Qualche tempo dopo...
"Ho un solo appuntamento per oggi. Chiudo l'affare e ci vediamo questa sera." disse Russ, prendendo Brando per la vita e scoccandogli un bacio casto sulle labbra.
Dopo la confessione di Joseph Jenkins e Johnny DiMuzio, le cose erano cambiate per davvero.
Shiloh e Millard erano andati a vivere nella casetta del biondo e ciascuno si era dato da fare per realizzare il proprio sogno.
Shiloh si era laureato per la seconda volta prendendo la specializzazione in pittura in Italia, cominciando il tirocinio presso un importante studio di restauro a Londra.
Millard invece, aveva comprato il negozio di tatuaggi del suo storico amico, che intanto si era trasferito in Brasile con la moglie, riuscendo a guadagnarsi una grande nomea e clientela."Vado un secondo a casa a prendere una cosa, passo da Millard al negozio e ci vediamo più tardi al pub, d'accordo?" chiese il biondo a Brando, che nel frattempo era rimasto imbambolato a guardare Russ mettere in moto e sfrecciare via nella sua lucidissima fuoristrada.
"Io ancora non mi spiego come possa un uomo del genere essersi innamorato di me..." sussurrò il moro con lo sguardo perso verso il punto in cui era sparita la vettura.
"Ma mi ascolti quando parlo?" Borbottò Shiloh, guardandolo storto."Cioè Lui è così uomo, così padrone della sua vita, così perfetto... e io? Un modello sottopagato, con tre esami alla laurea..." mormorò afflitto abbassando lo sguardo sulle scarpe consumate.
"Hey hey, Brandino che ti prende?" gli chiese poggiandogli una mano sotto al mento inducendolo a guardarlo.
"Non l-lo so... è che..."
"Ascoltami." Cominciò serio "Primo, oggi è il mio compleanno e non voglio musi lunghi... Secondo, tu sei speciale, è normale che Russ si sia innamorato di te... sei bellissimo, sei dolcissimo, tenero, altruista, un eterno Peter Pan..."
"Lui potrebbe avere chiunque..."
"Bra, l'amore non lo scegli... è lui che sceglie te e io sono certo che Russ sia innamorato di te... d'altronde ti ha corteggiato serratamente per quasi un anno... se non è amore questo." gli sorrise dolce con gli occhi azzurrissimi illuminati dai caldi raggi solari.
"T-ti voglio bene..." gli disse dopo un secondo che aveva perso in balia di quello che il biondo gli aveva detto.
Si sentiva così fortunato ad aver trovato un amico come Shiloh.
Shiloh era davvero una luce.
Sempre pronto a darti una mano, sempre pronto a spendere una parola buona per chiunque... era stato in grado di aggrapparsi alle poche speranze che il destino sembrava volergli togliere per far valere l'amore viscerale che provava per il suo Millard... un ragazzo che all'apparenza appariva così fragile si era dimostrato in realtà il più forte di tutti."Allora ci vediamo questa sera." Affermò continuando a mantenersi sorridente.
"A stasera, tesoruccio" lo salutò il moretto lasciandogli un bacio veloce sulla bocca, correndo via e ridendo di cuore degli insulti che gli arrivarono il lontananza un istante dopo.
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"Ciao Ellie, Millard è dentro?" chiese Shiloh varcando la porta d'ingresso del negozio, annunciando il proprio arrivo.
"Hey tesoro, sì... credo stia mettendo a posto, mi ha detto del tuo compleanno... a proposito tanti auguri" gli rispose con cordialità, avvicinandosi e scoccandogli un bacio su una guancia morbida.
"Grazie" sussurrò con le gote arrossate "vado da lui, se vuoi chiudo io... puoi andare..."
"Davvero? Ti adoro Shiloh... finalmente relax e shopping compulsivo! Ci vediamo in settimana" disse tutta contenta, chiudendo la cassa con il lucchetto e lasciando le chiavi del negozio nelle mani del biondo.
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I don't Wanna Miss a Thing
Roman d'amourCOMPLETA. Londra. Lui: uno studente di arte. Il fidanzato: il figlio del proprietario di una gigantesca casa automobilistica. L'altro: il cugino newyorkese stronzo e dalla vita complicata. Una serie di "sfortunati" eventi porteranno Shiloh a spro...