16- Indissolubilmente

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Le mani di Millard scorrevano frenetiche sulla pelle del più piccolo. I vestiti a poco a poco erano scivolati dal suo corpo affusolato lasciandolo completamente nudo.
Il petto glabro e pallido adornato da due piccoli bottoncini rosa, le curve dei fianchi che scendevano morbide e incarnate, le cosce lisce e sensuali che si chiudevano intorno al bacino del moro.

Tutto in quella visione peccaminosa gridava sesso.
Sesso fatto con dolcezza, sesso fatto con amore, sesso che coinvolgeva cuore e mente.
"Ti voglio" gli sussurrò Millard con la voce arrochita dall'eccitazione.
Con le labbra segnò il profilo del suo orecchio, lambendo poi con la lingua bollente la carne tenera del lobo.
Per tutta risposta Shiloh si addossò ancora di più al maggiore slacciando gli ultimi bottoni della camicia nera restando poi inebetito da un petto scolpito nel marmo ed estremamente ampio e forte.

Mentre Millard giocava con il suo collo flessuoso, bagnandolo e mordendolo piano, Shiloh gli aveva sciolto i capelli di pece per poi passarci le dita più e più volte assuefatto da quel movimento delicato e dolcissimo.

Erano un connubio perfetto; L'irruenza di Millard compensata dalla delicatezza di Shiloh, la foga del primo ammorbidita dalla flemma del secondo, il sentimento vero ad unire entrambi indissolubilmente.

"Bambino ti va se facciamo una cosa?" disse facendo poggiare nuovamente i piedi per terra al biondo.
Shiloh annuì lievemente specchiandosi nei suoi occhi neri maliziosi.

Millard indietreggiò di qualche passo afferrando una sedia e appoggiandola al muro.
"Con questa staremo più comodi." rispose allo sguardo interrogativo del piccolo.
"E i-io c-cosa dovrei fare? Non vorrai che..." Chiese innocentemente Shiloh colorandosi di rosso.
"È l'unico appoggio che abbiamo dolcezza. Oltre il muro e il pavimento si intende. Non sarà così male fidati." gli disse slacciandosi la cintura e poi massaggiandosi il sesso ancora costretto nei pantaloni.
"I-io n-non ne sono capace...cioè stare sopra...io..." sussurrò abbracciando il suo corpo nudo.

Millard si avvicinò piano afferrandolo nuovamente sotto le cosce, facendo poi sedere entrambi.
"Non è così male,no?" gli mormorò sulle labbra sorridendo di sbieco e baciandolo piano.
La sua lingua chiese il permesso per poter esplorare la cavità orale dell'altro, permesso che non tardò ad arrivare e che ben presto trasformò il bacio in un avvilupparsi di lingue frenetico e feroce.
I denti cozzavano, le salive si mischiavano, i respiri si fondevano.

Shiloh appoggiò una mano sulla bocca del maggiore, il quale senza esitare cominciò a lambirne i polpastrelli succhiandoli avido e lubrificandoli per bene.

"Preparati da solo Shiloh" gli disse lasciandogli le dita piene di saliva e guardandolo con gli occhi neri accesi da uno scintillio lussurioso.
Il biondo esitò qualche secondo scosso da quella richiesta ma eccitato all'inverosimile.
Piano portò le dita alla propria fessura bollente bisognosa di attenzioni e con grande delicatezza infilò il primo dito nel proprio antro caldo.

Delle sensazioni nuove e piacevoli lo fecero contorcere sul corpo massiccio del più grande che intanto lo guardava estasiato portando una mano sul cavallo dei pantaloni ed estraendone l'erezione dura e pulsante.

Mentre Shiloh si allargava con le dita, Millard aveva portato a sua volta un dito verso il buchino del biondo per poi violarlo dolcemente.
"A-ah... mh" sospirò il più piccolo mordendosi il labbro inferiore e reclinando la testa all'indietro.

Il piacere che stava provando era indescrivibile, le sensazioni erano centuplicate, il mondo intorno si era fermato.
Erano solo loro due a marchiarsi reciprocamente, a scoprire di appartenersi...

Solo loro.

"S-scopami M-Mill... aah-ah" gemette il biondo aggrappandosi al suo collo e graffiandogli la schiena nuda.
"Ancora un po'..." gli sussurrò sulle labbra
"non voglio farti male" disse, inarcando poi lei dita all'interno del corpo dell'amante.
"ti prego... non...ah-aah...non voglio venire così" un urlo prolungato fu come lava bollente per le orecchie di Millard.

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