ti sta accadendo, ti dico di lottare. Lotta per questo amore viscerale, lotta per lui, lotta per te. Un amore così grande semplicemente non lo puoi spiegare con la ragione, devi viverlo e saperlo rincorrere se necessario, tu sei forte... ce la farai." gli disse a cuore aperto, lasciando l'altro totalmente spiazzato.
Dopo un attimo di titubanza, intervallato dai respiri dei due, Shiloh si lanciò tra le braccia di quel ragazzo che era diventato come un fratello.
Gli voleva bene e non sarebbero bastati tutti i grazie del mondo per fargli comprendere quanto fosse importante nella sua vita.Fece un respiro profondo e si incamminò verso la sala relax del lussuoso albergo.
Erano le tre di notte passate, quindi oltre al personale, la zona era quasi del tutto vuota.Lo vide seduto ad un tavolino appartato, aveva ancora lo stesso completo addosso e le lunghe gambe accavallate. Portava distrattamente una sigaretta alle labbra e lo sguardo era perso in pensieri segreti.
Quando i loro occhi si incatenarono,
azzurro e nero come un tempo,
tutti i tasselli mancanti furono messi a posto.Quegli anni trascorsi lontani sembrarono niente in confronto al desiderio e all'amore che li riempiva in ogni parte del loro essere.
Millard si alzò dal divanetto e accolse il biondo tra le braccia, stringendoselo forte al petto e inspirando a pieni polmoni quel profumo che tanto gli era mancato.Non si resero conto delle gambe che in totale autonomia si erano mosse nel disperato bisogno dell'altro.
Semplicemente si erano andati incontro.
Millard verso Shiloh.
Shiloh verso Millard.Shiloh non resistette oltre e scoppiò in lacrime, strattonando la giacca di prima sartoria del maggiore, troppo soffocato dalle emozioni in quel momento.
Lo amava e lo odiava allo stesso tempo, e non poteva farne a meno.
Lo odiava per averlo fatto soffrire, lo odiava per averlo abbandonato, lo odiava per essersi preso metà del suo cuore ed essere andato via, lo odiava per tutto quello che gli faceva provare... ma poi lo guardava, bello e dannatamente preso davanti a sè, stretto tra le sue braccia, con i respiri mescolati e i profumi confusi, e si rendeva conto di non poter fare altro se non amarlo.Lo amava pazzamente, senza remore, senza scampo.
"Ho bisogno di te" gli disse roco il maggiore, in un orecchio, continuando a tenerselo stretto stretto.
"Lo sai che non ti negherei mai niente." sussurrò rassegnato Shiloh. Si era reso conto di non poter dire 'no' a quel desiderio che gli mozzava il respiro nel petto.
Millard gli sorrise di sbieco, come sempre, come aveva imparato a fare quando erano assieme.
Lo prese per mano, conducendolo verso l'atrio e chiamando l'ascensore.Non ci furono parole in quei momenti, solo la voglia di studiarsi, di immagazzinare quante più caratteristiche dell'altro che in quegli anni erano mutate. Piccolezze che gli sbattevano in faccia la crudele scelta che si era abbattuta sul loro potente amore costringendoli lontani l'uno d'altro.
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I don't Wanna Miss a Thing
RomanceCOMPLETA. Londra. Lui: uno studente di arte. Il fidanzato: il figlio del proprietario di una gigantesca casa automobilistica. L'altro: il cugino newyorkese stronzo e dalla vita complicata. Una serie di "sfortunati" eventi porteranno Shiloh a spro...